Processo "Pandora": 90 condanne tra i clan Diomede-Mercante e Capriati

A processo con rito ordinario c'è anche Roberto De Blasio. 8 anni all'unico molfettese coinvolto: Domenico De Feudis

martedì 28 gennaio 2020 19.01
Nel vaso di "Pandora" erano racchiusi tutti i mali dei due clan della mafia barese, i Diomede-Mercante e i Capriati, degli ultimi 15 anni. La sentenza del giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari è stata emessa al termine di un processo con il rito abbreviato.

Il giudice Rossana de Cristofaro, infatti, ha condannato 90 imputati a pene comprese tra i 12 anni e i 16 mesi di reclusione e ne ha assolto uno al termine del processo "Pandora", con cui i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno documentato oltre un decennio di affari illeciti e le ramificazioni dei due clan, federati tra loro, nell'intera regione, da Bitonto a San Severo, passando per Altamura, Gravina, Valenzano, Triggiano e il nord barese.

Alla lettura del dispositivo, nell'aula bunker di Trani, hanno assistito il procuratore capo Giuseppe Volpe e i pubblici ministeri che hanno coordinato le indagini, Lidia Giorgio e Renato Nitti. I 91 imputati, tutti affiliati ai due clan Diomede-Mercante e Capriati, rispondevano a vario titolo dei reati di associazione mafiosa pluriaggravata, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali, sequestro di persona e violazioni della sorveglianza speciale.

Tra le condanne più elevate, quelle a Gioacchino Baldassarre (12 anni), ai boss di Bari e Bitonto, Nicola Diomede (11 anni e 4 mesi) e Domenico Conte (10 anni e 8 mesi). 10 anni sono stati inflitti a Saverio Belviso, Cosimo Cecconi e Nicola D'Amore, 8 anni a Domenico De Feudis, unico molfettese coinvolto. A processo con rito ordinario c'è anche l'imprenditore Roberto De Blasio, ex vicepresidente dell'associazione Fai-Antiracket di Molfetta.

Riconosciuto il risarcimento danno da liquidare in separata sede nei confronti delle parti civili, ovvero i Comuni di Bari e Terlizzi e l'associazione Antiracket. La Direzione Distrettuale Antimafia aveva chiesto 91 condanne a pene comprese tra i 14 anni e i 4 anni e i 6 mesi di reclusione per altrettanti imputati: 38 condanne a 10 anni e altre 41 a 8 anni di reclusione per i partecipi delle due associazioni mafiose di Bari.

Le arringhe difensive inizieranno il prossimo 1 luglio. Un processo, quello ribattezzato "Pandora", dal nome del vaso della mitologia greca nel quale sarebbero racchiusi tutti i mali della mafia barese degli ultimi 15 anni.