Prende il via “Volontari al volo”
Sei ragazzi provenienti da Spagna, Grecia, Russia e Ucraina impegnati a Molfetta
martedì 29 luglio 2014
7.35
Fino all'8 agosto il volontariato a Molfetta diventa internazionale. Sono ospiti in città sei ragazzi volontari provenienti da Spagna, Grecia, Russia e Ucraina, per partecipare al progetto "Volontariato al volo", promosso a Molfetta dall'Associazione di volontariato "A.V.S. Onlus", a livello nazionale da "Cantiere giovani" e da "Fondazione per il Sud", patrocinato dal Comune di Molfetta. Un progetto, questo, partito già nel 2013 con una prima fase che ha visto l'apertura di sportelli di volontariato in tutta Italia e l'invio di giovani volontari italiani all'estero che hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con altre realtà, luoghi e culture differenti accompagnati dalla voglia di portare il proprio aiuto oltre i confini nazionali, di essere utili sempre, anche lontani da casa, mossi sicuramente dal desiderio di ampliare le proprie esperienze.
Le stesse motivazioni che sostanzialmente portano questi sei ragazzi stranieri in Italia, a Molfetta, per la seconda parte del progetto, per questo workcamp "Grannies and nephews" fatto di solidarietà, di collaborazione, di inclusione e contatto tra culture. Il progetto è stato presentato ufficialmente durante una conferenza nella sala stampa del Comune da Giovanni Angione, presidente dell'Associazione A.V.S. Onlus, che assieme al vicesindaco e assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Molfetta, Bepi Maralfa, ha dato il benvenuto ai ragazzi e illustrato il programma di volontariato in cui saranno impegnati.
Tra le attività sono previsti un giro in barca a vela con bambini disabili, una giornata dedicata all'ippoterapia con l'associazione "Appoggiati a me", una tavola rotonda organizzata dall'associazione "Tesla" per un confronto e scambio interculturale, una serata danzante e di animazione con gli anziani del centro "Auser" a piazza Paradiso, un camp a Corato dedicato a bambini disabili grazie alla collaborazione con l'associazione "Gocce nell'oceano". Tanti momenti di impegno sociale, di contatto diretto, dalla speciale unicità dei bambini disabili, ai sorrisi da regalare ad anziani solitari, il tutto sorretto da un gruppo di associazioni che ha saputo costituire una rete con obiettivi comuni, mettendosi al servizio della comunità e aprendo le porte all'ospitalità più calorosa verso questi sei ragazzi, come ha sottolineato Maralfa.
I ragazzi, seppur un po' intimiditi, hanno subito dimostrato entusiasmo nel progetto e convinzione della scelta fatta venendo in Italia e a Molfetta. Alcuni di loro conoscono qualche parola di italiano, altri non capiscono nemmeno la nostra lingua e si esprimono prevalentemente in inglese; eppure al di là delle parole riescono ugualmente a comunicare grazie ai sorrisi, a gesti semplici, utilizzando il linguaggio universale del volontariato.
Le stesse motivazioni che sostanzialmente portano questi sei ragazzi stranieri in Italia, a Molfetta, per la seconda parte del progetto, per questo workcamp "Grannies and nephews" fatto di solidarietà, di collaborazione, di inclusione e contatto tra culture. Il progetto è stato presentato ufficialmente durante una conferenza nella sala stampa del Comune da Giovanni Angione, presidente dell'Associazione A.V.S. Onlus, che assieme al vicesindaco e assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Molfetta, Bepi Maralfa, ha dato il benvenuto ai ragazzi e illustrato il programma di volontariato in cui saranno impegnati.
Tra le attività sono previsti un giro in barca a vela con bambini disabili, una giornata dedicata all'ippoterapia con l'associazione "Appoggiati a me", una tavola rotonda organizzata dall'associazione "Tesla" per un confronto e scambio interculturale, una serata danzante e di animazione con gli anziani del centro "Auser" a piazza Paradiso, un camp a Corato dedicato a bambini disabili grazie alla collaborazione con l'associazione "Gocce nell'oceano". Tanti momenti di impegno sociale, di contatto diretto, dalla speciale unicità dei bambini disabili, ai sorrisi da regalare ad anziani solitari, il tutto sorretto da un gruppo di associazioni che ha saputo costituire una rete con obiettivi comuni, mettendosi al servizio della comunità e aprendo le porte all'ospitalità più calorosa verso questi sei ragazzi, come ha sottolineato Maralfa.
I ragazzi, seppur un po' intimiditi, hanno subito dimostrato entusiasmo nel progetto e convinzione della scelta fatta venendo in Italia e a Molfetta. Alcuni di loro conoscono qualche parola di italiano, altri non capiscono nemmeno la nostra lingua e si esprimono prevalentemente in inglese; eppure al di là delle parole riescono ugualmente a comunicare grazie ai sorrisi, a gesti semplici, utilizzando il linguaggio universale del volontariato.