A Molfetta pronte le “100 sentinelle del mare” per tutelare l’ambiente marino

Il presidente del “Poseidon Blue Team”, Cifarelli: «il progetto è stato un vero e proprio successo»

lunedì 10 giugno 2019
A cura di Rosanna Buzzerio
Sole e mare ci sono. Così come ci sono le "100 sentinelle del mare", formate nel progetto "100 corsi open water diver", promosso dall'associazione "Poseidon Blue Team" di Molfetta, ed inserito nel progetto nazionale "Wase DivEducation 10.000", con il patrocinio del Comune di Molfetta.

I partecipanti, dopo le lezioni didattiche al Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta, le lezioni pratiche nelle piscine della Netium di Giovinazzo, e il primo approccio con i nostri fondali da Molfetta a Polignano, sono pronti per essere i custodi dei nostri fondali.

Hanno incominciato la loro attività subito alla grande affiancando Edoardo Stoppa di "Striscia la notizia", nel servizio sui disastri che i "dattaroli" fanno ai fondali marini, partecipando alla liberazione delle tartarughe, insieme al Wwf, diventandone la squadra subacquea.
Ma soprattutto hanno fatto e continueranno a fare la pulizia dei fondali, da tutti quei rifiuti che nulla hanno a che vedere con l'ecosistema marino, primo fra tutti la plastica. Alcuni dei partecipanti sono stati chiamati dal Gran Shopping Mongolfiera per le giornate dedicate al mare facendo corsi di sensibilizzazione per la tutela del mare agli alunni delle scuole molfettesi.

Il presidente di Poseidon, Riccardo Cifarelli, con grande soddisfazione dichiara: «a prescindere dal corso i ragazzi hanno preso così a cuore la loro missione che anche durante le loro passeggiate in riva al mare continuano ad essere "spazzini del mare", oramai questo amore per la tutela e la difesa dell'ambiente marino possiamo dire che è tatuato nel loro dna, nella loro vita quotidiana. Per questo posso affermare senza tema di smentita che è stato un vero e proprio successo, partito in sordina, come tutte le grandi avventure, ma che alla fine ha realmente creato, così come prevedeva il progetto Wase, "100 sentinelle del mare", non solo dei sub».

E aggiunge: «la cosa importante di questa esperienza è che gli è stata data la possibilità di verificare in prima persona quanto è nascosto dalla superficie del mare, ed ora sono loro i primi ad insegnare a parenti, amici e conoscenti il rispetto dell'ecosistema marino».

Tra le varie cose ritrovate in una delle tante immersioni c'è persino una vecchia radio a manopole. Cifarelli sottolinea che «tutto quello che viene buttato per le strade, per le campagne, prima o poi arriva al mare».

Presto sulle spiagge libere molfettesi (Bussola, Prima cala, spiaggia dopo lo Scoglio di Inghilterra), così come annunciato nel corso della presentazione del progetto, verranno messi dei totem per poter buttare le cicche delle sigarette, senza buttarle sulla spiaggia o in mare.

Il "Poseidon Blue Team" non fa attività di sensibilizzazione e tutela dell'ecosistema marino solo sul territorio molfettese, ma anche fuori dai confini regionali, infatti, sono reduci da una campagna fatta a Fermo, in collaborazione con la Guardia Costiera di Porto San Giorgio, dedicata agli alunni delle scuole elementari e medie, tale progetto era inserito in quello nazionale di "Plastic free".

«Si punta alle nuove generazioni perché hanno una sensibilità diversa», dice il presidente di Poseidon, «in fondo saranno i genitori di domani, per cui è giusto che sappiano i rischi che corrono, quindi è giusto spiegare loro che si possono usare materiali alternativi alla plastica. Infatti, abbiamo solo12 anni per salvare l'ecosistema marino, la plastica che in Italia viene riciclata è solo del 22%».

E ritornando nella nostra città Cifarelli sottolinea con una punta di amarezza: «abbiamo trasformato il nostro lungomare nella "Fontana di Trevi", con la differenza che lì si buttano le monetine, mentre nel nostro mare lanciano bottiglie di vetro. Infatti, la nostra prossima missione sarà proprio ripulire quella zona soprattutto nel tratto non balneabile, dimostrando il poco amore e la poca cura che hanno i nostri concittadini di un bene comune, come il mare, le spiagge e il suo lungomare».