Polemica sull'ultima iniziativa degli "Eredi della Storia" a Molfetta: «Contenuti fuorvianti»
La nota firmata da 11 tra sezioni locali di partiti, sindacati e associazioni
sabato 8 febbraio 2025
14.36
Arriva da 11 tra partiti, sindacati e associazioni una nota congiunta che attacca l'associazione "Eredi della Storia" di Molfetta. La firma è di Rifondazione Comunista Molfetta, ANPI Molfetta, Rinascere, Sinistra Italiana-Alleanza Verdi Sinistra, CGIL Molfetta, Partito Democratico Molfetta, L'Alternativa, PSI Molfetta, Area Pubblica, Cobas Scuola Molfetta, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
"Si apprende da fonti di stampa locale un'altra ed ennesima iniziativa che vede implicata l'associazione "Eredi della storia", resasi protagonista già in passato di iniziative pubbliche che generosamente potremmo definire fuorvianti e foriere di interpretazioni fantasiose e nostalgiche di un certo tipo di storia".
"L'ultimo di questi episodi è avvenuto, per giunta, in una scuola primaria. Il progetto presentato dall'associazione, da quanto si apprende dai loro canali e dalla citata fonte di stampa locale, verteva essenzialmente sul Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo, due ricorrenze che, poste sullo stesso piano, meriterebbero di per sé un commento di biasimo, ma, nonostante ciò, le informazioni riportate citano un fantomatico "regime sovietico" che avrebbe contribuito all'eccidio in Istria e Dalmazia, per poi finire ad un lavoro proposto alle classi quinte sui prigionieri molfettesi dei "campi inglesi e tedeschi", anche qui dunque una dissennata equiparazione tra il sistema dei lager nazisti e i campi di internamento degli alleati".
"L'invito che facciamo, dunque, è rivolto soprattutto ai dirigenti scolastici delle scuole cittadine a fare attenzione alle associazioni esterne che propongono progetti di questo tipo che, come nel caso esaminato, portano una lettura retriva e affastellata degli eventi storici, oltre ad una palese impreparazione in materie storiche. La visione di associazioni del genere di certo non si confà gli ideali democratici e antifascisti della scuola pubblica, i quali dovrebbero essere coltivati e preservati giorno dopo giorno e soprattutto difesi da chi da qualche anno, a livello locale come a livello nazionale, vorrebbe riscrivere la storia del Novecento per un proprio tornaconto personale".
"Va da sé che anche il Sindaco, che da mesi ci ha abituato a collaborazioni sempre più strette con questa associazione, ha la propria responsabilità in quanto accaduto, soprattutto per la sempre maggiore legittimità che concede a chi si fa portavoce di certe letture che non dovrebbero avere cittadinanza in nessuna delle istituzioni nate dalla Resistenza".
"Si apprende da fonti di stampa locale un'altra ed ennesima iniziativa che vede implicata l'associazione "Eredi della storia", resasi protagonista già in passato di iniziative pubbliche che generosamente potremmo definire fuorvianti e foriere di interpretazioni fantasiose e nostalgiche di un certo tipo di storia".
"L'ultimo di questi episodi è avvenuto, per giunta, in una scuola primaria. Il progetto presentato dall'associazione, da quanto si apprende dai loro canali e dalla citata fonte di stampa locale, verteva essenzialmente sul Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo, due ricorrenze che, poste sullo stesso piano, meriterebbero di per sé un commento di biasimo, ma, nonostante ciò, le informazioni riportate citano un fantomatico "regime sovietico" che avrebbe contribuito all'eccidio in Istria e Dalmazia, per poi finire ad un lavoro proposto alle classi quinte sui prigionieri molfettesi dei "campi inglesi e tedeschi", anche qui dunque una dissennata equiparazione tra il sistema dei lager nazisti e i campi di internamento degli alleati".
"L'invito che facciamo, dunque, è rivolto soprattutto ai dirigenti scolastici delle scuole cittadine a fare attenzione alle associazioni esterne che propongono progetti di questo tipo che, come nel caso esaminato, portano una lettura retriva e affastellata degli eventi storici, oltre ad una palese impreparazione in materie storiche. La visione di associazioni del genere di certo non si confà gli ideali democratici e antifascisti della scuola pubblica, i quali dovrebbero essere coltivati e preservati giorno dopo giorno e soprattutto difesi da chi da qualche anno, a livello locale come a livello nazionale, vorrebbe riscrivere la storia del Novecento per un proprio tornaconto personale".
"Va da sé che anche il Sindaco, che da mesi ci ha abituato a collaborazioni sempre più strette con questa associazione, ha la propria responsabilità in quanto accaduto, soprattutto per la sempre maggiore legittimità che concede a chi si fa portavoce di certe letture che non dovrebbero avere cittadinanza in nessuna delle istituzioni nate dalla Resistenza".