Potere al popolo: «voto di fiducia per ricostruire i valori della Sinistra»
Ultimo comizio per Beppe Zanna, al Senato, Teresa Racanati, al collegio uninominale della Camera, e Pasquale De Candia, al collegio plurinominale della Camera
venerdì 2 marzo 2018
21.53
Potere al popolo ed i suoi candidati: Beppe Zanna, al Senato, Teresa Racanati, al collegio uninominale della Camera, e Pasquale De Candia, al collegio plurinominale della Camera, tornano in piazza, lì dove avevano iniziato la campagna elettorale, a Corso Umberto, sempre più certi che la strada intrapresa sia quella giusta, quella che li porterà a conquistare il 3% per essere anche loro in Parlamento.
Questa convinzione viene dal rapporto costante e diretto con i cittadini, da quanti vogliono essere rappresentati da una Sinistra, figlia di quella sinistra delle lotte sociali, delle lotte per i diritti e per l'uguaglianza dei cittadini.
«L'ambizione di Potere al popolo», come hanno spiegato i candidati, «è quella di costruire un soggetto politico che rappresenti le masse, il popolo. Vogliamo ricostruire un sentire di Sinistra».
Sono i protagonisti di questa campagna elettorale, i candidati Beppe Zanna, Teresa Racanati e Pasquale De Candia a turno a spiegare i punti cardini del programma di Potere al popolo che vede come suo leader, Viola Carofalo.
Si parte da un tema caro alla Sinistra, il lavoro, quindi propongono l'abolizione del jobs act, della legge Fornero e il ripristino dell'articolo 18, «tutte leggi emanate da un governo di centrosinistra che non tutelano in alcun modo i lavoratori sia quelli che si affacciano al mondo del lavoro che quelli prossimi alla pensione», hanno detto dal palco i candidati al Parlamento di Potere al popolo.
E ancora nel programma si prevede una sanità e un'istruzione pubblica, gratuita e di qualità così come previsto dalla Costituzione, che viene chiamata spesso in ballo dai candidati perché continui ad essere il faro per questa Italia, che «ha visto i governi di centrodestra e centrosinistra fare gli interessi di imprenditori e banche, piuttosto che salvare i cittadini», per questo propongono una tassazione realmente progressiva.
Il programma di Potere al popolo punta anche sulla messa in sicurezza dei territori e la tutela dell'ambiente, oltre che la rimozione del fiscal compact e dei trattati imposti dall'Unione Europea.
Sul voto utile i candidati di Potere al popolo preferiscono parlare «di voto di fiducia, di voto per ricostruire quei valori della sinistra, per portare in Parlamento una voce diversa».
Con quest'ultimo comizio cala il sipario su questa campagna elettorale che i candidati hanno definito «entusiasmante e meravigliosa, » perché gli ha permesso ogni giorno sempre più di farsi conoscere e di essere la voce della gente comune e perché, come dice il loro leader, «per noi democrazia è potere al popolo».
Questa convinzione viene dal rapporto costante e diretto con i cittadini, da quanti vogliono essere rappresentati da una Sinistra, figlia di quella sinistra delle lotte sociali, delle lotte per i diritti e per l'uguaglianza dei cittadini.
«L'ambizione di Potere al popolo», come hanno spiegato i candidati, «è quella di costruire un soggetto politico che rappresenti le masse, il popolo. Vogliamo ricostruire un sentire di Sinistra».
Sono i protagonisti di questa campagna elettorale, i candidati Beppe Zanna, Teresa Racanati e Pasquale De Candia a turno a spiegare i punti cardini del programma di Potere al popolo che vede come suo leader, Viola Carofalo.
Si parte da un tema caro alla Sinistra, il lavoro, quindi propongono l'abolizione del jobs act, della legge Fornero e il ripristino dell'articolo 18, «tutte leggi emanate da un governo di centrosinistra che non tutelano in alcun modo i lavoratori sia quelli che si affacciano al mondo del lavoro che quelli prossimi alla pensione», hanno detto dal palco i candidati al Parlamento di Potere al popolo.
E ancora nel programma si prevede una sanità e un'istruzione pubblica, gratuita e di qualità così come previsto dalla Costituzione, che viene chiamata spesso in ballo dai candidati perché continui ad essere il faro per questa Italia, che «ha visto i governi di centrodestra e centrosinistra fare gli interessi di imprenditori e banche, piuttosto che salvare i cittadini», per questo propongono una tassazione realmente progressiva.
Il programma di Potere al popolo punta anche sulla messa in sicurezza dei territori e la tutela dell'ambiente, oltre che la rimozione del fiscal compact e dei trattati imposti dall'Unione Europea.
Sul voto utile i candidati di Potere al popolo preferiscono parlare «di voto di fiducia, di voto per ricostruire quei valori della sinistra, per portare in Parlamento una voce diversa».
Con quest'ultimo comizio cala il sipario su questa campagna elettorale che i candidati hanno definito «entusiasmante e meravigliosa, » perché gli ha permesso ogni giorno sempre più di farsi conoscere e di essere la voce della gente comune e perché, come dice il loro leader, «per noi democrazia è potere al popolo».