Pulo Infernum a Molfetta: tra Dante, musica e poesia - FOTO
Si è conclusa ieri la tre giorni della rappresentazione teatrale che ha visto Eva Robins nei panni di Cleopatra
lunedì 5 agosto 2024
10.43
Nella suggestiva cornice del Pulo di Molfetta vengono recitati i versi più rappresentativi della Divina Commedia di Dante Alighieri, un'opera intramontabile che appartiene tanto al passato quanto al presente. Questa l'essenza della rappresentazione teatrale itinerante "Pulo Infernum", che è andata in scena lo scorso weekend, da venerdì 2 agosto sino a ieri, registrando il sold-out poche ore dopo l'apertura delle prenotazioni online.
L'idea, giunta quest'anno alla terza edizione, nasce dalla collaborazione tra la compagnia teatrale molfettese "Il carro dei comici" di Francesco Tammacco e l'agenzia di comunicazione "Evolve" di Danilo Sancilio con l'obiettivo di coniugare la potenza comunicativa della recitazione con la valorizzazione del territorio e dei suoi tesori.
In un percorso guidato che si compie in gruppi contingentati, per questioni di sicurezza e di logistica, i partecipanti intraprendono un viaggio nella selva oscura con Dante (interpretato proprio da Francesco Tammacco) attraverso le tappe più emblematiche dell'Inferno.
Di spicco le figure di Beatrice (Marina Roselli), Caronte (Pantaleo Annese), Minosse (Cosimo Bocassini), Cerbero (Nicky Giancaspro) e il conte Ugolino (Francesco Consiglio), ciascuno portatore di un messaggio di portata universale.
Un discorso a parte lo meritano il canto V che vede protagonisti Paolo e Francesca (rispettivamente interpretati da Marco Sallustio e Giovanna Guarino), che incarnano i lussuriosi con una storia tanto profonda quanto turbante e il canto XXVI che vede al centro Ulisse (nei cui panni c'è Pantaleo Annese), con la sua voglia di superare i limiti per amore sconfinato verso la conoscenza.
A chiudere la rappresentazione per questa edizione c'è stato un omaggio ad "Antonio e Cleopatra" di William Shakespeare: protagonista del finale l'attrice Eva Robins, nelle vesti di Cleopatra, assieme a Iras, interpretata da Aurora Piumelli e a Carmiana rappresentata da Isabella Ragno.
Un ruolo cruciale per la rappresentazione è stato rivestito dalla musica: per l'arpa c'era Mariagrazia Annesi, per il flauto Federico Ancona, per il liuto Nicola Nesta e per i tamburi l'associazione "Melphicta nel passato".
Date le richieste di partecipare allo spettacolo, probabilmente la rappresentazione sarà replicata tra fine e agosto/inizio settembre.
Intanto i versi del Sommo Poeta continuano a parlare anche alle nuove generazioni e questo non può che essere un segno tangibile del ruolo che la cultura, il teatro e l'arte in generale hanno nella formazione degli esseri umani.
L'idea, giunta quest'anno alla terza edizione, nasce dalla collaborazione tra la compagnia teatrale molfettese "Il carro dei comici" di Francesco Tammacco e l'agenzia di comunicazione "Evolve" di Danilo Sancilio con l'obiettivo di coniugare la potenza comunicativa della recitazione con la valorizzazione del territorio e dei suoi tesori.
In un percorso guidato che si compie in gruppi contingentati, per questioni di sicurezza e di logistica, i partecipanti intraprendono un viaggio nella selva oscura con Dante (interpretato proprio da Francesco Tammacco) attraverso le tappe più emblematiche dell'Inferno.
Di spicco le figure di Beatrice (Marina Roselli), Caronte (Pantaleo Annese), Minosse (Cosimo Bocassini), Cerbero (Nicky Giancaspro) e il conte Ugolino (Francesco Consiglio), ciascuno portatore di un messaggio di portata universale.
Un discorso a parte lo meritano il canto V che vede protagonisti Paolo e Francesca (rispettivamente interpretati da Marco Sallustio e Giovanna Guarino), che incarnano i lussuriosi con una storia tanto profonda quanto turbante e il canto XXVI che vede al centro Ulisse (nei cui panni c'è Pantaleo Annese), con la sua voglia di superare i limiti per amore sconfinato verso la conoscenza.
A chiudere la rappresentazione per questa edizione c'è stato un omaggio ad "Antonio e Cleopatra" di William Shakespeare: protagonista del finale l'attrice Eva Robins, nelle vesti di Cleopatra, assieme a Iras, interpretata da Aurora Piumelli e a Carmiana rappresentata da Isabella Ragno.
Un ruolo cruciale per la rappresentazione è stato rivestito dalla musica: per l'arpa c'era Mariagrazia Annesi, per il flauto Federico Ancona, per il liuto Nicola Nesta e per i tamburi l'associazione "Melphicta nel passato".
Date le richieste di partecipare allo spettacolo, probabilmente la rappresentazione sarà replicata tra fine e agosto/inizio settembre.
Intanto i versi del Sommo Poeta continuano a parlare anche alle nuove generazioni e questo non può che essere un segno tangibile del ruolo che la cultura, il teatro e l'arte in generale hanno nella formazione degli esseri umani.