Pulo, quando l’ingresso è gratis e libero. Per i vandali

Recinzione divelta e resti di pic-nic: l’abbandono è totale

lunedì 13 aprile 2015 6.59
A cura di Maria Marino
Un'apertura nella recinzione, a sinistra del cancello d'ingresso, probabilmente lì da parecchio tempo. Su quel po' di sentiero che si riesce a intravedere tra la vegetazione, invece, ci sono resti di cibo, bottiglie di vetro, mozziconi di sigarette, tovaglioli, intere guantiere di carta. Insomma, i resti di una scampagnata.

E' così che si presenta attualmente il Pulo, il patrimonio storico sicuramente più importante dell'intero territorio molfettese. Lasciato al suo destino e all'incuria di vandali che di sicuro sono riusciti e riescono a entraci tramite il foro appositamente creato nella recinzione. C'è da starne certi: è grande abbastanza per passare e, se i rifiuti descritti prima sono dentro il sito archeologico, significa che qualcuno li ha lasciati.

A far rimanere interdetti è anche la presenza di un cartello che riporta gli orari e i giorni di apertura che cozza con la catena e il lucchetto di ferro, ormai arrugginiti, che serrano, almeno legalmente, l'accesso alla dolina carsica.
Cancello d'ingresso del Pulo © Mariella Spadavecchia
Recinzione divelta © Mariella Spadavecchia
Rifiuti nel vialetto d'ingresso © Mariella Spadavecchia
Orari e giorni di ingresso © Mariella Spadavecchia
Recinzione divelta © Mariella Spadavecchia
Rifiuti nel vialetto d'ingresso © Mariella Spadavecchia
Rifiuti nel vialetto d'ingresso © Mariella Spadavecchia
Erba incolta davanti l'ingresso © Mariella Spadavecchia
Il Pulo © Mariella Spadavecchia
Cancello d'ingresso nuovi bagni del Pulo © Mariella Spadavecchia
Recinzione divelta e tenuta aperta da gancio metallico © Mariella Spadavecchia