Polizia Postale, cyberbullismo e pedopornografia: arresti e denunce in Puglia
Il bilancio dell’attività nel 2022: organizzati anche 101 eventi all’interno di istituti scolastici, enti pubblici e privati
venerdì 6 gennaio 2023
10.53
Pedopornografia e adescamenti online, cyberbullismo e sextortion. E, ancora, protezione delle infrastrutture critiche informatizzate del Paese, contrasto alle truffe online, revenge porn, cyberterrorismo, crimini finanziari via web e molto altro ancora.
Sono tanti gli ambiti nei quali lavorano, spesso sottotraccia e da infiltrati, gli investigatori della Polizia postale e delle comunicazioni. I crimini informatici crescono di pari passo con lo sviluppo stesso delle tecnologie e l'accesso alla Rete sempre più alto di un'utenza di ogni età e ceto sociale.
In un quadro così complesso e in costante evoluzione, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica "Puglia" con sede a Bari, e le dipendenti Sezioni operative di Foggia, Brindisi, Taranto e Lecce, nel corso del 2022 hanno fornito il proprio contributo ai risultati conseguiti su scala nazionale. È la stessa Polizia postale a tracciare un bilancio delle operazioni in Puglia (o nate in Puglia e poi diramatesi altrove).
Fra le varie spicca l'operazione "Revelatum", nell'ambito del contrasto alla pedopornografia online, che ha visto coinvolti 72 indagati, destinatari di altrettanti decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale. L'indagine, avviata alla fine del 2020, ha preso le mosse dall'analisi delle tracce informatiche collegate a un link relativo a un cloud attestato sulla piattaforma di file hosting Mega.nz.
Gli uffici territoriali della Polizia postale, coinvolti nella fase esecutiva dell'operazione e coordinati dal Cncpo, hanno denunciato 59 persone per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico; altre sette sono arrestate in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori.
Nell'ottobre scorso, poi, il Cosc di Bari, con la Polizia di frontiera marittima, ha arrestato presso il porto del capoluogo pugliese un uomo che faceva ingresso in Italia con al seguito supporti digitali sui quali sono stati rinvenuti circa 5mila tra video e immagini ritraenti minori anche di tenera età vittime di abusi sessuali. Nel corso dell'operazione è stata anche documentata un'intensa attività di scambio di materiale sulla rete e attraverso canali di messaggistica.
Il Cosc di Puglia ha fornito il proprio contributo operativo anche al successo dell'operazione "Gotha" condotta dal Cosc per la Sicilia Orientale, con il coordinamento del servizio della Polizia postale e delle comunicazioni, che ha smascherato una serie di centrali di distribuzione di Iptv pirata dislocate in Sicilia, Puglia e nelle Marche.
L'operazione è culminata nella mattinata del 10 novembre con l'esecuzione di 52 perquisizioni a carico di altrettanti soggetti residenti in Italia e all'estero, facenti parte di un'associazione a delinquere a carattere transnazionale, strutturata secondo un modello organizzativo di tipo verticistico con l'aggravante del metodo mafioso, finalizzata al compimento di diversi reati tra i quali la diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, attraverso le cosiddette Iptv (Internet Protocol Television).
Dal 2016 l'attività ha generato un volume di affari accertato di circa 10 milioni di euro, creando un mancato profitto alle società che forniscono il servizio di pay tv.
Da menzionare anche un altro caso. In ambito di contrasto al cyberterrorismo, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bari, in collaborazione con la Digos di Lecce, ha condotto un'indagine che ha permesso di identificare e denunciare l'autore dell'intrusione informatica nella seduta del Consiglio comunale di Trieste, tenutasi online nel mese di febbraio del 2022 mediante la piattaforma GoToMeeting, diffondendo immagini di soggetti (non visibili in volto) che esibivano delle magliette con il noto logo del movimento di protesta "V_V", nonché frasi provocatorie e diffamatorie di chiaro orientamento vo-vax e no green-pass, rendendo di fatto impossibile la prosecuzione della seduta.
Nel dettaglio, durante il 2022 il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Puglia e le Sezioni operative, in totale, hanno arrestato due soggetti per pedopornografia online, denunciandone 34 per lo stesso reato, 32 per reati contro la persona, 53 per truffe e frodi finanziarie e 23 per altri reati.
In totale, nel corso dell'anno, sono state 673 le querele presentate alla Polizia postale, in regione, 64 le pattuglie impiegate, 611 gli uffici postali controllati e 101 attività di prevenzione, ovvero eventi organizzati presso istituti scolastici, enti pubblici e privati sulle tematiche del cyberbullismo, utilizzo consapevole dei social network e altre materie legate alla polizia postale cui hanno partecipato più di 13mila persone, per la maggioranza minori.
