Processo Cipriani, l'appello rinviato a data da destinarsi
Per la morte della violinista 4 anni e 6 mesi di reclusione all'autotrasportatore polacco
martedì 18 settembre 2018
11.21
È stato rinviato l'inizio del processo di appello per la morte di Gabriella Cipriani, la giovane musicista molfettese uccisa il 16 maggio 2014 sulla strada statale 7 in direzione Matera mentre viaggiava a bordo di un auto con altri due ragazzi molfettesi, rimasti feriti.
Erano diretti ad un concerto che avrebbero dovuto tenere nella serata dello stesso giorno. Al momento la data dell'udienza non sarebbe ancora nota e rinviata a data da destinarsi.
Colpevole, secondo la giustizia italiana, l'autotrasportatore polacco Dariusz Jan Trebacz, in stato di ebbrezza al momento dell'incidente, ritornato in Patria subito dopo il fatto e mai presentatosi davanti ai giudici che lo hanno condannato in contumace a 4 anni e 6 mesi di reclusione nel processo di primo grado conclusosi il 30 settembre 2017 davanti al Tribunale di Matera.
Il 27 settembre era, invece, previsto l'inizio del processo di Appello proposto dall'avvocato del condannato al fine di ottenere una riduzione della pena. Tuttavia, c'è stato lo slittamento poiché i documenti non sarebbero ancora stati tradotti in polacco.
Tanta l'amarezza e rinnovato il dolore nella famiglia della ragazza che ha deciso di non costituirsi parte civile.
Erano diretti ad un concerto che avrebbero dovuto tenere nella serata dello stesso giorno. Al momento la data dell'udienza non sarebbe ancora nota e rinviata a data da destinarsi.
Colpevole, secondo la giustizia italiana, l'autotrasportatore polacco Dariusz Jan Trebacz, in stato di ebbrezza al momento dell'incidente, ritornato in Patria subito dopo il fatto e mai presentatosi davanti ai giudici che lo hanno condannato in contumace a 4 anni e 6 mesi di reclusione nel processo di primo grado conclusosi il 30 settembre 2017 davanti al Tribunale di Matera.
Il 27 settembre era, invece, previsto l'inizio del processo di Appello proposto dall'avvocato del condannato al fine di ottenere una riduzione della pena. Tuttavia, c'è stato lo slittamento poiché i documenti non sarebbero ancora stati tradotti in polacco.
Tanta l'amarezza e rinnovato il dolore nella famiglia della ragazza che ha deciso di non costituirsi parte civile.