Proteste e scissioni: la sinistra locale è a pezzi

Politica in fermento sotto l'ombrellone

lunedì 22 giugno 2015 7.06
A cura di Andrea Teofrasto
Estate calda per la sinistra locale, o almeno per quello che ne resta. È l'eredità del Pd, frammentata al suo interno, e di Sel, in particolar modo la lista "Noi a sinistra per la Puglia". Il "nuovo corso piddìno", come qualcuno l'ha ribattezzato in questi giorni, ha ricominciato a muoversi. Del resto, per dirla come Piero de Nicolo, segretario dei democratici, «saranno gli organi competenti a prendere decisioni in merito, a me spetta solo il compito di scattare una fotografia asettica di quanto successo nel partito prima e dopo le elezioni regionali».

L'impronta "liberal", per altri democristiana, data dal segretario inizia a farsi sentire. Sulla verifica politico-amministrativa è ormai aperto lo scontro. Inoltre il Direttivo del partito, qualche giorno fa - come dichiarato dallo stesso de Nicolo in un intervista rilasciata a MolfettaViva - ha deciso di segnalare quello che è successo al competente Organismo di Garanzia Provinciale. Non è il Partito Democratico di Molfetta che deciderà su eventuali provvedimenti contro chi dice di essere del Pd e non lo vota. Si deciderà a livello provinciale. «Come possiamo "epurare" se non siamo neppure noi a decidere?» affermava il segretario nella sua intervista.

È una amalgama strana, incerta, fatta di troppe fazioni e ostilità, che potrebbero venire alla luce nei prossimi giorni, dopo la preannunciata verifica politico-amministrativa. Anche se sulla verifica c'è chi non ci scommetterebbe neanche un euro. Per lo stesso de Nicolo liberarsi di queste minoranze sarebbe una panacea per formare un partito leggero, a sua immagine e somiglianza. Tutto si incrocia con i problemi all'interno del Pd, sempre più in crisi d'identità. Al Circolo dei democratici volano gli stracci già da qualche mese. Ora comincia a fare caldo per davvero.