Processo sul nuovo porto, Azzollini e Balducci non si avvalgono della prescrizione
Si torna in aula il 19 febbraio prossimo
lunedì 22 gennaio 2018
17.24
Il processo per i supposti illeciti nella costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta perderà già dalle prime battute alcuni imputati. Ma non l'ex primo cittadino Antonio Azzollini e l'ex dirigente ai lavori pubblici di palazzo di città Vincenzo Balducci. Infatti, nonostante alcuni reati siano prescritti, Azzollini e Balducci, nel corso dell'udienza di oggi, hanno dichiarato al Tribunale di Trani di non volersi avvalere della prescrizione.
Il collegio, perciò, dovrà scendere nel merito delle contestazioni mosse dalla Procura. A differenza, dunque, di altri imputati che, a seconda dei casi, potrebbero uscire completamente di scena o per alcune contestazioni, non avendo inteso rinunciare al cosiddetto fattore "p".
Alla prossima udienza del 19 Febbraio il pm Giovanni Vaira redigerà un elenco, da sottoporre al vaglio del collegio giudicante, sui reati allo stato prescritti e dunque su quegli imputati per cui, in tutto o in parte, può già esser pronunciata sentenza di non luogo a procedere, per l'appunto per intervenuta prescrizione.
A vario titolo e a seconda delle presunte rispettive responsabilità la Procura tranese contesta i reati di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e la pubblica amministrazione; abuso d'ufficio (tentato e consumato), falso, truffa, omissioni d'atti d'ufficio, frode in pubbliche forniture, danneggiamento, minaccia a pubblico ufficiale, favoreggiamento, concussione, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi, violazioni della normativa ambientale, del testo unico sull'edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici. Il reato per cui certamente non è maturata la prescrizione è l'associazione per delinquere, di cui rispondono solo alcuni dei 41 imputati in un processo che vede 6 parti civili.
Nell'udienza di oggi il Tribunale ha conferito incarico ai periti per la trascrizione delle intercettazioni compiute nelle indagini preliminari. Avviata anche l'escussione di un finanziere che ha curato diversi profili investigativi: la sua audizione proseguirà il 19 febbraio.
Il collegio, perciò, dovrà scendere nel merito delle contestazioni mosse dalla Procura. A differenza, dunque, di altri imputati che, a seconda dei casi, potrebbero uscire completamente di scena o per alcune contestazioni, non avendo inteso rinunciare al cosiddetto fattore "p".
Alla prossima udienza del 19 Febbraio il pm Giovanni Vaira redigerà un elenco, da sottoporre al vaglio del collegio giudicante, sui reati allo stato prescritti e dunque su quegli imputati per cui, in tutto o in parte, può già esser pronunciata sentenza di non luogo a procedere, per l'appunto per intervenuta prescrizione.
A vario titolo e a seconda delle presunte rispettive responsabilità la Procura tranese contesta i reati di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e la pubblica amministrazione; abuso d'ufficio (tentato e consumato), falso, truffa, omissioni d'atti d'ufficio, frode in pubbliche forniture, danneggiamento, minaccia a pubblico ufficiale, favoreggiamento, concussione, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi, violazioni della normativa ambientale, del testo unico sull'edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici. Il reato per cui certamente non è maturata la prescrizione è l'associazione per delinquere, di cui rispondono solo alcuni dei 41 imputati in un processo che vede 6 parti civili.
Nell'udienza di oggi il Tribunale ha conferito incarico ai periti per la trascrizione delle intercettazioni compiute nelle indagini preliminari. Avviata anche l'escussione di un finanziere che ha curato diversi profili investigativi: la sua audizione proseguirà il 19 febbraio.