Porta a porta: ma quando inizia nel Rione Arbusto e a Levante?
Intanto Legambiente boccia la Puglia sulla gestione dei rifiuti
giovedì 30 giugno 2016
Sono stati consegnati circa un mese fa i mastelli per la raccolta dei rifiuti porta a porta nel Rione Arbusto, a Ponente. A Levante, in alcune zone, invece, ancora prima. Eppure, al momento, nessuno ha informato i cittadini sulla data di inizio del nuovo sistema.
Ma perchè? Le risposte potrebbero essere molteplici.
Prima di tutto bisogna specificare che sono stati inseriti nella macchina organizzativa nuovi eco facilitatori, personale formato per informare ciascun utente sulle modalità e sulla tempistica della raccolta. Proprio la loro formazione avrebbe comportato dei ritardi.
In via Carlo Levi e via Corrado Salvemini, per esempio, fu spiegato ai cittadini che i cassonetti dalle strade sarebbero stati eliminati attorno al 20 giugno.
Ma i cassonetti sono ancora lì, presi d'assalto anche da chi al porta a porta non vuole abituarsi.
Inoltre, il rallentamento potrebbe dipendere anche da un numero di addetti inferiore rispetto a quanti effettivamente occorrerebbero alla città. Tra l'altro gli stessi operatori dell'Asm sono sul piede di guerra per via dello stop al rinnovo del contratto che li ha portati nelle settimane scorse a scioperare per due volte in quindici giorni. Insomma, non giorni facili per il presidente Antonello Zaza.
Così, restano i problemi: in via Aldo Fontana, per esempio, a pochi passi dall'isola ecologica molti hanno rinvenuto blatte nei mastelli, la città è obiettivamente sporca e il caldo non agevola, anzi, contribuisce al fetore e al proliferare di insetti, topi, ratti e zanzare. Nella nuova zona di espansione retrostante l'ospedale sono sempre maggiori le segnalazioni. Per non parlare dell'agro, diventato discarica abusiva a cielo aperto.
Infine, arriva la bocciatura di Legambiente nei confronti della Regione Puglia sulla gestione dei rifiuti. Secondo la relazione "Comuni ricicloni", infatti, la Puglia è fuori dalle classifiche dei comuni virtuosi per il riciclaggio e la bassa produzione di rifiuto secco residuo.
Ma perchè? Le risposte potrebbero essere molteplici.
Prima di tutto bisogna specificare che sono stati inseriti nella macchina organizzativa nuovi eco facilitatori, personale formato per informare ciascun utente sulle modalità e sulla tempistica della raccolta. Proprio la loro formazione avrebbe comportato dei ritardi.
In via Carlo Levi e via Corrado Salvemini, per esempio, fu spiegato ai cittadini che i cassonetti dalle strade sarebbero stati eliminati attorno al 20 giugno.
Ma i cassonetti sono ancora lì, presi d'assalto anche da chi al porta a porta non vuole abituarsi.
Inoltre, il rallentamento potrebbe dipendere anche da un numero di addetti inferiore rispetto a quanti effettivamente occorrerebbero alla città. Tra l'altro gli stessi operatori dell'Asm sono sul piede di guerra per via dello stop al rinnovo del contratto che li ha portati nelle settimane scorse a scioperare per due volte in quindici giorni. Insomma, non giorni facili per il presidente Antonello Zaza.
Così, restano i problemi: in via Aldo Fontana, per esempio, a pochi passi dall'isola ecologica molti hanno rinvenuto blatte nei mastelli, la città è obiettivamente sporca e il caldo non agevola, anzi, contribuisce al fetore e al proliferare di insetti, topi, ratti e zanzare. Nella nuova zona di espansione retrostante l'ospedale sono sempre maggiori le segnalazioni. Per non parlare dell'agro, diventato discarica abusiva a cielo aperto.
Infine, arriva la bocciatura di Legambiente nei confronti della Regione Puglia sulla gestione dei rifiuti. Secondo la relazione "Comuni ricicloni", infatti, la Puglia è fuori dalle classifiche dei comuni virtuosi per il riciclaggio e la bassa produzione di rifiuto secco residuo.