Presentata a Molfetta la mostra d'acquerello "Tra cielo e terra"
Rassegna artistica che sarà aperta fino al 30 giugno
lunedì 24 giugno 2019
8.40
Lo scorso 20 giugno giugno 2019 è stata inaugurata, presso la "Chiesa della Morte" di Molfetta, la mostra dedicata all'arte dell'acquerello intitolata "Tra cielo e terra". La mostra si svolgerà fino al 30 giugno con ingresso libero, per permettere a cittadini e amanti dell'arte di poter fruire dei quadri presenti sulle pareti della chiesa.
La scelta della cornice della mostra non è stata casuale: la Chiesa della Morte, o di Santa Maria del Pianto, è un luogo dedicato al culto dei morti, ed è situato alla fine dell'omonima strada, nel borgo antico di Molfetta. Anticamente appartenne alle suore Cistercensi e si chiamava Santa Maria del Principe. Prese il nome attuale dal 1614, quando fu ceduta all'Arciconfraternita della Morte. Fu rifatta ed aperta al culto il 1618 e prese il nome della Chiesa della Morte. Anticamente, alla fine del tratto di strada che conduce in piazza Municipio, vi era l'arco di San Pasquale. Quest'ultimo tratto si chiamava dei Mulini, perché vi esistevano dei mulini di proprietà del Comune.
L'iniziativa è promossa dall'associazione di pittura "I colori dell'anima", sempre impegnata nella valorizzazione delle antiche tecniche pittoriche, e per l'interesse del suo Presidente, il maestro Filippo Cacace. Vi parteciperanno i migliori acquerellisti del territorio. Tra gli altri il barese Giuseppe La Ficara e il molfettese Michele Tangari. Gli stessi si esibiranno in alcune dimostrazioni. Un approccio dunque anche didattico come nella tradizione della bottega. A introdurre la mostra è stato il prof. Giovanni Capurso, coadiuvato dalla vice presidente dell'associazione "I colori dell'anima" Anna Maria De Palma.
La scelta della cornice della mostra non è stata casuale: la Chiesa della Morte, o di Santa Maria del Pianto, è un luogo dedicato al culto dei morti, ed è situato alla fine dell'omonima strada, nel borgo antico di Molfetta. Anticamente appartenne alle suore Cistercensi e si chiamava Santa Maria del Principe. Prese il nome attuale dal 1614, quando fu ceduta all'Arciconfraternita della Morte. Fu rifatta ed aperta al culto il 1618 e prese il nome della Chiesa della Morte. Anticamente, alla fine del tratto di strada che conduce in piazza Municipio, vi era l'arco di San Pasquale. Quest'ultimo tratto si chiamava dei Mulini, perché vi esistevano dei mulini di proprietà del Comune.
L'iniziativa è promossa dall'associazione di pittura "I colori dell'anima", sempre impegnata nella valorizzazione delle antiche tecniche pittoriche, e per l'interesse del suo Presidente, il maestro Filippo Cacace. Vi parteciperanno i migliori acquerellisti del territorio. Tra gli altri il barese Giuseppe La Ficara e il molfettese Michele Tangari. Gli stessi si esibiranno in alcune dimostrazioni. Un approccio dunque anche didattico come nella tradizione della bottega. A introdurre la mostra è stato il prof. Giovanni Capurso, coadiuvato dalla vice presidente dell'associazione "I colori dell'anima" Anna Maria De Palma.