Porta e de Candia: «Comuni al collasso. Subito il Consiglio Comunale a Molfetta»
I due consiglieri di Rifondazione Comunista hanno anche presentato delle richieste per la prossima assise locale
giovedì 23 aprile 2020
9.27
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da parte della sezione di Molfetta di Rifondazione Comunista
"I provvedimenti fino ad oggi assunti dal Governo a sostegno degli Enti Locali per dare delle risposte ad una emergenza sociale ed economica sempre più pressante sono assolutamente inadeguati ed insufficienti. E l'immediato futuro, con i Comuni primo front office della devastante crisi sociale che sta dilagando, creerà – senza correttivi forti e velocissimi – per le comunità locali una situazione deflagrante.
Il rischio è quello di un vero e proprio collasso dei Comuni – stretti da anni di politiche di tagli, riduzioni dei trasferimenti, blocco delle assunzioni e privatizzazioni – a fronte anche delle minori entrate derivanti dai tributi locali e bisogni sociali crescenti.
Fino ad oggi il Governo e il Parlamento sono stati sordi rispetto a queste reali e urgenti necessità.
È urgente che vengano sospese tutte le procedure relative ai piani di riequilibrio finanziario pluriennale e anche di dissesto degli Enti locali.
Nel momento in cui a livello europeo viene sospeso il patto di stabilità far permanere, invece, vincoli di spesa e forme punitive per i bilanci dei Comuni in difficoltà significa condannare milioni di cittadini e cittadine a condizioni sempre più drammatiche.
Occorre un provvedimento urgente attraverso il quale gli Enti Locali siano messi nelle condizioni di sospendere e anche cancellare, in alcuni casi, il pagamento delle tasse locali per i cittadini e le cittadine in particolare condizione di fragilità, a seguito della attuale crisi sanitaria, sociale ed economica, senza oneri e conseguenze.
I 3,5 miliardi di finanziamento straordinario annunciati nel prossimo decreto governativo sono al contempo assolutamente insufficienti. Non solo vanno almeno raddoppiati e gestiti in maniera radicalmente diversa, ma servono poi risorse ad hoc sia sul fronte della emergenza abitativa, per la realizzazione di nuovi piani per la mobilità, a sostegno della cultura, assolutamente indispensabili se si pensa ad una riapertura delle attività, e per preparare la riapertura delle scuole.
Chiediamo anche che venga sospeso il pagamento degli interessi sul debito da parte degli Enti Locali e che al contempo Cassa Depositi e Prestiti torni a svolgere un vero ruolo pubblico, prevedendo per i Comuni la possibilità di accendere mutui senza alcun interesse da pagare.
Oggi intanto le giunte di centrodestra quanto quelle di centrosinistra continuano a muoversi all'interno del rispetto di equilibri di bilancio che hanno prodotto solo ingiustizie e riduzioni dei servizi. È indispensabile rompere con queste politiche assumendo provvedimenti di riforma radicale per gli enti locali a partire dalla questione fiscale rimettendo al centro il principio di progressività sancito dalla nostra Costituzione.
Se non ora, quando?
Per questo, con i nostri consiglieri comunali Gianni Porta e Paola de Candia, abbiamo presentato un ordine del giorno (allegato), con queste richieste, per il Consiglio comunale che chiediamo torni a riunirsi quanto prima per dare un nuovo indirizzo alla vita amministrativa".
"I provvedimenti fino ad oggi assunti dal Governo a sostegno degli Enti Locali per dare delle risposte ad una emergenza sociale ed economica sempre più pressante sono assolutamente inadeguati ed insufficienti. E l'immediato futuro, con i Comuni primo front office della devastante crisi sociale che sta dilagando, creerà – senza correttivi forti e velocissimi – per le comunità locali una situazione deflagrante.
Il rischio è quello di un vero e proprio collasso dei Comuni – stretti da anni di politiche di tagli, riduzioni dei trasferimenti, blocco delle assunzioni e privatizzazioni – a fronte anche delle minori entrate derivanti dai tributi locali e bisogni sociali crescenti.
Fino ad oggi il Governo e il Parlamento sono stati sordi rispetto a queste reali e urgenti necessità.
È urgente che vengano sospese tutte le procedure relative ai piani di riequilibrio finanziario pluriennale e anche di dissesto degli Enti locali.
Nel momento in cui a livello europeo viene sospeso il patto di stabilità far permanere, invece, vincoli di spesa e forme punitive per i bilanci dei Comuni in difficoltà significa condannare milioni di cittadini e cittadine a condizioni sempre più drammatiche.
Occorre un provvedimento urgente attraverso il quale gli Enti Locali siano messi nelle condizioni di sospendere e anche cancellare, in alcuni casi, il pagamento delle tasse locali per i cittadini e le cittadine in particolare condizione di fragilità, a seguito della attuale crisi sanitaria, sociale ed economica, senza oneri e conseguenze.
I 3,5 miliardi di finanziamento straordinario annunciati nel prossimo decreto governativo sono al contempo assolutamente insufficienti. Non solo vanno almeno raddoppiati e gestiti in maniera radicalmente diversa, ma servono poi risorse ad hoc sia sul fronte della emergenza abitativa, per la realizzazione di nuovi piani per la mobilità, a sostegno della cultura, assolutamente indispensabili se si pensa ad una riapertura delle attività, e per preparare la riapertura delle scuole.
Chiediamo anche che venga sospeso il pagamento degli interessi sul debito da parte degli Enti Locali e che al contempo Cassa Depositi e Prestiti torni a svolgere un vero ruolo pubblico, prevedendo per i Comuni la possibilità di accendere mutui senza alcun interesse da pagare.
Oggi intanto le giunte di centrodestra quanto quelle di centrosinistra continuano a muoversi all'interno del rispetto di equilibri di bilancio che hanno prodotto solo ingiustizie e riduzioni dei servizi. È indispensabile rompere con queste politiche assumendo provvedimenti di riforma radicale per gli enti locali a partire dalla questione fiscale rimettendo al centro il principio di progressività sancito dalla nostra Costituzione.
Se non ora, quando?
Per questo, con i nostri consiglieri comunali Gianni Porta e Paola de Candia, abbiamo presentato un ordine del giorno (allegato), con queste richieste, per il Consiglio comunale che chiediamo torni a riunirsi quanto prima per dare un nuovo indirizzo alla vita amministrativa".