Proseguono con successo le iniziative dell'Avis Molfetta per il suo 50esimo anniversario
Donazioni del sangue anche domenica 30 luglio e 27 agosto
martedì 18 luglio 2017
Venerdì 14 luglio scorso, presso la Sala Stampa del Comune di Molfetta, si è tenuta una interessante conferenza pubblica sul tema "Neoplasie del colon retto. È possibile prevenirle?" con relatori il prof. Donato Francesco
Altomare, docente e Dirigente Medico di I livello, Chirurgia Generale "M. Rubino" (Università degli studi di Bari Aldo Moro), e la dott.ssa Maria Teresa Rotelli, responsabile del laboratorio di genetica del Dipartimento di Emergenza e Trapianti di Organi dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Il dott. Altomare ha introdotto l'incontro sottolineando il ruolo che il
sangue ha avuto nei millenni e il significato trascendentale, misto tra
fascino e paura, che gli è stato attribuito dalle diverse culture e
religioni del passato e del presente.
Successivamente è entrato nel vivo dei contenuti con la descrizione delle neoplasie del colon retto e l'importanza che assume la prevenzione
attraverso l'adozione di uno stile di vita sano e un'alimentazione corretta.
La dott.ssa Rotelli ha evidenziato come il carcinoma del colon retto sia la seconda, terza causa di tumore nei paesi occidentali e la causa principale di neoplasie in Italia, con una crescente insorgenza in fasce sempre più giovani di popolazione (oggi di età compresa tra 50 e i 60 anni).
Di qui l'importanza di prevenire la malattia già in tempi non sospetti con un accurato screening periodico che permetta di individuare l'eventuale proliferazione di polipi dell'intestino che possano evolvere e trasformarsi in adenocarcinoma.
Alla prevenzione devono essere necessariamente associati un miglioramento dello stile di vita, una dieta specifica e attività fisica.
La dott.ssa Rotelli ha, quindi, sottolineato come la prevenzione inizi
sulle nostre tavole con una buona e sana alimentazione.
Tra gli alimenti così detti protettivi, quelli cioè che preserverebbero
maggiormente dall'insorgenza del carcinoma del colon retto, sarebbero
annoverati l'aglio, il latte, il pesce, le fibre, la frutta, la verdura, i legumi, la crusca, i cereali preferendo prodotti di stagione.
Un particolare elogio è stato fatto all'olio d'oliva pugliese, ottimo
antiossidante e antinfiammatorio, tant'è che due cucchiaini di olio d'oliva avrebbero lo stesso effetto curativo di uno tra i più noti farmaci antinfiammatori.
Tra gli alimenti che aumenterebbero il rischio del carcinoma del colon
retto, ci sarebbe la carne rossa che, tuttavia, consumata al massimo fino a 500g a settimana, produrrebbe effetti benefici in quanto ricca di vitamina B12. Insomma, viva la dieta mediterranea come vero e proprio stile di vita!
Col suo intervento conclusivo, il dottor Altomare ha approfondito le
metodologie e le tecniche di anamnesi presenti e future finalizzate a una corretta prevenzione del cancro del colon retto.
Attualmente la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia sono consigliabili a una popolazione asintomatica a partire dai 50 anni di età, visti i discreti risultati raggiunti con la riduzione del 16% di mortalità della popolazione.
Sempre in di prevenzione, tra le prospettive future, sono in cantiere tecniche innovative come la tema ricerca del DNA fecale mutato e soprattutto l'analisi del respiro di cui il dott. Altomare rivendica orgogliosamente la paternità alla sua equipe di ricerca presso l'Università degli studi di Bari.
Lo studio degli odori è stato oggetto di interesse già nell'antichità:
Ippocrate per primo parla nei suoi scritti di Fiter Hepaticus.
Anche in natura le sostanze chimiche (odori e sapori) hanno un ruolo da
protagonista.
Le api e le vespe, come molti altri insetti, intercettano piccole quantità di sostanze volatili (odori) anche a distanza di 1 km. I salmoni percepiscono i sapori dei luoghi di origine dove tornano a deporre le uova.
