Processo Cipriani, il 30 settembre la sentenza: schiaccianti le prove contro Trebacz

Cinque P.M. in altrettante udienze. L'imputato mai davanti al Giudice

sabato 18 giugno 2016
Si è svolta nel Tribunale penale di Matera la quinta udienza del processo per la morte di Gabriella Cipriani, avvenuta sulla strada statale 7 in direzione del capoluogo lucano il 16 maggio 2014.
La giovane violinista molfettese rimase coinvolta in un terribile incidente con altri due musicisti che con lei viaggiavano nella stessa vettura. Avrebbero tenuto un concerto in serata in un paese del luogo.

Secondo la giustizia italiana, imputato unico è Dariusz Jan Trebacz, alla guida del Tir che provocò l'impatto fatale. Nelle ore immediatamente successive, l'autotrasportatore ritornò in Polonia, sua nazione d'origine tanto da non essersi mai presentato davanti al Giudice.

Nel corso dell'ultima udienza si è completata la fase istruttoria: sono stati ascoltati due dei sei testimoni citati a comparire ed è stata acquisita la relazione del perito sui veicoli coinvolti nel sinistro. A destare scalpore è che il fascicolo sulla morte della Cipriani è passato tra le mani di cinque pubblici ministeri in altrettante udienze.

Il Giudice del Tribunale penale di Matera ha rinviato il processo al prossimo 30 settembre quando ci sarà l'esame dell'imputato e la discussione finale. La sentenza potrebbe arrivare nella stessa giornata.