Potature sotto accusa nella Villa Comunale: «Mettono a rischio i nidi»

Il WWF e i Carabinieri Forestali hanno fermato il taglio degli alberi. La rabbia di Salvemini

sabato 25 maggio 2019 11.16
I lavori di potatura degli alberi presenti nella Villa Comunale di Molfetta hanno suscitato l'interesse di alcune associazioni animaliste, fra cui il WWF, la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura, perché i lavori cadono nel bel mezzo del periodo di nidificazione degli uccelli.

Argomento scottante, quello del taglio degli alberi nel polmone verde intitolato a Giuseppe Garibaldi, sul quale Pasquale Salvemini, grazie anche all'intervento dei Carabinieri Forestali, è intervenuto bloccando il taglio dei rami degli alberi e distruggere così i nidi nel periodo proprio della riproduzione: gli uccelli sono in fase di nidificazione e il taglio di rami e alberi è una condanna senza appello per le uova e i piccoli accuditi ai nidi dai genitori.

«Da nord a sud - è la presa di posizione del delegato regionale della Lega per l'Abolizione della Caccia e responsabile locale del WWF - è sempre la stessa storia. La mancanza di professionalità da parte delle aziende esecutrici dei lavori e l'insensibilità amministrativa dettano l'approvazione di ordinanze e gare d'appalto in questo periodo per la potatura o addirittura l'abbattimento degli alberi».

Salvemini, che critica l'intervento perché questo è il periodo in cui i volatili nidificano, ricorda come «in primavera le buone pratiche di agricoltura e giardinaggio vietino la potatura degli alberi: per evitare la possibilità di sottoporre la pianta ad attacchi parassitari e per evitare un ulteriore stress. In questo periodo, infatti, le piante sono in infiorescenza ed ospitano nidi di diverse specie di uccelli, tra cui cardellini, verzellini, verdoni, capinere e tante altre».

E proprio sui pini, dove lo stop alle potature dei rami alti è arrivato dai militari dell'Arma, i volontari del WWF hanno riscontrato la presenza di varie specie protette, come i rapaci notturni. «Purtroppo - è la riflessione di Salvemini - un arcobaleno di ignoranza spinge amministratori e tecnici a continuare con gli scempi. E così a fronte di fantomatiche bellezze a geometria variabile, ci si dimentica del massacro di uova e nidiacei presenti sugli alberi».

Dal WWF, infine, fanno sapere che la legge nazionale 157/92 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma, all'articolo 21 lettera O e all'articolo 31, prevede pesanti sanzioni per la distruzione di uova e nidi. Eventuali violazioni che i Carabinieri Forestali dovranno adesso verificare.