Piaghe sui corpi dei marinai di Molfetta, processo rinviato a marzo 2018
Questa mattina l'udienza camerale davanti al Gip di Trani
martedì 28 novembre 2017
10.55
Si è svolta questa mattina, davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, dott.ssa Angela Schiralli, l'udienza camerale per la decisione sulla richiesta di archiviazione, presentata dal pubblico ministero Antonio Savasta, circa la posizione di 48 persone, indagate, a vario titolo e in concorso, tra l'altro, dei reati di danneggiamento, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa dal privato, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Tra gli indagati ci sono i nomi del senatore Antonio Azzollini, Carmela Minuto, Anna Maria Brattoli, Vincenzo Balducci, Domenico Corrieri, Doriana Carabellese, Giulio La Grasta, Mauro Magarelli, Pantaleo Petruzzella, Vincenzo Spadavecchia, Pietro Uva e Rocco Altomare.
Al momento ogni decisione è stata rimandata al prossimo 20 marzo 2018, data di rinvio dell'udienza. A causa di alcune omesse notifiche, infatti, il Giudice ne ha disposto la rinnovazione.
I fatti risalgono al 2008 quando su alcune parti del corpo di alcuni marinai, dopo il contatto con l'acqua del mare, iniziarono a comparire delle bolle che poi esplodevano diventando piaghe dolorose.
Il fatto fu portato alla ribalta anche dai media diventando il "giallo di Molfetta".
La denuncia alla Procura di Trani fece scattare le indagini finalizzate a capirne la causa. Lo scorso anno il pubblico ministero chiese l'archiviazione delle indagini, alla quale alcune parti offese fecero opposizione. Di qui la decisione del Gip di convocare la Camera di Consiglio per decidere sull'archiviazione o meno delle indagini.
Tra le persone offese anche il "Liberatorio politico" e Legambiente.
Tra gli indagati ci sono i nomi del senatore Antonio Azzollini, Carmela Minuto, Anna Maria Brattoli, Vincenzo Balducci, Domenico Corrieri, Doriana Carabellese, Giulio La Grasta, Mauro Magarelli, Pantaleo Petruzzella, Vincenzo Spadavecchia, Pietro Uva e Rocco Altomare.
Al momento ogni decisione è stata rimandata al prossimo 20 marzo 2018, data di rinvio dell'udienza. A causa di alcune omesse notifiche, infatti, il Giudice ne ha disposto la rinnovazione.
I fatti risalgono al 2008 quando su alcune parti del corpo di alcuni marinai, dopo il contatto con l'acqua del mare, iniziarono a comparire delle bolle che poi esplodevano diventando piaghe dolorose.
Il fatto fu portato alla ribalta anche dai media diventando il "giallo di Molfetta".
La denuncia alla Procura di Trani fece scattare le indagini finalizzate a capirne la causa. Lo scorso anno il pubblico ministero chiese l'archiviazione delle indagini, alla quale alcune parti offese fecero opposizione. Di qui la decisione del Gip di convocare la Camera di Consiglio per decidere sull'archiviazione o meno delle indagini.
Tra le persone offese anche il "Liberatorio politico" e Legambiente.