Porta e Rifondazione spiegano "Cosa Sarà" dei servizi pubblici molfettesi
Una buona cornice di pubblico ha ascoltato le proposte del candidato di centrosinistra
giovedì 18 maggio 2017
8.55
Continua la campagna elettorale di Gianni Porta e delle liste della coalizione che sostengono il candidato sindaco di centrosinistra.
Dopo le iniziative dei giorni scorsi, ieri sera è stata la volta del tema dei servizi pubblici cittadini e non, quali la gestione degli acquedotti e dei rifiuti.
Ospiti della serata organizzata da Rifondazione Comunista - Compagni di Strada e dai rispettivi 24 componenti della lista candidata al Consiglio Comunale, sono stati Alberto Lucarelli, ordinario di diritto costituzionale presso l'Universita Federico II di Napoli, Dario Minervini, ricercatore in sociologia sempre della Federico II ed Antonello Zaza, presidente uscente dell'ASM.
Ad aprire la serata è stato il prof. Lucarelli estensore, assieme all'altro luminare Stefano Rodotà, dei quesiti referendari del Referendum del 2011 sull'acqua, vinto poi proprio dal SI.
Lucarelli ha quindi ripreso proprio il tema che quel referendum aveva portato al centro del dibattito pubblico italiano, ovvero la necessità di mantenere pubblico il servizio essenziale della gestione dell'acqua.
«È inutile costruire carrozzoni privati, è necessario invece riportare pubbliche alcune aziende del settore importanti, come l'Acquedotto Pugliese. Un'azienda in cui - ha continuato il costituzionalista - deve avere al suo interno tutti i protagonisti del settore quali lavoratori, associazioni ed enti pubblici».
Ha poi preso la parola il ricercatore Minervini, il quale seguendo la scia del suoi predecessori, ha ribadito come «la privatizzazione di aziende pubbliche non porta assolutamente benefici per gli utenti, anzi, i costi aumentano per far fronte alla logiche della finanza piuttosto che alla bontà del servizio».
È stata poi la volta di Antonello Zaza, presidente uscente dell'ASM, il quale non ha potuto ovviamente non parlare della gestione dei rifiuti cittadini, considerata la sua esperienza nella scorsa Amministratizione.
«Abbiamo intrapreso un percorso lungo, che ha portato importanti cambiamenti in questa città e capiamo che all'inizio tutto ciò ha portato con se legittime perplessità, ma abbiamo dato il via ad una rivoluzione di cui la nostra città trarrà solo giovamento».
«Il porta a porta, - ha affermato Zaza, candidato a Consiglio nella lista di Rifondazione a sostegno di Gianni Porta - è il primo passo verso la gestione integrale del ciclo dei rifiuti in loco. Un ciclo che permetterà a Molfetta di diventare autosufficiente nonché guadaganare dal ciclo dei rifiuti».
Non poteva mancare l'intervento conclusivo di Gianni Porta, candidato sindaco di Rifondazione, SI e DeP, il quale ha attaccato convintamente le proposte di altri candidati sindaci sulla gestione dei rifiuti affermando come «molti sono passati all'opposizione di stessi. Gli stessi che nel 2013 proponevano il porta a porta, come Ninnì Camporeale. Oggi leggiamo solo slogan, senza proposte valide».
Porta poi ha rivendicato i risultati importanti del porta a porta in quanto «Molfetta è passata dal 30% al 70% di raccolta differenziata. Questi sono i risultati di una buona amministrazione, di un lavoro fatto a regola arte. Un lavoro che se ci darete l'opportunità di proseguire, permetterà di chiudere in loco il ciclo dei rifiuti, di stabilizzare nuove unità lavorative e permettere a Molfetta anche di guadagnare risorse economiche. È vero, - ha concluso Porta - è mancato un coordinamento con gli addetti al controllo, ma la strada è tracciata ed è da folli, nonché impossibile, tornare indietro, mentre tutti i Comuni italiani vanno avanti nella stessa direzione del porta a porta».
Porta è poi passato alle proposte della sua coalizione per migliorare il servizio introducendo «ilvideocontrollo delle isole delle abitazioni in agro, l'estensione orari isole ecologiche, l'aumento degli sconti TARI, il servizio domiciliare per gli anziani non autosufficienti e la creazione di una stazione mobile di raccolta nei week end del periodo estivo».
