Avere sempre rispetto e dignità di se stessi.
Gli studenti del Liceo Classico hanno incontrato la dott.ssa de Luca, magistrato presso la Procura di Trani
domenica 4 dicembre 2016
«La rabbia è una follia momentanea, controlla questa passione o essa controllerà te»: ha scelto una citazione di Quinto Orazio Flacco la dott.ssa Raffaella de Luca, magistrato presso la Procura di Trani, quale messaggio da lasciare agli studenti del Liceo Classico che ha incontrato per un fondamentale confronto.
Nei giorni scorsi il magistrato è stata ospite del Liceo "Leonardo da Vinci" (presso il quale ha compiuto i suoi studi) per dialogare con gli studenti sulla legge sul "femminicidio", la n. 119/2013.
La Legge 119/2013 non prevede nuovi reati bensì ulteriori garanzie, ulteriori forme di tutela della persona offesa. In altre parole, il Codice italiano sanzionava già aggressioni fisiche e omicidio; oggi si riconosce come violenza anche quella verbale, si punisce anche chi procura uno stato di paura o di ansia o chi utilizza diffami o divulghi notizie o immagini che possano essere lesive o persecutorie per una persona. Una variazione sostanziale e particolarmente importante in una società, come quella odierna, violenta non solo nei gesti.
Avvalendosi di esempi concreti, la dott.ssa de Luca ha evidenziato come tali comportamenti possano giungere costringere non solo la vittima ma anche i suoi familiari a modificare le proprie abitudini.
Forte e deciso l'invito a denunciare, a non sottovalutare certi comportamenti o i primi episodi poiché «...le progressioni non sono mai positive, di solito peggiorano».
Non a caso lo Stato italiano garantisce il patrocinio gratuito qualora la vittima non abbia la possibilità di pagarsi un avvocato, l'arresto in flagranza obbligatorio per maltrattamenti in famiglia, l'allontanamento d'urgenza dall'abitazione, il divieto di avvicinarsi oltre certe distanze dalla vittima.
Spesso le vittime (e non solo le persone oggetto di stalking o violenza) subiscono pressioni affinché ritrattino la denuncia.
La Legge n. 119/2013 ha reso ritrattabile la denuncia solo in fase processuale.
La violenza si può cambiare partendo dai piccoli gesti. È importante comprendere che l'amore non è e non può essere ossessione ma fiducia ed avere sempre rispetto e dignità di se stessi.
L'incontro, inserito nell'ambito delle iniziative realizzate dalla scuola per "Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne", è proseguito con un vivo dibattito. La dott.ssa De Luca non si è sottratta alle domande degli attentissimi ragazzi presenti, alcune delle quali inerenti la sua professione.
Nei giorni scorsi il magistrato è stata ospite del Liceo "Leonardo da Vinci" (presso il quale ha compiuto i suoi studi) per dialogare con gli studenti sulla legge sul "femminicidio", la n. 119/2013.
La Legge 119/2013 non prevede nuovi reati bensì ulteriori garanzie, ulteriori forme di tutela della persona offesa. In altre parole, il Codice italiano sanzionava già aggressioni fisiche e omicidio; oggi si riconosce come violenza anche quella verbale, si punisce anche chi procura uno stato di paura o di ansia o chi utilizza diffami o divulghi notizie o immagini che possano essere lesive o persecutorie per una persona. Una variazione sostanziale e particolarmente importante in una società, come quella odierna, violenta non solo nei gesti.
Avvalendosi di esempi concreti, la dott.ssa de Luca ha evidenziato come tali comportamenti possano giungere costringere non solo la vittima ma anche i suoi familiari a modificare le proprie abitudini.
Forte e deciso l'invito a denunciare, a non sottovalutare certi comportamenti o i primi episodi poiché «...le progressioni non sono mai positive, di solito peggiorano».
Non a caso lo Stato italiano garantisce il patrocinio gratuito qualora la vittima non abbia la possibilità di pagarsi un avvocato, l'arresto in flagranza obbligatorio per maltrattamenti in famiglia, l'allontanamento d'urgenza dall'abitazione, il divieto di avvicinarsi oltre certe distanze dalla vittima.
Spesso le vittime (e non solo le persone oggetto di stalking o violenza) subiscono pressioni affinché ritrattino la denuncia.
La Legge n. 119/2013 ha reso ritrattabile la denuncia solo in fase processuale.
La violenza si può cambiare partendo dai piccoli gesti. È importante comprendere che l'amore non è e non può essere ossessione ma fiducia ed avere sempre rispetto e dignità di se stessi.
L'incontro, inserito nell'ambito delle iniziative realizzate dalla scuola per "Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne", è proseguito con un vivo dibattito. La dott.ssa De Luca non si è sottratta alle domande degli attentissimi ragazzi presenti, alcune delle quali inerenti la sua professione.