Pulo e Museo Civico, Sinistra Italiana: «Pessimi esempi di mancata gestione del nostro patrimonio culturale»

Il comunicato del circolo molfettese che critica l'amministrazione comunale

martedì 3 marzo 2020
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota stampa a firma del Circolo Sinistra Italiana Molfetta

"Correva l'anno 2018 e, dopo anni di colpevole abbandono e a fronte delle proteste di associazioni e cittadini che manifestarono con un flash mob davanti l'ingresso del nostro Pulo, il Sindaco intervenne con uno dei suoi soliti annunci a cui siamo ormai abituati: finalmente erano state poste le basi per il lancio del grande circuito della preistoria di Molfetta.
Sono passati due anni da quell'annuncio ma, a parte i lavori che necessariamente dovevano essere avviati, non è ancora chiaro quale sia il futuro della gestione del sito, non sono stati attivati tavoli di confronto con le realtà culturali operanti nel territorio e non sono stati convocati tavoli tecnici e assemblee pubbliche per raccogliere le istanze di tutti i cittadini che hanno a cuore questo luogo che è la cifra del nostro patrimonio culturale.
Analogamente, non sono chiare le prospettive di inserimento attivo del Museo Civico Archeologico del Pulo nell'annunciato grande circuito della preistoria: il luogo da quattro anni non dà più segni di vivaci produzioni culturali, se non in sporadiche situazioni; è chiuso nei giorni festivi e nei periodi destinati alle ferie del personale, restando tagliato fuori dagli ordinari flussi turistici regionali.
La bella sala destinata a conferenze e ad attività multimediali, allestita nel 2015, viene utilizzata per conferenze stampa e celebrazioni di matrimoni civili: troppo poco, troppo distante dalla sua funzione primaria.
Il Pulo potrebbe essere, insieme al Museo, il cuore pulsante di questa candidatura a città italiana della cultura che, pur risultando interessante, sembra, però, inserita in un progetto culturale complessivo non ancora maturo, non ancora ben delineato.
L'unica, ma preoccupante, novità in questo periodo sono le esternazioni dell'ing. Balducci, responsabile unico del procedimento (nostalgico difensore del presepe vivente degli anni 70 nel Pulo) che dichiara: "a questa prima fase dei lavori, finalizzata a rendere percorribile tutto il circuito del Pulo, ne seguirà una seconda che andrà a prevenire ogni tipo di rischio legato alle pareti, alle grotte e agli anfratti, in modo tale da riportarlo a una condizione di fruibilità dopo le due fasi ci sarà lo studio della stratigrafia".
Chi ha studiato negli ultimi anni lo stato delle pareti delle grotte evidenziò già nel 2004 (Piano di Gestione del Pulo – Provincia di Bari) "l'elevato rischio di instabilità che insiste su tutto il circuito delle grotte, con rischi elevati di distacco e crolli di blocchi"; queste affermazioni furono tutte confermate nel 2012 in fase di Revisione del Piano di Gestione del sito: "Le attuali condizioni statiche e strutturali di tutte le grotte oltre a quelle delle pareti, del Pulo di Molfetta non sono dissimili, anzi piuttosto peggiorate, da quelle a suo tempo studiate e illustrate nella suddetta Relazione Tecnica, pertanto restano ancora validi tutti i limiti di sicurezza individuati e il divieto assoluto di ispezionare tutte le grotte del Pulo, nessuna esclusa".
Oggi la gestione del Pulo, accompagnata da un nuovo progetto culturale per il suo Museo Civico, deve ottemperare a quelle conclusioni tecniche, tuttora valide, che già ispirarono le attività messe in atto dall'Associazione consortile Polje nei cinque anni della gestione della dolina carsica.
Il Pulo è un ambiente e un patrimonio culturale unico e prezioso in tutta l'Italia meridionale e tale lo dobbiamo preservare!

Il circolo di Sinistra Italiana Molfetta"