Pronto soccorso di Molfetta al collasso. Minervini chiama ASL e Regione
Le dichiarazioni del sindaco dopo la dura nota del consigliere regionale Tammacco
martedì 10 gennaio 2023
11.07
«Quanto sta accadendo al Pronto soccorso del don Tonino Bello non è più tollerabile».
Il Sindaco Minervini commenta così il ritardo dei lavori presso il Pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta.
«L'encomiabile impegno degli operatori sanitari del Pronto soccorso ormai – sostine il Sindaco Tommaso Minervini - non è più sufficiente a colmare le carenze strutturali. Eppure i finanziamenti ci sono. Manca la continuità nei lavori. Ringrazio gli operatori tutti del Pronto soccorso dell'ospedale ma devo richiamare i vertici Asl e regionali all'impegno per la ultimazione dei lavori di ristrutturazione finanziati da tempo».
Le parole del primo cittadino molfettese giungono a poche ore da quelle, altrettanto dure e ferme, del consigliere regionale Saverio Tammacco il quale aveva parlato «di una condizione inaccettabile se si considera che chi va al pronto soccorso ci va perché sta male e non certo per passare il tempo. Con il rischio di aggravare le proprie condizioni di salute. Un paradosso per un luogo deputato a offrire salute».
Il Sindaco Minervini commenta così il ritardo dei lavori presso il Pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta.
«L'encomiabile impegno degli operatori sanitari del Pronto soccorso ormai – sostine il Sindaco Tommaso Minervini - non è più sufficiente a colmare le carenze strutturali. Eppure i finanziamenti ci sono. Manca la continuità nei lavori. Ringrazio gli operatori tutti del Pronto soccorso dell'ospedale ma devo richiamare i vertici Asl e regionali all'impegno per la ultimazione dei lavori di ristrutturazione finanziati da tempo».
Le parole del primo cittadino molfettese giungono a poche ore da quelle, altrettanto dure e ferme, del consigliere regionale Saverio Tammacco il quale aveva parlato «di una condizione inaccettabile se si considera che chi va al pronto soccorso ci va perché sta male e non certo per passare il tempo. Con il rischio di aggravare le proprie condizioni di salute. Un paradosso per un luogo deputato a offrire salute».