Procuratore Di Maio: «Incassi dello stadio San Nicola usati in maniera illecita per la Vigor Trani»
Illustrato il piano illecito gestito dal molfettese Cosmo Giancaspro e dal sindaco Amedeo Bottaro
sabato 18 maggio 2019
18.36
Il Procuratore della Repubblica di Trani Antonino Di Maio ha spiegato alcune modalità (qui i dettagli emersi ieri) che avrebbero contraddistinto l'illecito portato avanti da Cosmo Giancaspro e non solo, nell'ambito dell'operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza di Bari e che vede coinvolto anche il Sindaco di Trani Amedeo Bottaro.
Di Maio si è così espresso: «C'era una serie di appalti già predisposti per un processo di tipo economico e politico che abbiamo interrotto proprio con l'arresto di Giancaspro e con il blocco imposto all'interazione fra il suo gruppo e l'amministrazione comunale di Trani».
Dalle indagini della Guardia di Finanza di Bari, coordinate dal pm di Trani Silvia Curione, è «emersa l'esistenza di un comitato di affari illeciti, gestito dall'indagato Giancaspro, - spiegano gli investigatori - finalizzati all'ottenimento di appalti pubblici della città di Trani, mediante una strumentale e occulta sponsorizzazione della locale squadra di calcio, la Vigor Trani, realizzata con liquidità provenienti da distrazioni presso altre società riconducibili al gruppo societario di riferimento, tra cui la Football Club Bari 1908 S.p.A.».
Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, appropriazione indebita, riciclaggio, peculato, falso e abuso d'ufficio. I fatti contestati risalgono al periodo da settembre 2016 a luglio 2018. Il sindaco Bottaro, indagato in stato di libertà e destinatario di sequestro e perquisizione presso gli uffici comunali, avrebbe «favorito Giancaspro nell'affidamento di appalti di opere e servizi in seno al Comune di Trani, quale contropartita dell'intervento finanziario, in forma occulta, a vantaggio della Vigor Trani mediante l'utilizzo di prestanome».
Un dettaglio non di poco conto sarebbe stata la gestione degli incassi del parcheggio dello stadio San Nicola: «Gli incassi dello stadio venivano distratti in favore della società Vigor Trani Calcio, ovviamente in maniera illecita e occulta. Come primo approccio con il gruppo Giancaspro era stato messo in condizione di agire dall'amministrazione comunale di Trani, grazie a un bando ad immagine e somiglianza di un privato per garantire accordi futuri fra le parti. Il sindaco Bottaro è stato parte attiva delle relazioni con Giancaspro e con gli uomini a lui vicini, in particolare con Amato e Altieri».
Insomma, nell'ambito dell'operazione "Chiavi della città", si sarebbe così instaurato un contatto economico tra le società Vigor Trani e Football Club Bari 1908, occultamente gestite dallo stesso imprenditore molfettese Cosmo Giancaspro e dal suo gruppo, già sotto misure cautelari.
Di Maio si è così espresso: «C'era una serie di appalti già predisposti per un processo di tipo economico e politico che abbiamo interrotto proprio con l'arresto di Giancaspro e con il blocco imposto all'interazione fra il suo gruppo e l'amministrazione comunale di Trani».
Dalle indagini della Guardia di Finanza di Bari, coordinate dal pm di Trani Silvia Curione, è «emersa l'esistenza di un comitato di affari illeciti, gestito dall'indagato Giancaspro, - spiegano gli investigatori - finalizzati all'ottenimento di appalti pubblici della città di Trani, mediante una strumentale e occulta sponsorizzazione della locale squadra di calcio, la Vigor Trani, realizzata con liquidità provenienti da distrazioni presso altre società riconducibili al gruppo societario di riferimento, tra cui la Football Club Bari 1908 S.p.A.».
Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, appropriazione indebita, riciclaggio, peculato, falso e abuso d'ufficio. I fatti contestati risalgono al periodo da settembre 2016 a luglio 2018. Il sindaco Bottaro, indagato in stato di libertà e destinatario di sequestro e perquisizione presso gli uffici comunali, avrebbe «favorito Giancaspro nell'affidamento di appalti di opere e servizi in seno al Comune di Trani, quale contropartita dell'intervento finanziario, in forma occulta, a vantaggio della Vigor Trani mediante l'utilizzo di prestanome».
Un dettaglio non di poco conto sarebbe stata la gestione degli incassi del parcheggio dello stadio San Nicola: «Gli incassi dello stadio venivano distratti in favore della società Vigor Trani Calcio, ovviamente in maniera illecita e occulta. Come primo approccio con il gruppo Giancaspro era stato messo in condizione di agire dall'amministrazione comunale di Trani, grazie a un bando ad immagine e somiglianza di un privato per garantire accordi futuri fra le parti. Il sindaco Bottaro è stato parte attiva delle relazioni con Giancaspro e con gli uomini a lui vicini, in particolare con Amato e Altieri».
Insomma, nell'ambito dell'operazione "Chiavi della città", si sarebbe così instaurato un contatto economico tra le società Vigor Trani e Football Club Bari 1908, occultamente gestite dallo stesso imprenditore molfettese Cosmo Giancaspro e dal suo gruppo, già sotto misure cautelari.