Primarie centrosinistra, Emiliano: «Molfetta fondamentale per il futuro della Puglia»
Alla conferenza presenti Minervini e tanti rappresentanti dell'amministrazione
sabato 11 gennaio 2020
12.16
Molfetta è con Michele Emiliano alle primarie del centrosinistra che domani decreteranno il candidato per la presidenza della Regione Puglia.
È quanto emerge chiaramente dalla conferenza stampa svoltasi in mattinata nell'aula Carnicella alla presenza del sindaco Tommaso Minervini, della giunta, del presidente del consiglio comunale Nicola Piergiovanni e dei consiglieri di maggioranza, con anche una folta rappresentanza dei membri del Partito Democratico di Molfetta.
Come, anche, a sostegno di Saverio Tammacco seduto a fianco di Emiliano e Minervini, ad anticipare l'ufficialità della propria candidatura a consigliere regionale.
"Noi abbiamo scelto Michele Emiliano perché abbiamo bisogno di credibilità istituzionale", è l'apertura di Tommaso Minervini che parla di fiducia e unità delle istituzioni prima ancora di protagonismi personali, "perché abbiamo la responsabilità di mantenerci credibili attraverso l'affidabilità e la responsabilità di stare uniti".
"Non possiamo proporre avventure, dobbiamo continuare perché questa Città, il Sud, deve continuare in un processo di crescita, confermando l'alleanza che abbiamo dato a giugno 2017 con Michele Emiliano, anche attraverso una rappresentanza in consiglio regionale che Molfetta merita".
"Noi abbiamo indivudtao in Michele Emiliano chi può fare del bene alla nostra città, alla luce già di quanto fatto da sindaco di Bari e poi portato avanti da Antonio Decaro", sostiene Saverio Tammacco, coordinatore del gruppo NOI Molfetta che racchiude i consiglieri eletti nelle liste civiche che sostenevano Tommaso Minervini a sindaco della città.
"Anche noi domani andremo a votare perché saremo a fianco di Emiliano nell'ottica della continuità che serve dare al lavoro", continua Tammacco.
"Tommaso Minervini ha compreso l'importanza dell'aiuto anche nel superare le contraddizioni", spiega Emiliano, "io e il sindaco siamo al telefono dalla mattina alla sera, anche per il singolo cittadino, perché ogni sindaco mi trova al telefono: si discute, ci si stimola e si cresce. È questo il modello".
"Non si governa in funzione del consenso ma bisogna fare le campagne elettorali con la forza di non cadere poi in contraddizione. Prima di dire una cosa bisogna stare attenti: io in campagna elettorale ho detto che l'ospedale non sarebbe stato chiuso e questa promessa l'ho mantenuta", dice con fermezza il presidente che cita il caso dell'alluvione del 2016 "su cui con energia ci siamo impegnati e adesso sono in corso gli interventi. Avremmo potuto fare polemica su quanto fatto nel passato ma non l'abbiamo fatto".
"Noi siamo gente responsabile", tuona Emiliano che sottolinea come la Lega "vuole riprendersi la Puglia ma qui non c'è mai stata e va respinto con il Comitato Nazionale di Liberazione e lo dico non a caso qui a Molfetta".
"Noi siamo una squadra che ha già costruito il futuro, perché non ci sono alternative. In questo momento se io avessi avuto un progetto diverso sarei stato il primo a promueverlo: dobbiamo tenere duro, sappiamo che abbiamo il vento contro ma noi in Puglia abbiamo sempre vinto con il cervello perché i pugliesi non sono stupidi, si scelgono le persone perché noi siamo qua, siamo adatti a gestire e capaci ad ammettere eventuali errori e a rimediare, siamo tosti, e non ci facciamo colonizzare da nessuno", sono ancora le forti parole di Emiliano.
"Non a caso ho deciso di chiudere a Molfetta perché Molfetta è una città fondamentale per il futuro della Puglua"
È quanto emerge chiaramente dalla conferenza stampa svoltasi in mattinata nell'aula Carnicella alla presenza del sindaco Tommaso Minervini, della giunta, del presidente del consiglio comunale Nicola Piergiovanni e dei consiglieri di maggioranza, con anche una folta rappresentanza dei membri del Partito Democratico di Molfetta.
Come, anche, a sostegno di Saverio Tammacco seduto a fianco di Emiliano e Minervini, ad anticipare l'ufficialità della propria candidatura a consigliere regionale.
"Noi abbiamo scelto Michele Emiliano perché abbiamo bisogno di credibilità istituzionale", è l'apertura di Tommaso Minervini che parla di fiducia e unità delle istituzioni prima ancora di protagonismi personali, "perché abbiamo la responsabilità di mantenerci credibili attraverso l'affidabilità e la responsabilità di stare uniti".
"Non possiamo proporre avventure, dobbiamo continuare perché questa Città, il Sud, deve continuare in un processo di crescita, confermando l'alleanza che abbiamo dato a giugno 2017 con Michele Emiliano, anche attraverso una rappresentanza in consiglio regionale che Molfetta merita".
"Noi abbiamo indivudtao in Michele Emiliano chi può fare del bene alla nostra città, alla luce già di quanto fatto da sindaco di Bari e poi portato avanti da Antonio Decaro", sostiene Saverio Tammacco, coordinatore del gruppo NOI Molfetta che racchiude i consiglieri eletti nelle liste civiche che sostenevano Tommaso Minervini a sindaco della città.
"Anche noi domani andremo a votare perché saremo a fianco di Emiliano nell'ottica della continuità che serve dare al lavoro", continua Tammacco.
"Tommaso Minervini ha compreso l'importanza dell'aiuto anche nel superare le contraddizioni", spiega Emiliano, "io e il sindaco siamo al telefono dalla mattina alla sera, anche per il singolo cittadino, perché ogni sindaco mi trova al telefono: si discute, ci si stimola e si cresce. È questo il modello".
"Non si governa in funzione del consenso ma bisogna fare le campagne elettorali con la forza di non cadere poi in contraddizione. Prima di dire una cosa bisogna stare attenti: io in campagna elettorale ho detto che l'ospedale non sarebbe stato chiuso e questa promessa l'ho mantenuta", dice con fermezza il presidente che cita il caso dell'alluvione del 2016 "su cui con energia ci siamo impegnati e adesso sono in corso gli interventi. Avremmo potuto fare polemica su quanto fatto nel passato ma non l'abbiamo fatto".
"Noi siamo gente responsabile", tuona Emiliano che sottolinea come la Lega "vuole riprendersi la Puglia ma qui non c'è mai stata e va respinto con il Comitato Nazionale di Liberazione e lo dico non a caso qui a Molfetta".
"Noi siamo una squadra che ha già costruito il futuro, perché non ci sono alternative. In questo momento se io avessi avuto un progetto diverso sarei stato il primo a promueverlo: dobbiamo tenere duro, sappiamo che abbiamo il vento contro ma noi in Puglia abbiamo sempre vinto con il cervello perché i pugliesi non sono stupidi, si scelgono le persone perché noi siamo qua, siamo adatti a gestire e capaci ad ammettere eventuali errori e a rimediare, siamo tosti, e non ci facciamo colonizzare da nessuno", sono ancora le forti parole di Emiliano.
"Non a caso ho deciso di chiudere a Molfetta perché Molfetta è una città fondamentale per il futuro della Puglua"