Quanto dura la Certificazione energetica?

Tutto quello che bisogna sapere per non incorrere in sanzioni

giovedì 18 settembre 2014 7.25
A cura di Angelo Garofoli
L'attestato di prestazione energetica ha una durata massima di 10 anni. A stabilire il limite massimo di durata dell'APE è il decreto legislativo n. 192/2005 e, precisamente, all'articolo 6, comma 5.
Gli attestati devono essere aggiornati anche prima della scadenza naturale dei 10 anni, quando si verificano determinate situazioni.

Alcuni esempi.
L'aggiornamento è necessario ogni volta che, a seguito di un intervento di ristrutturazione o di riqualificazione, un edificio (o un appartamento) muta la propria classe energetica.
1. Qualsiasi intervento migliorativo della prestazione energetica, a seguito di ristrutturazioni che coinvolgano almeno il 25% della superficie esterna del fabbricato.
2. Qualsiasi intervento migliorativo della prestazione energetica, a seguito di sostituzione o di interventi di riqualificazione agli impianti termici e di produzione dell'acqua calda sanitaria, quando, a seguito dell'intervento, vengano migliorati i rendimenti di almeno il 5% rispetto ai sistemi precedenti.
3. Qualsiasi intervento di ristrutturazione degli impianti o di sostituzione dei componenti che sia in grado di peggiorare la prestazione energetica degli edifici.

In ogni caso, l'attestato di prestazione energetica rimane valido solo se le operazioni di manutenzione periodica degli impianti termici vengono regolarmente effettuate.
In caso contrario, l'APE decade il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui è prevista la prima scadenza non rispettata.

È invece importante sottolineare che la validità dell'APE non viene influenzata dall'emanazione di provvedimenti e di aggiornamenti delle linee guida nazionali sulla certificazione energetica. Tale indicazione si trova nel decreto di approvazione delle linee guida nazionali per la certificazione energetica (decreto ministeriale 26 giugno 2009)