Presentato il libro di don Giuseppe de Candia "Con un'ala sola"
Continuano gli eventi per celebrare i 25 anni del dies natalis di don Tonino
lunedì 19 marzo 2018
12.04
E' indubbiamente un anno particolare quello che si sta vivendo in Città nel ricordo e nella memoria di Don Tonino Bello.
Proseguono gli eventi organizzati nell'anno in cui ricorre il 25 esimo anniversario dalla scomparsa dell'amato Vescovo della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo strappato troppo presto alla vita terrena da un male incurabile, ma che tanto a questa vita terrena ha lasciato.
Esattamente 24 ore dopo l'inaugurazione, nella zona ASI, dell'Anfiteatro dedicato proprio al "Servo di Dio" fortemente voluto dall'Associazione Imprenditori Molfettesi, presso la Parrocchia Santa Famiglia e' stata presentata l'ultima opera letteraria di Don Giuseppe de Candia padre spirituale dell'Associazione Molfettesi nel Mondo.
"Con un'ala sola" , questo il titolo dato da Don Giuseppe de Candia a quella che va al di di una semplice opera letteraria, destinata in realtà ad essere una testimonianza dei viaggi pastorali intrapresi da Don Tonino Bello in Australia, Argentina, Stati Uniti e Venezuela tra le comunità dei molfettesi all'estero . Presenti all'evento Angela Amato, Presidente dell'Associazione Molfettesi del Mondo, il prof. Francesco Lenoci, docente dell'Universita' Cattolica Sacro Cuore di Milano, Maddalena Pisani, Presidente dell'Associazione Imprenditori Molfettesi e il Sindaco Tommaso Minervini.
Nonostante siano trascorsi oltre 25 anni, cantata in certe occasioni, continua a suscitare emozioni uniche .
Suonando e cantando "Dammi, Signore, un'ala di riserva", il dott. Felice Spaccavento, colui che ha musicato quelle ormai celebri parole scritte da Don Tonino Bello, ha aperto la serata dedica ancora una volta ad uomo unico, eccezionale, in nome del quale il prossimo 20 aprile, Papa Francesco tornerà in Puglia, ad Alessano e soprattuto a Molfetta.
«Don Tonino parlava benissimo e scriveva ancor meglio – ha esordito il prof. Lenoci nel suo intervento - Le sue omelie erano materie di esame all'Universita'. Da dove trovava tutta quella energia? Dalla vita che conduceva e dalle opere che portava a termine. E' un onore per me essere qui stasera. Don Tonino era innamorato di Molfetta e la stessa Molfetta ha ricevuto in dono proprio lui, un uomo eccezionale che ha dato tutto, anche se stesso, per una città che oggi può cogliere le sue testimonianze. Amare e servire tutti: questa – ha poi concluso - la missione per la quale il Servo di Dio ha impostato la sua vita».
Un intervento seguito con attenzione proprio da Don Giuseppe de Candia, che con la sua solita verve ha deliziato il pubblico attraverso racconti ed aneddoti che in pochi conoscono e che il suo ultimo libro ne raccoglie soltanto in parte. «Don Tonino ha imparato a conoscere Molfetta attraverso le comunità all'estero –ha commentato - che ha visitato, cogliendo proprio da loro l'essenza della vita e l'amore nei confronti di Molfetta, una terra che ha saputo far sua da subito».
E' stata affidata al Sindaco Tommaso Minervini la conclusione della serata, una sorta di percorso di avvicinamento al grande evento del 20 aprile.
«Un uomo che ha dato la sua vita per questa comunità – ha commentato il primo cittadino – merita tutto questo. L'arrivo di Papà Francesco rappresenta il coronamento del sogno del nostro amato Vescovo».
Proseguono gli eventi organizzati nell'anno in cui ricorre il 25 esimo anniversario dalla scomparsa dell'amato Vescovo della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo strappato troppo presto alla vita terrena da un male incurabile, ma che tanto a questa vita terrena ha lasciato.
Esattamente 24 ore dopo l'inaugurazione, nella zona ASI, dell'Anfiteatro dedicato proprio al "Servo di Dio" fortemente voluto dall'Associazione Imprenditori Molfettesi, presso la Parrocchia Santa Famiglia e' stata presentata l'ultima opera letteraria di Don Giuseppe de Candia padre spirituale dell'Associazione Molfettesi nel Mondo.
"Con un'ala sola" , questo il titolo dato da Don Giuseppe de Candia a quella che va al di di una semplice opera letteraria, destinata in realtà ad essere una testimonianza dei viaggi pastorali intrapresi da Don Tonino Bello in Australia, Argentina, Stati Uniti e Venezuela tra le comunità dei molfettesi all'estero . Presenti all'evento Angela Amato, Presidente dell'Associazione Molfettesi del Mondo, il prof. Francesco Lenoci, docente dell'Universita' Cattolica Sacro Cuore di Milano, Maddalena Pisani, Presidente dell'Associazione Imprenditori Molfettesi e il Sindaco Tommaso Minervini.
Nonostante siano trascorsi oltre 25 anni, cantata in certe occasioni, continua a suscitare emozioni uniche .
Suonando e cantando "Dammi, Signore, un'ala di riserva", il dott. Felice Spaccavento, colui che ha musicato quelle ormai celebri parole scritte da Don Tonino Bello, ha aperto la serata dedica ancora una volta ad uomo unico, eccezionale, in nome del quale il prossimo 20 aprile, Papa Francesco tornerà in Puglia, ad Alessano e soprattuto a Molfetta.
«Don Tonino parlava benissimo e scriveva ancor meglio – ha esordito il prof. Lenoci nel suo intervento - Le sue omelie erano materie di esame all'Universita'. Da dove trovava tutta quella energia? Dalla vita che conduceva e dalle opere che portava a termine. E' un onore per me essere qui stasera. Don Tonino era innamorato di Molfetta e la stessa Molfetta ha ricevuto in dono proprio lui, un uomo eccezionale che ha dato tutto, anche se stesso, per una città che oggi può cogliere le sue testimonianze. Amare e servire tutti: questa – ha poi concluso - la missione per la quale il Servo di Dio ha impostato la sua vita».
Un intervento seguito con attenzione proprio da Don Giuseppe de Candia, che con la sua solita verve ha deliziato il pubblico attraverso racconti ed aneddoti che in pochi conoscono e che il suo ultimo libro ne raccoglie soltanto in parte. «Don Tonino ha imparato a conoscere Molfetta attraverso le comunità all'estero –ha commentato - che ha visitato, cogliendo proprio da loro l'essenza della vita e l'amore nei confronti di Molfetta, una terra che ha saputo far sua da subito».
E' stata affidata al Sindaco Tommaso Minervini la conclusione della serata, una sorta di percorso di avvicinamento al grande evento del 20 aprile.
«Un uomo che ha dato la sua vita per questa comunità – ha commentato il primo cittadino – merita tutto questo. L'arrivo di Papà Francesco rappresenta il coronamento del sogno del nostro amato Vescovo».