I cani posseggono un olfatto impeccabile che viene utilizzato in operazioni di polizia e di protezione civile.
L'uomo al contrario ha recettori olfattivi alquanto limitati.
Si deve a Linus Pauling l'aver identificato molecole organiche volatili
specifiche in pazienti con tumore.
Pauling aveva intuito che queste sostanze erano il prodotto finale di
processi metabolici alterati che, attraverso i polmoni, passavano
nell'aria. Siamo ai primordi di quella che sarebbe diventata la
Breathomica, una branca specifica di ricerca che identifica e classifica le malattie per specifiche impronte chimiche, con l'85% di diagnosi esatte.
Nel futuro della prevenzione ci saranno i nasi elettronici che
contribuiranno a svolgere diagnosi con piccoli apparecchi facilmente
utilizzabili e che avranno come obiettivo finale lo screening di massa.
L'evento del 14 luglio segue, come sottolineato dal presidente Cosimo
Gadaleta, la buona riuscita dell'incontro-dibattito di venerdì 30 Giugno
sul tema Il Dono del sangue: passato, presente e futuro, con relatori i
dottori Lorusso e Iannone dei centri trasfusionali di Andria e Molfetta, e dello spettacolo di sabato 1° Luglio con Una storia di Donazione che ha visto la partecipazione degli attori comici di Zelig e di Colorado
Francesco Rizzuto e Giancarlo Barbara in occasione della premiazione dei
donatori Avis che hanno conseguito particolari benemerenze durante l'anno 2016.Gli eventi in programma per il 50esimo anniversario dell'Avis Molfetta continueranno all'insegna del divertimento venerdì 28 Luglio prossimo con la "Festa dei giovani donatori" presso il Bloom Beach Bar di Molfetta e,come rende noto il presidente Gadaleta, ripartiranno a Settembre dopo la pausa estiva con altre interessanti novità.
Si ricorda infine che oltre alle donazioni infrasettimanali, sarà possibile donare anche nelle giornate festive del 30 luglio e 27 agosto.
Per info e approfondimenti è possibile contattare l'AVIS di Molfetta
inviando una email all'indirizzo molfetta.comunale@avis.it, chiamare il
numero 080.3974578 o rivolgersi direttamente presso la sede sita in via
Cairoli n.48, aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 18,30 alle 20,30.
Altomare, docente e Dirigente Medico di I livello, Chirurgia Generale "M. Rubino" (Università degli studi di Bari Aldo Moro), e la dott.ssa Maria Teresa Rotelli, responsabile del laboratorio di genetica del Dipartimento di Emergenza e Trapianti di Organi dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro.
Il dott. Altomare ha introdotto l'incontro sottolineando il ruolo che il
sangue ha avuto nei millenni e il significato trascendentale, misto tra
fascino e paura, che gli è stato attribuito dalle diverse culture e
religioni del passato e del presente.
Successivamente è entrato nel vivo dei contenuti con la descrizione delle neoplasie del colon retto e l'importanza che assume la prevenzione
attraverso l'adozione di uno stile di vita sano e un'alimentazione corretta.
La dott.ssa Rotelli ha evidenziato come il carcinoma del colon retto sia la seconda, terza causa di tumore nei paesi occidentali e la causa principale di neoplasie in Italia, con una crescente insorgenza in fasce sempre più giovani di popolazione (oggi di età compresa tra 50 e i 60 anni).
Di qui l'importanza di prevenire la malattia già in tempi non sospetti con un accurato screening periodico che permetta di individuare l'eventuale proliferazione di polipi dell'intestino che possano evolvere e trasformarsi in adenocarcinoma.
Alla prevenzione devono essere necessariamente associati un miglioramento dello stile di vita, una dieta specifica e attività fisica.
La dott.ssa Rotelli ha, quindi, sottolineato come la prevenzione inizi
sulle nostre tavole con una buona e sana alimentazione.
Tra gli alimenti così detti protettivi, quelli cioè che preserverebbero
maggiormente dall'insorgenza del carcinoma del colon retto, sarebbero
annoverati l'aglio, il latte, il pesce, le fibre, la frutta, la verdura, i legumi, la crusca, i cereali preferendo prodotti di stagione.
