Processo su maxi evasione fiscale, due condanne e quattro assoluzioni

La sentenza per gli imprenditori salentini imputati nell'inchiesta sui reati fiscali legati alla gestione della Ingross Levante s.p.a. di Molfetta

lunedì 17 luglio 2017
Due condanne e quattro assoluzioni per gli imprenditori salentini imputati nel maxi processo dinanzi ai giudici di Trani nato dall'inchiesta sui reati fiscali legati alla gestione della Ingross Levante s.p.a. di Molfetta, più nota come Migro Cash & carry.

Tre anni la condanna inflitta a Emanuele Mangia, 38enne di Galatina, accusato di associazione per delinquere e altro; due anni e otto mesi per Enrico Serafini, 53enne di Galatina, assolto dal reato di omessa dichiarazione per non aver commesso il fatto.

Assoluzione piena, perchè il fatto non costituisce reato, per Giuseppe Perilli, assistito dall'avvocato Francesco Spagnolo. Non doversi procedere per intervenuta prescrizione per Pierluigi De Lorenzis, 54enne di Galatina; Emanuele De Simone, 54enne leccese; e Giuseppe Errico, 57enne di Gallipoli.

A distanza di dodici anni dal maxi blitz che vide impegnati nel Salento cento militari della Guardia di Finanza, tra arresti e perquisizioni, si chiude così il primo atto della vicenda giudiziaria legata a una presunta associazione a delinquere nel settore delle merci cash carry dedita alle truffe fiscali, ammontanti a circa 230 milioni di euro, scoperta dalla Guardia di Finanza di Bari in diverse regioni italiane.

Secondo l'ipotesi accusatoria, grazie a fatture inesistenti e a società fantasma con tanto di partita Iva, costituite in diversi paesi dell'Unione europea da prestanome e pregiudicati, gli imputati riuscivano a evitare il pagamento dell'Iva e a piazzare in nero la merce, poi rivenduta a prezzi più bassi in molti supermercati della Puglia e della Campania per un valore superiore a 230 milioni di euro.

Accuse come detto, in gran parte ridimensionate dalla sentenza di primo grado, tra assoluzioni, prescrizioni e condanne lievi.