Presentato a Molfetta il libro dedicato al naturalista Giuseppe Saverio Poli
L'opera monografica è stata illustrata nella sala consiliare
martedì 14 dicembre 2021
Continua la richiesta del testo monografico: "Il naturalista Giuseppe Saverio Poli", presentato sabato scorso nell'austera cornice della Sala Consigliare del Comune di Molfetta. Il libro segue il disvelamento del busto dello scienziato molfettese, avvenuto alla numerosa presenza di cittadini e di autorità civili e militari, lo scorso 23 luglio su Banchina san Domenico, di fronte alla casa natale dell'illustre molfettese.
Il saggio storico artistico ripercorre nella prima parte, scritta dallo studente universitario Davide Facchini - già guida FAI all'interno di Casa Poli - la vita, le opere ed alcune curiosità inedite dell'eclettico scienziato caro alla Casa Borbone Due Sicilie; nella seconda, un'accurata disamina del periodo in cui nasce l'idea ed il prototipo in gesso - in collezione V. Poli - plasmato dallo scultore Giulio Cozzoli (Molfetta 1882 - 1957), già diletto allievo dell'altrettanto grande artista molfettese Filippo Antonio Cifariello (Molfetta, 1864 - Napoli, 1936).
La scultura, a tutto tondo, ideata nel 1913 e realizzata dallo scultore contemporaneo Mauro Antonio Mezzina tra gli ultimi mesi del 2020 ed i primi del '21, è modellata in "Biancone di Apricena", una pietra di cava dal bianco marmoreo, riflettente la luce delle albe e dei tramonti nostrani. Una scultura che si illumina grazie alle ricerche circostanziate e debitamente documentate dal professor Gaetano Mongelli, storico dell'arte, già Ordinario presso l'Università agli Studi di Bari, esposte attraverso fatti, testimonianze, curiosità ed aneddoti che rendono, la seconda parte del testo, uno spaccato della società e del fervore culturale molfettese, traslitterando un anno - il 1913 appunto - denso di accadimenti e vicende di cui si era persa memoria.
Il libro, che ha visto la luce in una Sala gremita di pubblico, è stato presentato dal dott. Francesco Picca, storico dell'arte, che ha toccato i passaggi salienti dei due interventi e ne ha stigmatizzato la rilevanza storica e documentaria. Fra gli interventi più attesi, quello dell'ottuagenario ultimo discendente dello scienziato, il dott. Giuseppe Saverio Poli junior; quello dei due autori, Davide Facchini e Gaetano Mongelli e infine quello del Sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini che ha chiuso gli interventi, moderati impeccabilmente dalla giornalista Lucrezia D'Ambrosio, già articolista per "La Gazzetta del Mezzogiorno", attuale Addetto Stampa al Comune di Molfetta.
Il saggio storico artistico ripercorre nella prima parte, scritta dallo studente universitario Davide Facchini - già guida FAI all'interno di Casa Poli - la vita, le opere ed alcune curiosità inedite dell'eclettico scienziato caro alla Casa Borbone Due Sicilie; nella seconda, un'accurata disamina del periodo in cui nasce l'idea ed il prototipo in gesso - in collezione V. Poli - plasmato dallo scultore Giulio Cozzoli (Molfetta 1882 - 1957), già diletto allievo dell'altrettanto grande artista molfettese Filippo Antonio Cifariello (Molfetta, 1864 - Napoli, 1936).
La scultura, a tutto tondo, ideata nel 1913 e realizzata dallo scultore contemporaneo Mauro Antonio Mezzina tra gli ultimi mesi del 2020 ed i primi del '21, è modellata in "Biancone di Apricena", una pietra di cava dal bianco marmoreo, riflettente la luce delle albe e dei tramonti nostrani. Una scultura che si illumina grazie alle ricerche circostanziate e debitamente documentate dal professor Gaetano Mongelli, storico dell'arte, già Ordinario presso l'Università agli Studi di Bari, esposte attraverso fatti, testimonianze, curiosità ed aneddoti che rendono, la seconda parte del testo, uno spaccato della società e del fervore culturale molfettese, traslitterando un anno - il 1913 appunto - denso di accadimenti e vicende di cui si era persa memoria.
Il libro, che ha visto la luce in una Sala gremita di pubblico, è stato presentato dal dott. Francesco Picca, storico dell'arte, che ha toccato i passaggi salienti dei due interventi e ne ha stigmatizzato la rilevanza storica e documentaria. Fra gli interventi più attesi, quello dell'ottuagenario ultimo discendente dello scienziato, il dott. Giuseppe Saverio Poli junior; quello dei due autori, Davide Facchini e Gaetano Mongelli e infine quello del Sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini che ha chiuso gli interventi, moderati impeccabilmente dalla giornalista Lucrezia D'Ambrosio, già articolista per "La Gazzetta del Mezzogiorno", attuale Addetto Stampa al Comune di Molfetta.