Un particolare elogio è stato fatto all'olio d'oliva pugliese, ottimo
antiossidante e antinfiammatorio, tant'è che due cucchiaini di olio d'oliva avrebbero lo stesso effetto curativo di uno tra i più noti farmaci antinfiammatori.
Tra gli alimenti che aumenterebbero il rischio del carcinoma del colon
retto, ci sarebbe la carne rossa che, tuttavia, consumata al massimo fino a 500g a settimana, produrrebbe effetti benefici in quanto ricca di vitamina B12. Insomma, viva la dieta mediterranea come vero e proprio stile di vita!
Col suo intervento conclusivo, il dottor Altomare ha approfondito le
metodologie e le tecniche di anamnesi presenti e future finalizzate a una corretta prevenzione del cancro del colon retto.
Attualmente la ricerca del sangue occulto nelle feci e la colonscopia sono consigliabili a una popolazione asintomatica a partire dai 50 anni di età, visti i discreti risultati raggiunti con la riduzione del 16% di mortalità della popolazione.
Sempre in di prevenzione, tra le prospettive future, sono in cantiere tecniche innovative come la tema ricerca del DNA fecale mutato e soprattutto l'analisi del respiro di cui il dott. Altomare rivendica orgogliosamente la paternità alla sua equipe di ricerca presso l'Università degli studi di Bari.
Lo studio degli odori è stato oggetto di interesse già nell'antichità:
Ippocrate per primo parla nei suoi scritti di Fiter Hepaticus.
Anche in natura le sostanze chimiche (odori e sapori) hanno un ruolo da
protagonista.
Le api e le vespe, come molti altri insetti, intercettano piccole quantità di sostanze volatili (odori) anche a distanza di 1 km. I salmoni percepiscono i sapori dei luoghi di origine dove tornano a deporre le uova.
I cani posseggono un olfatto impeccabile che viene utilizzato in operazioni di polizia e di protezione civile.
L'uomo al contrario ha recettori olfattivi alquanto limitati.
Si deve a Linus Pauling l'aver identificato molecole organiche volatili
specifiche in pazienti con tumore.
Pauling aveva intuito che queste sostanze erano il prodotto finale di
processi metabolici alterati che, attraverso i polmoni, passavano
nell'aria. Siamo ai primordi di quella che sarebbe diventata la
Breathomica, una branca specifica di ricerca che identifica e classifica le malattie per specifiche impronte chimiche, con l'85% di diagnosi esatte.
Nel futuro della prevenzione ci saranno i nasi elettronici che
contribuiranno a svolgere diagnosi con piccoli apparecchi facilmente
utilizzabili e che avranno come obiettivo finale lo screening di massa.
L'evento del 14 luglio segue, come sottolineato dal presidente Cosimo
Gadaleta, la buona riuscita dell'incontro-dibattito di venerdì 30 Giugno
sul tema Il Dono del sangue: passato, presente e futuro, con relatori i
dottori Lorusso e Iannone dei centri trasfusionali di Andria e Molfetta, e dello spettacolo di sabato 1° Luglio con Una storia di Donazione che ha visto la partecipazione degli attori comici di Zelig e di Colorado
Francesco Rizzuto e Giancarlo Barbara in occasione della premiazione dei
donatori Avis che hanno conseguito particolari benemerenze durante l'anno 2016.Gli eventi in programma per il 50esimo anniversario dell'Avis Molfetta continueranno all'insegna del divertimento venerdì 28 Luglio prossimo con la "Festa dei giovani donatori" presso il Bloom Beach Bar di Molfetta e,come rende noto il presidente Gadaleta, ripartiranno a Settembre dopo la pausa estiva con altre interessanti novità.
Si ricorda infine che oltre alle donazioni infrasettimanali, sarà possibile donare anche nelle giornate festive del 30 luglio e 27 agosto.
Per info e approfondimenti è possibile contattare l'AVIS di Molfetta
inviando una email all'indirizzo molfetta.comunale@avis.it, chiamare il
numero 080.3974578 o rivolgersi direttamente presso la sede sita in via
Cairoli n.48, aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 18,30 alle 20,30.