Processo porto: 42 imputati rinviati a giudizio. C'è anche Azzollini
L'ex sindaco accusato di diversi reati. Prima udienza il primo marzo prossimo.
venerdì 11 novembre 2016
9.05
Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Trani, Francesco Messina, ha rinviato a giudizio 42 dei 45 imputati accusati a vario titolo per i presunti illeciti nella costruzione del nuovo porto commerciale. Prosciolto dalle accuse solo Michele Camero ex segretario generale del Comune di Molfetta, difeso dagli avvocati Domenico Di Terlizzi e Patrizia Carobello. Le posizioni di altri 2 imputati sono state stralciate per vizi procedurali, con conseguente trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per successive determinazioni.
A seguito del rinvio a giudizio, il processo inizierà davanti al tribunale di Trani (in composizione collegiale) il primo Marzo 2017. Tra gli imputati l'ex sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini. Con la richiesta di rinvio a giudizio i pubblici ministeri Antonio Savasta e Michele Ruggiero contestarono agli imputati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e, la pubblica amministrazione; abuso d'ufficio (tentato e consumato); falso; truffa; omissioni d'atti d'ufficio;frode in pubbliche forniture; danneggiamento; minaccia a pubblico ufficiale; favoreggiamento; concussione;attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi; violazioni della normativa ambientale; del testo unico sull'edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici.
Il nuovo porto sarebbe dovuto costare 72 milioni di euro. In realtà, l'impegno economico di Regione e Stato fu più che raddoppiato: 147 milioni con varie leggi di finanziamento dal 2001 in poi. Un'opera faraonica, non ancora ultimata, che secondo la Procura di Trani non si poteva nemmeno realizzare per la diffusa presenza di ordigni bellici sui fondali. Sinora nel procedimento penale sono costituiti parte civile il Comune di Molfetta e la Regione Puglia.
A seguito del rinvio a giudizio, il processo inizierà davanti al tribunale di Trani (in composizione collegiale) il primo Marzo 2017. Tra gli imputati l'ex sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini. Con la richiesta di rinvio a giudizio i pubblici ministeri Antonio Savasta e Michele Ruggiero contestarono agli imputati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e, la pubblica amministrazione; abuso d'ufficio (tentato e consumato); falso; truffa; omissioni d'atti d'ufficio;frode in pubbliche forniture; danneggiamento; minaccia a pubblico ufficiale; favoreggiamento; concussione;attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi; violazioni della normativa ambientale; del testo unico sull'edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici.
Il nuovo porto sarebbe dovuto costare 72 milioni di euro. In realtà, l'impegno economico di Regione e Stato fu più che raddoppiato: 147 milioni con varie leggi di finanziamento dal 2001 in poi. Un'opera faraonica, non ancora ultimata, che secondo la Procura di Trani non si poteva nemmeno realizzare per la diffusa presenza di ordigni bellici sui fondali. Sinora nel procedimento penale sono costituiti parte civile il Comune di Molfetta e la Regione Puglia.