Prima Altomare, ora Laricchia: i vandali a Molfetta strappano i volti delle candidate
Gli attivisti: «Attaccheremo nuovamente»
venerdì 11 settembre 2020
Era febbraio e i manifesti elettorali di Annalisa Altomare, candidata al consiglio regionale, venivano strappati. Con forza e foga in corrispondenza del volto della dottoressa, già sindaco di Molfetta e per prima a ufficializzare la propria candidatura con Michele Emiliano presidente nella lista "Senso Civico- Un nuovo ulivo per la Puglia".
A distanza di mesi è successo ancora.
Questa volta ad Antonella Laricchia, uscente consigliere regionale e candidata alla Presidenza della Regione Puglia per il Movimento 5 Stelle.
Il modus operandi, pare, sempre lo stesso: un movimento trasversale (dall'alto a sinistra a destra in basso) che porta via l'immagine raffigurante il volto della candidata, rendendolo irriconoscibile e lasciando solo il nome o parte di esso.
Una foga, un atto di vandalismo che annulla le potenzialità di comunicazione dei manifesti elettorali e che lascia perplessi e increduli. Perchè se una volta può essere un caso, due volte no vien da pensare.
«A #Molfetta stiamo forse rompendo le scatole a qualcuno? Significa che siamo sulla buona strada. Attaccheremo nuovamente», è il commento degli attivisti grillini molfettesi.
«Non va bene. È un gesto ripetuto in questi giorni. Un gesto brutto, vile, disonesto, antidemocratico. Anonimo», aveva commentato Annalisa Altomare a febbraio.
A distanza di mesi è successo ancora.
Questa volta ad Antonella Laricchia, uscente consigliere regionale e candidata alla Presidenza della Regione Puglia per il Movimento 5 Stelle.
Il modus operandi, pare, sempre lo stesso: un movimento trasversale (dall'alto a sinistra a destra in basso) che porta via l'immagine raffigurante il volto della candidata, rendendolo irriconoscibile e lasciando solo il nome o parte di esso.
Una foga, un atto di vandalismo che annulla le potenzialità di comunicazione dei manifesti elettorali e che lascia perplessi e increduli. Perchè se una volta può essere un caso, due volte no vien da pensare.
«A #Molfetta stiamo forse rompendo le scatole a qualcuno? Significa che siamo sulla buona strada. Attaccheremo nuovamente», è il commento degli attivisti grillini molfettesi.
«Non va bene. È un gesto ripetuto in questi giorni. Un gesto brutto, vile, disonesto, antidemocratico. Anonimo», aveva commentato Annalisa Altomare a febbraio.