Gianni Porta, Rifondazione e tutta la coalizione continuano quindi la loro campagna elettorale, continuando a portare nelle strade molfettesi la loro idea di città, un'idea ripartendo da quanto ha già realizzato negli scorsi anni, punta a completare il percorso intrapreso.
Dopo le iniziative dei giorni scorsi, ieri sera è stata la volta del tema dei servizi pubblici cittadini e non, quali la gestione degli acquedotti e dei rifiuti.
Ospiti della serata organizzata da Rifondazione Comunista - Compagni di Strada e dai rispettivi 24 componenti della lista candidata al Consiglio Comunale, sono stati Alberto Lucarelli, ordinario di diritto costituzionale presso l'Universita Federico II di Napoli, Dario Minervini, ricercatore in sociologia sempre della Federico II ed Antonello Zaza, presidente uscente dell'ASM.
Ad aprire la serata è stato il prof. Lucarelli estensore, assieme all'altro luminare Stefano Rodotà, dei quesiti referendari del Referendum del 2011 sull'acqua, vinto poi proprio dal SI.
Lucarelli ha quindi ripreso proprio il tema che quel referendum aveva portato al centro del dibattito pubblico italiano, ovvero la necessità di mantenere pubblico il servizio essenziale della gestione dell'acqua.
«È inutile costruire carrozzoni privati, è necessario invece riportare pubbliche alcune aziende del settore importanti, come l'Acquedotto Pugliese. Un'azienda in cui - ha continuato il costituzionalista - deve avere al suo interno tutti i protagonisti del settore quali lavoratori, associazioni ed enti pubblici».
Ha poi preso la parola il ricercatore Minervini, il quale seguendo la scia del suoi predecessori, ha ribadito come «la privatizzazione di aziende pubbliche non porta assolutamente benefici per gli utenti, anzi, i costi aumentano per far fronte alla logiche della finanza piuttosto che alla bontà del servizio».
È stata poi la volta di Antonello Zaza, presidente uscente dell'ASM, il quale non ha potuto ovviamente non parlare della gestione dei rifiuti cittadini, considerata la sua esperienza nella scorsa Amministratizione.
«Abbiamo intrapreso un percorso lungo, che ha portato importanti cambiamenti in questa città e capiamo che all'inizio tutto ciò ha portato con se legittime perplessità, ma abbiamo dato il via ad una rivoluzione di cui la nostra città trarrà solo giovamento».
«Il porta a porta, - ha affermato Zaza, candidato a Consiglio nella lista di Rifondazione a sostegno di Gianni Porta - è il primo passo verso la gestione integrale del ciclo dei rifiuti in loco. Un ciclo che permetterà a Molfetta di diventare autosufficiente nonché guadaganare dal ciclo dei rifiuti».
Non poteva mancare l'intervento conclusivo di Gianni Porta, candidato sindaco di Rifondazione, SI e DeP, il quale ha attaccato convintamente le proposte di altri candidati sindaci sulla gestione dei rifiuti affermando come «molti sono passati all'opposizione di stessi. Gli stessi che nel 2013 proponevano il porta a porta, come Ninnì Camporeale. Oggi leggiamo solo slogan, senza proposte valide».
Porta poi ha rivendicato i risultati importanti del porta a porta in quanto «Molfetta è passata dal 30% al 70% di raccolta differenziata. Questi sono i risultati di una buona amministrazione, di un lavoro fatto a regola arte. Un lavoro che se ci darete l'opportunità di proseguire, permetterà di chiudere in loco il ciclo dei rifiuti, di stabilizzare nuove unità lavorative e permettere a Molfetta anche di guadagnare risorse economiche. È vero, - ha concluso Porta - è mancato un coordinamento con gli addetti al controllo, ma la strada è tracciata ed è da folli, nonché impossibile, tornare indietro, mentre tutti i Comuni italiani vanno avanti nella stessa direzione del porta a porta».
Porta è poi passato alle proposte della sua coalizione per migliorare il servizio introducendo «ilvideocontrollo delle isole delle abitazioni in agro, l'estensione orari isole ecologiche, l'aumento degli sconti TARI, il servizio domiciliare per gli anziani non autosufficienti e la creazione di una stazione mobile di raccolta nei week end del periodo estivo».
Gianni Porta, Rifondazione e tutta la coalizione continuano quindi la loro campagna elettorale, continuando a portare nelle strade molfettesi la loro idea di città, un'idea ripartendo da quanto ha già realizzato negli scorsi anni, punta a completare il percorso intrapreso.