Processione di San Corrado, il ricordo della traslazione
Una ricorrenza che risale ormai al 1785 e che continua a ripetersi con più vigore
lunedì 10 luglio 2017
05.00
Nella serata di ieri alle 18.30 in punto, come orami vuole la tradizione, il busto argenteo di San Corrado ha varcato il portone centrale del Duomo Vecchio a lui stesso dedicato.
È una tradizione che si ripete, tanto cara ai molfettesi, seppure sconosciuta ad altri, giovani soprattutto. Ebbene sì, perché oggi qualcuno ignora un particolare fondamentale della storia di questa Città: San Corrado di Baviera è il patrono della Città di Molfetta e, in suo onore, proprio in questi giorni, oltre 40 anni fa era dedicata una festa patronale decisamente più imponente di quella della Madonna dei Martiri a settembre.
Il Culto del Santo di Baviera a Molfetta si esplica sostanzialmente in due atti: il primo il 9 febbraio in ricordo della traslazione (avvenuta all'incirca nel 1313) del suo corpo dall'abbazia benedettina di Modugno al Duomo di Molfetta; il secondo il 10 luglio in ricordo invece del trasferimento delle reliquie di San Corrado in Cattedrale (anno 1785) , il cui cranio è incastonato nel busto argenteo portato in processione.
È da qualche anno che proprio l'evento celebrato a luglio ha ripreso ad avere la sua importanza, grazie anche all'impegno continuo del Comitato Feste Patronali. È stata, quella di ieri sera, una processione partecipata, seguita anche da alcuni turisti tedeschi presenti casualmente in Città e che hanno mostrato interesse per il nostro culto nei confronti di un santo bavarese.
La processione, partita dal Duomo Vecchio, ha attraversato Banchina Seminario e Corso Dante per giungere successivamente in Cattedrale, con al seguito confraternite, clero e tutto il Capitolo della Cattedrale guidato dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia. Una solenne messa in Cattedrale ha chiuso le celebrazioni in onore di San Corrado, il cui culto continua a legare fortemente anche i molfettesi all'estero.
È una tradizione che si ripete, tanto cara ai molfettesi, seppure sconosciuta ad altri, giovani soprattutto. Ebbene sì, perché oggi qualcuno ignora un particolare fondamentale della storia di questa Città: San Corrado di Baviera è il patrono della Città di Molfetta e, in suo onore, proprio in questi giorni, oltre 40 anni fa era dedicata una festa patronale decisamente più imponente di quella della Madonna dei Martiri a settembre.
Il Culto del Santo di Baviera a Molfetta si esplica sostanzialmente in due atti: il primo il 9 febbraio in ricordo della traslazione (avvenuta all'incirca nel 1313) del suo corpo dall'abbazia benedettina di Modugno al Duomo di Molfetta; il secondo il 10 luglio in ricordo invece del trasferimento delle reliquie di San Corrado in Cattedrale (anno 1785) , il cui cranio è incastonato nel busto argenteo portato in processione.
È da qualche anno che proprio l'evento celebrato a luglio ha ripreso ad avere la sua importanza, grazie anche all'impegno continuo del Comitato Feste Patronali. È stata, quella di ieri sera, una processione partecipata, seguita anche da alcuni turisti tedeschi presenti casualmente in Città e che hanno mostrato interesse per il nostro culto nei confronti di un santo bavarese.
La processione, partita dal Duomo Vecchio, ha attraversato Banchina Seminario e Corso Dante per giungere successivamente in Cattedrale, con al seguito confraternite, clero e tutto il Capitolo della Cattedrale guidato dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia. Una solenne messa in Cattedrale ha chiuso le celebrazioni in onore di San Corrado, il cui culto continua a legare fortemente anche i molfettesi all'estero.