PsicoWine: a Molfetta un viaggio culturale e un'esplorazione dell'animo

Ieri l'evento che ha unito musica, arte e introspezione a cura di AreaPsy

sabato 27 luglio 2024 15.33
A cura di Vincenzo Ciccolella
Ha avuto luogo ieri, a Molfetta, un vero e proprio simposio di portata culturale e psicologica, nel quale gli invitati hanno potuto interfacciarsi con le proprie emozioni, con le proprie percezioni e con il proprio io interiore. Un cammino culturale e d'introspezione, quello di ieri sera all'Oasi san Giacomo, articolato in due momenti: una fase letteraria nella quale Mauro e Alessandro, volontari dell'associazione culturale "Symposium", si sono dedicati alla lettura di frammenti estrapolati da due libri diversi. Il primo, "Non la picchiare così. Sola contro la Mafia" (opera di Francesco Minervini) racconta la storia di Maria, ragazza (ora donna) pugliese involontariamente coinvolta nel circuito della criminalità organizzata, delle lotte tra clan e sopratutto, narra la vita della giovane in quanto vittima di violenza di genere.

Il secondo invece, "Creiamo cultura insieme" (opera di Irene Facheris) nasce dal bisogno di raccontare concetti quali comunicazione, soft skills, ascolto, feedback e realtà. La realtà, sostiene l'autrice, è percepita in maniera diversa da chiunque, e i feedback che ne ricaviamo possono facilmente trasformarsi in giudizi gratuiti e dannosi. È per tal motivo che Facheris si concentra su come costruire un feedback sincero ed autentico.

Intervallata da un buffet, si è successivamente aperta la seconda tranche della serata, quella più dinamica, nella quale gli invitati hanno scelto casualmente un libro, leggendone alcune righe e ricavandone un significato emotivo da applicare alla propria vita. Eseguito con lo stesso fine l'ascolto di alcuni brani musicali dai quali estrapolare qualcosa per sé.

Fil rouge di tutto rilievo è quello tessuto dalla psicologa clinica Angela Amato, specializzata in psicoterapia PNLt. Di seguito un chiarimento della dottoressa Amato su cosa sia effettivamente questo tipo di approccio, oggetto d'indagine durante l'intero convivio:

"La PNLt (programmazione neuro linguistica terapeutica) è un approccio integrato che prende le migliori tecniche degli altri orientamenti, le integra, potenziando l'efficacia terapeutica. Lavoriamo prettamente con la parte inconscia della persona, risolvendo il conflitto interiore e facendo pattuire mente logica e parte inconscia.

L'inconscio è la nostra bussola interiore ed è importante ascoltarlo: è sincero, immediato e limpido, difatti la sua più grande evidenza emerge dalla comunicazione non verbale, primo importante accesso per entrare nel mondo dell'altro.

La comunicazione non verbale, e quindi l'inconscio, è presente nella nostra quotidianità in ogni nostro gesto e comportamento.

Con PSICOWine, infatti, abbiamo dimostrato come anche il solo "scegliere a caso" è un comportamento veicolato dal nostro inconscio e quel che ci "capita" accade sempre per una ragione che smuove le corde più profonde di noi stessi.

La vera programmazione neuro linguistica è terapeutica poiché figlia dell'ipnosi ericksoniana.

Il terapeuta piennellista connette il proprio inconscio per entrare nell'altro ampliando notevolmente la capacità empatica, un attimo dopo esce e osserva con tutte le sue competenze strumentali ed emotive ciò che il paziente riporta, guarda con obiettività, raccoglie informazioni, fa domande mirate e precise, poi rientra. È così: la terapia piennellista è una danza tra paziente e terapeuta, ma d'altronde tutte le relazioni umane che hanno un ascolto attivo, interessato e sincero, sono pas de deux.

Vi è mai capitato di parlare con qualcuno per strada, a cena o in qualsiasi altro luogo, ed essere assorti dal discorso? E se ci fate caso assumete anche la stessa posizione corporea, ecco quello è già un primo step di PNL terapeutica.

La profonda connessione permette, a noi terapeuti, di essere guidati dal paziente e comprendere l'esatto momento in cui il questo ci dà il pass per essere poi loro guida. Quando ciò accade, il paziente ci dà il permesso per introdurre nuove parole, frasi, storie diverse dalla loro solita mappa. È come vincere una gara d'appalto e avere la possibilità di costruire nuovi paesaggi nella mappa dell'altro, non più cementificati ma verdi. È un continuo seminare varietà botanica ed il paziente sceglie come, quando e quanto coltivarlo per arricchire il proprio sé".

Tra i promotori dell'evento, voluto da "Area Psy", associazione psico-socio educativa sanitaria, l' associazione culturale "Symposium", "Oasi Naturale Parco San Giacomo", "Anomalia APS", Banda "Santa Cecilia" e "Croce Rossa Italiana" di Molfetta.

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