Progetto Sprar: Molfetta e la Puglia che accolgono

L'analisi del progetto nel corso di una conferenza presso il Seminario Vescovile

lunedì 12 febbraio 2018
A cura di Anna Maria Tota
Il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), è il servizio del Ministero dell'interno che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, assistenza ed immigrazione dei richiedenti asilo a livello locale.

Lo SPRAR, costituito dalla rete di enti locali, realizzano progetti mirati all'accoglienza integrata facendo leva sulle risorse disponibili sul territorio. Questi progetti scavalcano il limite delle sole distribuzioni di vitto e alloggio, comprendendo anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di inserimento socio - economico.

Gli SPRAR, centri di seconda accoglienza dopo gli hotspot che risultano essere centri di prima accoglienza, in Italia sono aumentati fino a contarne tra gli 8000 e i 10.000, un numero importante dal momento che i residenti stranieri in Puglia, al 31 dicembre del 2016 sono 127.985. in termini assoluti prevale la provincia di Bari con 41.941 residenti stranieri. Gli stranieri provengono dal Marocco, dalla Romania, dall'Albania, e dalla Cina. Importante è anche il numero di donne georgiane che in Puglia rappresentano il 24,9% .

Gli stranieri residenti hanno un'età compresa tra i 30 e i 44 anni.

I minori stranieri presenti sul territorio pugliese sono 23.708. i nuovi nati, sempre stranieri, sono 1.567, numero in leggero aumento nel corso degli anni. I minori stranieri non accompagnati accolti in Puglia provengono dal Pakistan, dall'Egitto, dall'Eritrea, dal Mali, dalla Somalia e dall'Afghanistan. Le strutture di accoglienza in Italia sono 1.917 della quali 123 sono presenti in Puglia.

Dall' a.s. 2013/2014 all' a.s. 2015/2016, in Puglia, le iscrizioni di alunni italiani sono diminuite di 20.935 unità, mentre le iscrizioni di alunni stranieri sono aumentate di 15 unità.

Presenti all'incontro Graziano Salvemini, il dott. Balducci, assessore alla socialità, la prof.ssa Falcicchio, referente del movimento "Non violenza", la presidente dell'Azione Cattolica Nunzia Di Terlizzi e i referenti degli SPRAR di Molfetta e Giovinazzo.

Questi ultimi hanno illustrato le attività svolte con gli stranieri, tra le quali si ricordano l'acquisizione del certificato HCCP e la partecipazione a corsi con tutor per apprende la lingua italiana. Ma hanno anche sollevato, in particolare, la questione di quanto sia difficile soprattutto cercare un alloggio per gli stranieri che vengono respinti dai proprietari immobiliari solo perché rappresentano il "diverso da me".
Quello che si richiede alla società è di cambiare il modo di vedere l'altro: non come qualcuno da allontanare, ma come fonte di ricchezza culturale.

La differenza arricchisce e non sottrae nulla.