Piscina, per il giudice il Comune deve 200 mila euro ai gestori
Decreto ingiuntivo dal Tribunale di Trani. Ma il Comune presenterà opposizione
domenica 17 gennaio 2016
8.24
Altro che chiudere la piscina. Il Comune di Molfetta deve versare ai gestori dell'impianto natatorio la bellezza di oltre 200 mila euro (per la precisione 201.499,20 euro). A tanto ammonta il credito che l'ente guidato da Paola Natalicchio ha nei confronti dell'associazione Molfetta Nuoto che da anni ormai gestisce la piscina di contrada Longone della Spina. Questo almeno è quanto si legge nel decreto ingiuntivo firmato dal giudice Alberto Binetti (n. 71 del 12 gennaio scorso) con cui il Tribunale di Trani ingiunge il Comune di Molfetta, nella persona del sindaco Paola Natalicchio, al pagamento di questo credito. Il giudice ha infatti ritenuto che il credito avanzato dai gestori "risulta assistito da idonea prova scritta": in altre parole la Molfetta Nuoto ha presentato delle fatture relative a lavori di manutenzione straordinaria che da contratto spettavano invece proprio al Comune e che invece non sarebbero mai state versate. Stando al decreto ingiuntivo, inoltre, il Comune dovrebbe pagare anche gli interessi e le spese legali legati al ricorso avviato dalla Molfetta Nuoto. Tuttavia, quest'ultima aveva chiesto di l'immediata esecutività del provvedimento che però non è stata concessa dallo stesso giudice.
Diverso il punto di vista del Comune. Le spese di manutenzione straordinaria dovevano essere autorizzate dal Comune, si difende l'amministrazione comunale che in una nota ha fatto sapere che "farà opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dalla Molfetta Nuoto Società Sportiva Dilettantistica s.r.l. che ha in gestione la piscina".
"Si tratta di un decreto monitorio emesso — si legge nella nota — come previsto dalla legge, senza previa instaurazione del contraddittorio con il Comune sulla base dei documenti fiscali prodotti dalla società ricorrente e sulla fede delle dichiarazioni rese dalla stessa (palesemente reticenti e non veritiere)". "Le uniche spese per opere di manutenzione straordinaria di competenza comunale effettivamente sostenute dal gestore sono quelle autorizzate dagli uffici competenti nell'anno 2012, tutte debitamente specificate in un verbale redatto in contraddittorio. Tali spese sono state integralmente rimborsate alla Molfetta Nuoto SSD nella misura di 71.479,28 euro (delibera di Giunta Comunale n. 243 del 29.10.12).
Come si ricorderà, nei giorni scorsi il sindaco Natalicchio aveva annunciato la risoluzione unilaterale del contratto "a causa dei molteplici inadempimenti" ed in particolare per il mancato pagamento del canone relativo ad alcune mensilità, il mancato pagamento delle bollette di acqua, energia elettrica e gas e per il mancato pagamento delle retribuzioni dei dipendenti e collaboratori. Intanto, la piscina resta ancora aperta per le pre-iscrizioni ai corsi (ma la Molfetta Nuoto per correttezza fa sapere che ha deciso non prendere nessun anticipo dai clienti). Anche la lite giudiziaria è destinata a restare aperta. In attesa, ovviamente, che si esprima anche il Tar di Bari sul ricorso presentato dalla Molfetta Nuoto.
Diverso il punto di vista del Comune. Le spese di manutenzione straordinaria dovevano essere autorizzate dal Comune, si difende l'amministrazione comunale che in una nota ha fatto sapere che "farà opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dalla Molfetta Nuoto Società Sportiva Dilettantistica s.r.l. che ha in gestione la piscina".
"Si tratta di un decreto monitorio emesso — si legge nella nota — come previsto dalla legge, senza previa instaurazione del contraddittorio con il Comune sulla base dei documenti fiscali prodotti dalla società ricorrente e sulla fede delle dichiarazioni rese dalla stessa (palesemente reticenti e non veritiere)". "Le uniche spese per opere di manutenzione straordinaria di competenza comunale effettivamente sostenute dal gestore sono quelle autorizzate dagli uffici competenti nell'anno 2012, tutte debitamente specificate in un verbale redatto in contraddittorio. Tali spese sono state integralmente rimborsate alla Molfetta Nuoto SSD nella misura di 71.479,28 euro (delibera di Giunta Comunale n. 243 del 29.10.12).
Come si ricorderà, nei giorni scorsi il sindaco Natalicchio aveva annunciato la risoluzione unilaterale del contratto "a causa dei molteplici inadempimenti" ed in particolare per il mancato pagamento del canone relativo ad alcune mensilità, il mancato pagamento delle bollette di acqua, energia elettrica e gas e per il mancato pagamento delle retribuzioni dei dipendenti e collaboratori. Intanto, la piscina resta ancora aperta per le pre-iscrizioni ai corsi (ma la Molfetta Nuoto per correttezza fa sapere che ha deciso non prendere nessun anticipo dai clienti). Anche la lite giudiziaria è destinata a restare aperta. In attesa, ovviamente, che si esprima anche il Tar di Bari sul ricorso presentato dalla Molfetta Nuoto.