Pizzeria Chat Noir chiusa per Covid? Il proprietario: «Tamponi negativi»
La nota a firma dell'avvocato Bepi Maralfa, legale del proprietario Mirko Pepe
martedì 2 febbraio 2021
14.14
Ha fatto scalpore la notizia diffusa dal Comune di Molfetta nella giornata di ieri a proposito delle due denunce sporte nei confronti di altrettante persone, di 26 e 25 anni, proprietarie di una pizzeria (clicca qui), che avrebbero continuato ad aprire la loro attività nonostante fossero positivi al Covid e quindi in isolamento.
L'ipotesi di reato, stando a quanto riferito dalla Polizia Locale, sarebbe legata al fatto che avrebbero regolarmente aperto la propria attività domenica 31 gennaio nonostante la positività al Covid. Tanto da giustificare l'intervento della Polizia Locale più volte nella stessa giornata. Nel pomeriggio, infatti, i due sono tornati nel locale per aprire l'attività e, a quel punto, sono scattate le sanzioni con l'immediata chiusura e la denuncia alla magistratura per epidemia colposa.
È di oggi, invece, il comunicato stampa dell'avvocato Bepi Maralfa, legale del signor Mirko Pepe, proprietario della pizzeria Chat Noir e che MolfettaViva pubblica di seguito integralmente.
«Mirko Pepe, proprietario dell'esercizio commerciale Chat Noir, con sede in Molfetta via Giovinazzo, rende noto ai cittadini molfettesi che l'esercizio interessato dalla campagna di stampa delle ultime 24 ore è quello da lui gestito», scrive il legale.
La precisazione, continua l'avvocato, «appare doverosa, anche per la tutela dell'immagine di tutti gli altri esercizi commerciali, estranei alla presente vicenda. Per serenità di tutti, rappresenta che in data odierna è ufficialmente giunto dalla ASL l'esito del tampone molecolare praticato sulla sua persona in data 1 febbraio 2021 con esito negativo. Tale negatività fa il paio con quella accertata qualche settimana fa mediante il tampone antigenico».
«Vero è che il 18 gennaio, già sottoposto a prova del tampone, il giovane era risultato positivo al Covid 19, ma l'avere abbandonato la propria abitazione potrebbe tuttalpiù integrare una violazione di carattere soggettivo, ma non attinente all'attività commerciale».
Poi una ulteriore precisazione da parte dell'avvocato Bepi Maralfa: «Ad oggi l'esercizio Chat Noir ma anche lo stesso Mirko Pepe non sono destinatari di alcun provvedimento emesso dalle competenti Autorità, amministrativa o penale. Nulla. Il giovane resta comunque a completa disposizione delle Autorità per tutto quanto possa essere utile a chiarire la sua posizione».
L'ipotesi di reato, stando a quanto riferito dalla Polizia Locale, sarebbe legata al fatto che avrebbero regolarmente aperto la propria attività domenica 31 gennaio nonostante la positività al Covid. Tanto da giustificare l'intervento della Polizia Locale più volte nella stessa giornata. Nel pomeriggio, infatti, i due sono tornati nel locale per aprire l'attività e, a quel punto, sono scattate le sanzioni con l'immediata chiusura e la denuncia alla magistratura per epidemia colposa.
È di oggi, invece, il comunicato stampa dell'avvocato Bepi Maralfa, legale del signor Mirko Pepe, proprietario della pizzeria Chat Noir e che MolfettaViva pubblica di seguito integralmente.
«Mirko Pepe, proprietario dell'esercizio commerciale Chat Noir, con sede in Molfetta via Giovinazzo, rende noto ai cittadini molfettesi che l'esercizio interessato dalla campagna di stampa delle ultime 24 ore è quello da lui gestito», scrive il legale.
La precisazione, continua l'avvocato, «appare doverosa, anche per la tutela dell'immagine di tutti gli altri esercizi commerciali, estranei alla presente vicenda. Per serenità di tutti, rappresenta che in data odierna è ufficialmente giunto dalla ASL l'esito del tampone molecolare praticato sulla sua persona in data 1 febbraio 2021 con esito negativo. Tale negatività fa il paio con quella accertata qualche settimana fa mediante il tampone antigenico».
«Vero è che il 18 gennaio, già sottoposto a prova del tampone, il giovane era risultato positivo al Covid 19, ma l'avere abbandonato la propria abitazione potrebbe tuttalpiù integrare una violazione di carattere soggettivo, ma non attinente all'attività commerciale».
Poi una ulteriore precisazione da parte dell'avvocato Bepi Maralfa: «Ad oggi l'esercizio Chat Noir ma anche lo stesso Mirko Pepe non sono destinatari di alcun provvedimento emesso dalle competenti Autorità, amministrativa o penale. Nulla. Il giovane resta comunque a completa disposizione delle Autorità per tutto quanto possa essere utile a chiarire la sua posizione».