Prosegue a Molfetta la mobilitazione delle associazioni animaliste contro il circo
Sit-in già nello scorso weekend. Si replica nei prossimi giorni
mercoledì 11 maggio 2022
14.52
Sabato 7 maggio e domenica 8 maggio 2022, a partire dalle ore 16.30 si è tenuto un sit-in di protesta contro lo sfruttamento degli animali negli spettacoli di intrattenimento, nei pressi della zona di insediamento del circo Orfei, attualmente presente nella città di Molfetta.
Il presidio ha coinvolto un gruppo di cittadini molfettesi, guidati dalle volontarie dell'associazione animalista "Lo Stregatto – Molfetta", con le seguenti motivazioni: gli animali selvatici dei circhi itineranti sono costretti a vivere lontani dal loro habitat naturale e dai loro simili, in condizioni di reclusione, ammaestrati per compiere gesti innaturali e contronatura che provocano sofferenza e frustrazione negli stessi. È sufficiente osservare gli animali in gabbia per notare comportamenti stereotipati e ripetitivi messi in atto in maniera continuativa, indice di frustrazione e mancanza di attività. La tigre, nata per correre libera nelle foreste, viene vista mentre gira intorno a se stessa in gabbia per tutto il giorno, l'elefante si dondola senza sosta, privato della presenza dei suoi simili. Si tratta appunto di animali sociali che, in natura, sono sempre circondati dai loro simili; invece nel circo sono sempre rinchiusi in gabbia da soli.
I manifestanti hanno contestato il beneficio educativo verso i bambini poiché questi ultimi vengono spinti a credere che i comportamenti innaturali di un animale selvatico possano essere divertenti e vengono indotti a ignorare la sofferenza degli stessi, provocata da coloro che perseguono uno scopo lucrativo per intrattenimento. La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha raccomandato a tutte le autorità competenti a livello europeo e nazionale di proibire l'uso di animali selvatici nei circhi itineranti, "poiché non c'è alcuna possibilità che vengano soddisfatte in modo adeguato le loro necessità fisiologiche, mentali e sociali", come riporta il sito dell'OIPA. Questi animali, soprattutto elefanti e grandi felini, anche se nati in cattività, conservano i loro istinti naturali che però non possono essere più soddisfatti. Non esistono motivazioni valide per giustificare la sofferenza di questi animali.
Molti Paesi europei hanno già abolito lo sfruttamento degli animali nel circo, ma l'Italia non ha ancora raggiunto tale obiettivo. I manifestanti hanno condotto la loro protesta pacifica, con slogan e cartelloni invitando la cittadinanza a riflettere sui metodi utilizzati dai domatori per sottomettere gli animali selvatici (Possibile che un orso si metta volontariamente a pedalare senza che venga utilizzato un metodo coercitivo come la frusta? Possibile che ad un leone piaccia saltare in un cerchio di fuoco se non venisse continuamente frustato? Può un elefante sedersi su una sedia sulla base di una scelta volontaria?) e hanno spinto ad ipotizzare forme di intrattenimento non lesive verso la dignità e la libertà degli animali. Il gruppo si è sciolto intorno alle ore 19.30.
Si invita caldamente la cittadinanza ad unirsi alle prossime manifestazioni di dissenso, venerdì 13 maggio dalle ore 17 alle ore 21; sabato e domenica 14 e 15 maggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30, insieme al suddetto gruppo, nei pressi del circo, in prossimità della strada di immissione verso la statale SS16, per ribadire che non si gradisce la presenza del circo con animali in città e per dichiararsi tutti insieme contrari allo sfruttamento degli animali
Il presidio ha coinvolto un gruppo di cittadini molfettesi, guidati dalle volontarie dell'associazione animalista "Lo Stregatto – Molfetta", con le seguenti motivazioni: gli animali selvatici dei circhi itineranti sono costretti a vivere lontani dal loro habitat naturale e dai loro simili, in condizioni di reclusione, ammaestrati per compiere gesti innaturali e contronatura che provocano sofferenza e frustrazione negli stessi. È sufficiente osservare gli animali in gabbia per notare comportamenti stereotipati e ripetitivi messi in atto in maniera continuativa, indice di frustrazione e mancanza di attività. La tigre, nata per correre libera nelle foreste, viene vista mentre gira intorno a se stessa in gabbia per tutto il giorno, l'elefante si dondola senza sosta, privato della presenza dei suoi simili. Si tratta appunto di animali sociali che, in natura, sono sempre circondati dai loro simili; invece nel circo sono sempre rinchiusi in gabbia da soli.
I manifestanti hanno contestato il beneficio educativo verso i bambini poiché questi ultimi vengono spinti a credere che i comportamenti innaturali di un animale selvatico possano essere divertenti e vengono indotti a ignorare la sofferenza degli stessi, provocata da coloro che perseguono uno scopo lucrativo per intrattenimento. La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) ha raccomandato a tutte le autorità competenti a livello europeo e nazionale di proibire l'uso di animali selvatici nei circhi itineranti, "poiché non c'è alcuna possibilità che vengano soddisfatte in modo adeguato le loro necessità fisiologiche, mentali e sociali", come riporta il sito dell'OIPA. Questi animali, soprattutto elefanti e grandi felini, anche se nati in cattività, conservano i loro istinti naturali che però non possono essere più soddisfatti. Non esistono motivazioni valide per giustificare la sofferenza di questi animali.
Molti Paesi europei hanno già abolito lo sfruttamento degli animali nel circo, ma l'Italia non ha ancora raggiunto tale obiettivo. I manifestanti hanno condotto la loro protesta pacifica, con slogan e cartelloni invitando la cittadinanza a riflettere sui metodi utilizzati dai domatori per sottomettere gli animali selvatici (Possibile che un orso si metta volontariamente a pedalare senza che venga utilizzato un metodo coercitivo come la frusta? Possibile che ad un leone piaccia saltare in un cerchio di fuoco se non venisse continuamente frustato? Può un elefante sedersi su una sedia sulla base di una scelta volontaria?) e hanno spinto ad ipotizzare forme di intrattenimento non lesive verso la dignità e la libertà degli animali. Il gruppo si è sciolto intorno alle ore 19.30.
Si invita caldamente la cittadinanza ad unirsi alle prossime manifestazioni di dissenso, venerdì 13 maggio dalle ore 17 alle ore 21; sabato e domenica 14 e 15 maggio dalle ore 16.30 alle ore 19.30, insieme al suddetto gruppo, nei pressi del circo, in prossimità della strada di immissione verso la statale SS16, per ribadire che non si gradisce la presenza del circo con animali in città e per dichiararsi tutti insieme contrari allo sfruttamento degli animali