Presentato ricorso al Consiglio di Stato
In discussione le presunte irregolarità nell’autenticazione delle firme in occasione delle ultime amministrative comunali
martedì 13 maggio 2014
12.20
Fiato sospeso per l'amministrazione comunale. Di nuovo. A pochi mesi dalla sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che aveva ritenuto valide le firme, il destino amministrativo della attuale amministrazione comunale torna in apnea, in attesa della decisione del Consiglio di Stato sulla validità delle liste che hanno partecipato alla competizione elettorale dello scorso anno.
A Molfetta, in occasione delle ultime amministrative sette liste sia di centrodestra che di centrosinistra sono state presentate con firme autenticate da un consigliere provinciale, metodo che seppure previsto dalla legge, è stato "soppiantato" a favore di un orientamento che ha stabilito che il consigliere provinciale può autenticare solo le firme per la presentazione delle liste per le provinciali.
Il caso di Molfetta, non è l'unico in Italia. E', infatti, davvero paradossale la vicenda che ha visto protagonisti già nei mesi scorsi i sindaci di Valenzano, Tricarico, Gavorrano e di una manciata di altri Comuni, variamente governati. Adesso l'ultima parola spetta al Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi.
A Molfetta, in occasione delle ultime amministrative sette liste sia di centrodestra che di centrosinistra sono state presentate con firme autenticate da un consigliere provinciale, metodo che seppure previsto dalla legge, è stato "soppiantato" a favore di un orientamento che ha stabilito che il consigliere provinciale può autenticare solo le firme per la presentazione delle liste per le provinciali.
Il caso di Molfetta, non è l'unico in Italia. E', infatti, davvero paradossale la vicenda che ha visto protagonisti già nei mesi scorsi i sindaci di Valenzano, Tricarico, Gavorrano e di una manciata di altri Comuni, variamente governati. Adesso l'ultima parola spetta al Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi.