Quindici nuovi attrattori culturali per la Puglia: c'è anche l'Eremo Club
Fondi dalla Regione per interventi strutturali e potenziamento delle attività legate ai giovani
sabato 9 dicembre 2017
Quindici progetti per creare innovazione e comunità dentro e intorno ai luoghi. Spazi alla ricerca di futuro che potranno essere ristrutturati e rifunzionalizzati per produrre cultura e lavoro al servizio dei cittadini. Sono i progetti finanziati dall'assessorato all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia nell'ambito dell'avviso finalizzato a valorizzare gli attrattori culturali del territorio attraverso l'innovazione degli spazi teatrali e per lo spettacolo dal vivo.
Sei milioni e seicento mila euro di investimento regionale per recuperare beni monumentali, ammodernare strutture teatrali, migliorarne l'accessibilità, l'infrastrutturazione tecnologica e, contemporaneamente, promuovere l'innovazione dei processi e contenuti culturali delle imprese che li abiteranno, aiutandole a strutturarsi, a competere sul territorio nazionale e internazionale.
«Cultura è lavoro - ha detto l'assessore regionale Loredana Capone. È un bene primario, come l'aria, come l'acqua. Se non c'è, gli effetti sono devastanti. E i beni culturali sono veri e propri presidi contro il degrado delle città e della società. È per questo che abbiamo messo in campo una grande strategia sui beni culturali: attrattori di cultura e di umanità. Prima ancora che di turismo ed economia. E con i beni culturali vogliamo generare lavoro. È questa la scommessa della Puglia che ha un potenziale enorme di crescita ma prima deve riprendere coscienza di se. Per questo ha bisogno di riappropriarsi dei propri luoghi, di sentirsi parte di un progetto complessivo che, attraverso la cultura, esplora nuovi spazi di discussione, nuovi strumenti di confronto, che guarda alle differenze con la voglia di contaminarsi, costruisce reti di persone. Ecco, allora, qual è l'obiettivo principale di questo bando: valorizzare i luoghi valorizzando le persone, la loro professionalità. L'umanità è il capitale più importante che abbiamo ereditato, salvaguardarla è un diritto e un dovere. È un percorso lungo, che talvolta non dà risultati immediati, ma il futuro è un gomitolo da srotolare centimetro dopo centimetro e, soprattutto, oggi noi abbiamo scelto di affidarlo alle mani dei cittadini. La Regione può essere il contenitore, il telaio. I contenuti, però, dobbiamo deciderli insieme»
Le risorse stanziate in prima istanza, 4 milioni di Euro, consentivano di finanziare solo nove progetti dei 15 ammessi. A fronte della qualità dei progetti e dell'impegno delle imprese culturali e dei Comuni, la Giunta regionale, su proposta dell'assessore Capone, ha stabilito di aumentare le risorse destinate al bando, finanziando tutti i progetti ritenuti ammissibili. Un processo di infrastrutturazione culturale che doterà la Puglia di innovativi spazi per la produzione e fruizione di spettacolo dal vivo.
Il bando aveva uno sguardo premiante per quei progetti localizzati in aree con meno di 15 mila abitanti o riconosciute nei Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia o, ancora, interne vale a dire comuni intermedi, periferici e ultraperiferici. Una premialità volta a potenziare l'animazione delle aree svantaggiate e qualificare e differenziare sempre più l'offerta culturale integrata del Sistema Puglia. I cantieri apriranno a breve.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto - ha concluso Loredana Capone. Le imprese culturali hanno mostrato capacità progettuali e imprenditoriali e i Comuni disponibilità a mettere in campo il loro patrimonio. La partecipazione ha superato le nostre migliori aspettative al punto che stiamo già ragionando sulla riapertura del bando».
A Molfetta a beneficiarne sarà l'"Eremo Club" che godrà di un finanziamento di 480 mila Euro.
"Il progetto mira alla creazione di un centro culturale legato alla realizzazione di spettacoli musicali, alla valorizzazione del patrimonio, all'innovazione culturale e sociale, in particolare rivolta ai giovani.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia, adeguamento morfologico-funzionale, allestimenti impiantistici e scenici, mirano alla creazione di nuovi spazi flessibili e multifunzione. Le attività proposte risultano avere capacità di aggregazione ed ampliamento della filiera culturale e creativa e del turismo. Tale caratteristica risulta essere potenziata dalla creazione della rete con enti pubblici e privati che operano nella medesima direzione, sia nell'ambito territoriale di riferimento, sia a livello regionale e sovralocale. L'attrattore si pone come hub creativo, visti anche i partenariati già attivati e risulta intercettare al meglio l'esigenza di aggregazione fra operatori culturali ed imprese creative del territorio, rilanciando al meglio i possibili impatti economici e le ricadute di tutela attiva del patrimonio ambientale e paesaggistico. In particolare, le attività di tutela attiva dell'ambiente risultano dal palinsesto culturale sostenibile; dal progetto paesaggistico-ambientale proposto; dalle caratteristiche specifiche di sostenibilità ambientale degli elementi architettonici ipotizzati", è il piano previsto per la struttura secondo quanto si apprende da fonti della Regione Puglia.
Quali gli impatti e i risultati attesi?
"Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale; attivazione di una rete di giovani creativi per l'innovazione sociale e culturale; aumento dello standard tecnologico e funzionale dell'attrattore; aumento degli spazi disponibili per gli spettacoli; incremento della produzione e diffusione di contenuti culturali e dello spettacolo dal vivo; opportunità occupazionali, formative e relazionali (in base all'aumento degli spazi, alla diversificazione e incremento delle attività)", si legge ancora
Sei milioni e seicento mila euro di investimento regionale per recuperare beni monumentali, ammodernare strutture teatrali, migliorarne l'accessibilità, l'infrastrutturazione tecnologica e, contemporaneamente, promuovere l'innovazione dei processi e contenuti culturali delle imprese che li abiteranno, aiutandole a strutturarsi, a competere sul territorio nazionale e internazionale.
«Cultura è lavoro - ha detto l'assessore regionale Loredana Capone. È un bene primario, come l'aria, come l'acqua. Se non c'è, gli effetti sono devastanti. E i beni culturali sono veri e propri presidi contro il degrado delle città e della società. È per questo che abbiamo messo in campo una grande strategia sui beni culturali: attrattori di cultura e di umanità. Prima ancora che di turismo ed economia. E con i beni culturali vogliamo generare lavoro. È questa la scommessa della Puglia che ha un potenziale enorme di crescita ma prima deve riprendere coscienza di se. Per questo ha bisogno di riappropriarsi dei propri luoghi, di sentirsi parte di un progetto complessivo che, attraverso la cultura, esplora nuovi spazi di discussione, nuovi strumenti di confronto, che guarda alle differenze con la voglia di contaminarsi, costruisce reti di persone. Ecco, allora, qual è l'obiettivo principale di questo bando: valorizzare i luoghi valorizzando le persone, la loro professionalità. L'umanità è il capitale più importante che abbiamo ereditato, salvaguardarla è un diritto e un dovere. È un percorso lungo, che talvolta non dà risultati immediati, ma il futuro è un gomitolo da srotolare centimetro dopo centimetro e, soprattutto, oggi noi abbiamo scelto di affidarlo alle mani dei cittadini. La Regione può essere il contenitore, il telaio. I contenuti, però, dobbiamo deciderli insieme»
Le risorse stanziate in prima istanza, 4 milioni di Euro, consentivano di finanziare solo nove progetti dei 15 ammessi. A fronte della qualità dei progetti e dell'impegno delle imprese culturali e dei Comuni, la Giunta regionale, su proposta dell'assessore Capone, ha stabilito di aumentare le risorse destinate al bando, finanziando tutti i progetti ritenuti ammissibili. Un processo di infrastrutturazione culturale che doterà la Puglia di innovativi spazi per la produzione e fruizione di spettacolo dal vivo.
Il bando aveva uno sguardo premiante per quei progetti localizzati in aree con meno di 15 mila abitanti o riconosciute nei Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia o, ancora, interne vale a dire comuni intermedi, periferici e ultraperiferici. Una premialità volta a potenziare l'animazione delle aree svantaggiate e qualificare e differenziare sempre più l'offerta culturale integrata del Sistema Puglia. I cantieri apriranno a breve.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto - ha concluso Loredana Capone. Le imprese culturali hanno mostrato capacità progettuali e imprenditoriali e i Comuni disponibilità a mettere in campo il loro patrimonio. La partecipazione ha superato le nostre migliori aspettative al punto che stiamo già ragionando sulla riapertura del bando».
A Molfetta a beneficiarne sarà l'"Eremo Club" che godrà di un finanziamento di 480 mila Euro.
"Il progetto mira alla creazione di un centro culturale legato alla realizzazione di spettacoli musicali, alla valorizzazione del patrimonio, all'innovazione culturale e sociale, in particolare rivolta ai giovani.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia, adeguamento morfologico-funzionale, allestimenti impiantistici e scenici, mirano alla creazione di nuovi spazi flessibili e multifunzione. Le attività proposte risultano avere capacità di aggregazione ed ampliamento della filiera culturale e creativa e del turismo. Tale caratteristica risulta essere potenziata dalla creazione della rete con enti pubblici e privati che operano nella medesima direzione, sia nell'ambito territoriale di riferimento, sia a livello regionale e sovralocale. L'attrattore si pone come hub creativo, visti anche i partenariati già attivati e risulta intercettare al meglio l'esigenza di aggregazione fra operatori culturali ed imprese creative del territorio, rilanciando al meglio i possibili impatti economici e le ricadute di tutela attiva del patrimonio ambientale e paesaggistico. In particolare, le attività di tutela attiva dell'ambiente risultano dal palinsesto culturale sostenibile; dal progetto paesaggistico-ambientale proposto; dalle caratteristiche specifiche di sostenibilità ambientale degli elementi architettonici ipotizzati", è il piano previsto per la struttura secondo quanto si apprende da fonti della Regione Puglia.
Quali gli impatti e i risultati attesi?
"Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale; attivazione di una rete di giovani creativi per l'innovazione sociale e culturale; aumento dello standard tecnologico e funzionale dell'attrattore; aumento degli spazi disponibili per gli spettacoli; incremento della produzione e diffusione di contenuti culturali e dello spettacolo dal vivo; opportunità occupazionali, formative e relazionali (in base all'aumento degli spazi, alla diversificazione e incremento delle attività)", si legge ancora