Quanti morti di Covid a Molfetta? Isa de Bari: «Nel 2020 +14,5% dei decessi»

Continuano le richieste di chiarimenti nei confronti del sindaco

giovedì 14 gennaio 2021 8.58
Quanti sono stati i decessi causati dal Covid a Molfetta nel 2020?

La domanda è quella che ormai quotidianamente viene posta al sindaco, Tommaso Minervini, che finora ha sempre fornito unicamente il numero di persone positive al virus presenti in città.
La risposta, non esaustiva, è quella che si à da tempo: secondo le pochissime notizie ufficiali, ad oggi, i decessi accaduti a causa del Covid a Molfetta sono tre.
Il primo a ottobre 2020, il secondo a novembre dello stesso anno e il terzo il 1 gennaio 2021 quando a perdere la vita è stato il dottor Enrico Pansini. A queste notizie ufficiali, poi, si deve aggiungere il decesso avvenuto durante il lockdown quando a morire fu un anziano, originario della città ma da tempo non più residente a Molfetta e l'impossibilità di conoscere il numero di decessi a causa del Coronavirus nella RSSA Padre Kolbe (https://www.molfettaviva.it/notizie/quanti-decessi-a-causa-del-covid-a-molfetta/).

"Numeri come pietre d'inciampo: 2019, deceduti a Molfetta: 697; 2020, deceduti a Molfetta: 798; Ottobre 2020, decessi Covid: 5 Novembre 2020, decessi Covid: ....; 17 Dicembre 2020, decessi Covid: ..... 14 Gennaio 2021, ad oggi, decessi Covid: 6. I 101 decessi del 2020 in più rispetto all'anno precedente, non meritano forse attenzione?", sono i dati sviscerati dal consigliere comunale Isa de Bari.

"E insieme ad essi, alla luce dei vincoli imposti dallo stato di emergenza, non meritano forse approfondimento i numeri delle cremazioni avvenute nel corso dell'anno appena passato? Tra ottobre e dicembre rispettivamente 7, 11, 16", continua l'avvocato in una nota diffusa alla stampa.

"Alla luce di un aumento percentuale di decessi del 14,49% rispetto al 2019, quanto accaduto non sarebbe forse degno di una narrazione di verità? Rendere conto dei morti, esercizio penoso ma doveroso, è un modo per ricordare le vittime, è un modo per stringersi alle famiglie colpite", scrive la de Bari che sottolinea come "Non vogliamo i nomi, vogliamo i numeri per ricordarli. Non vogliamo i nomi, vogliamo i numeri perché siano di monito. Non vogliamo i nomi, vogliamo i numeri perché richiamino le sofferenze patite. Non vogliamo i nomi, vogliamo i numeri perché ci facciano tenere alta la guardia sino a quando la pandemia sarà debellata".

Attraverso i social anche l'ex vicesindaco Bepi Maralfa ha chiesto spiegazioni all'amministrazione comunale e in particolare al primo cittadino a proposito del numero dei decessi in città, provocati dalla pandemia.