Sono tanti gli ambiti nei quali lavorano, spesso sottotraccia e da infiltrati, gli investigatori della Polizia postale e delle comunicazioni. I crimini informatici crescono di pari passo con lo sviluppo stesso delle tecnologie e l'accesso alla Rete sempre più alto di un'utenza di ogni età e ceto sociale.
In un quadro così complesso e in costante evoluzione, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica "Puglia" con sede a Bari, e le dipendenti Sezioni operative di Foggia, Brindisi, Taranto e Lecce, nel corso del 2022 hanno fornito il proprio contributo ai risultati conseguiti su scala nazionale. È la stessa Polizia postale a tracciare un bilancio delle operazioni in Puglia (o nate in Puglia e poi diramatesi altrove).
Fra le varie spicca l'operazione "Revelatum", nell'ambito del contrasto alla pedopornografia online, che ha visto coinvolti 72 indagati, destinatari di altrettanti decreti di perquisizione su tutto il territorio nazionale. L'indagine, avviata alla fine del 2020, ha preso le mosse dall'analisi delle tracce informatiche collegate a un link relativo a un cloud attestato sulla piattaforma di file hosting Mega.nz.
Gli uffici territoriali della Polizia postale, coinvolti nella fase esecutiva dell'operazione e coordinati dal Cncpo, hanno denunciato 59 persone per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico; altre sette sono arrestate in flagranza di reato per detenzione di ingente quantitativo di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori.
Nell'ottobre scorso, poi, il Cosc di Bari, con la Polizia di frontiera marittima, ha arrestato presso il porto del capoluogo pugliese un uomo che faceva ingresso in Italia con al seguito supporti digitali sui quali sono stati rinvenuti circa 5mila tra video e immagini ritraenti minori anche di tenera età vittime di abusi sessuali. Nel corso dell'operazione è stata anche documentata un'intensa attività di scambio di materiale sulla rete e attraverso canali di messaggistica.
Il Cosc di Puglia ha fornito il proprio contributo operativo anche al successo dell'operazione "Gotha" condotta dal Cosc per la Sicilia Orientale, con il coordinamento del servizio della Polizia postale e delle comunicazioni, che ha smascherato una serie di centrali di distribuzione di Iptv pirata dislocate in Sicilia, Puglia e nelle Marche.
L'operazione è culminata nella mattinata del 10 novembre con l'esecuzione di 52 perquisizioni a carico di altrettanti soggetti residenti in Italia e all'estero, facenti parte di un'associazione a delinquere a carattere transnazionale, strutturata secondo un modello organizzativo di tipo verticistico con l'aggravante del metodo mafioso, finalizzata al compimento di diversi reati tra i quali la diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, attraverso le cosiddette Iptv (Internet Protocol Television).
Dal 2016 l'attività ha generato un volume di affari accertato di circa 10 milioni di euro, creando un mancato profitto alle società che forniscono il servizio di pay tv.
Da menzionare anche un altro caso. In ambito di contrasto al cyberterrorismo, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Bari, in collaborazione con la Digos di Lecce, ha condotto un'indagine che ha permesso di identificare e denunciare l'autore dell'intrusione informatica nella seduta del Consiglio comunale di Trieste, tenutasi online nel mese di febbraio del 2022 mediante la piattaforma GoToMeeting, diffondendo immagini di soggetti (non visibili in volto) che esibivano delle magliette con il noto logo del movimento di protesta "V_V", nonché frasi provocatorie e diffamatorie di chiaro orientamento vo-vax e no green-pass, rendendo di fatto impossibile la prosecuzione della seduta.
Nel dettaglio, durante il 2022 il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Puglia e le Sezioni operative, in totale, hanno arrestato due soggetti per pedopornografia online, denunciandone 34 per lo stesso reato, 32 per reati contro la persona, 53 per truffe e frodi finanziarie e 23 per altri reati.
In totale, nel corso dell'anno, sono state 673 le querele presentate alla Polizia postale, in regione, 64 le pattuglie impiegate, 611 gli uffici postali controllati e 101 attività di prevenzione, ovvero eventi organizzati presso istituti scolastici, enti pubblici e privati sulle tematiche del cyberbullismo, utilizzo consapevole dei social network e altre materie legate alla polizia postale cui hanno partecipato più di 13mila persone, per la maggioranza minori.