Piscina incustodita, dal Comune 50 mila Euro alla Curatela del fallimento della Molfetta Nuoto

Dalle carte processuali emergerebbe la responsabilità, nei primi periodi, dell'Ente

mercoledì 17 aprile 2019 9.12
Cinquanta mila Euro.
A tanto ammonta la cifra che il Comune di Molfetta liquiderà a stretto giro alla Curatela Fallimentare che si sta occupando del Fallimento della SSD Molfetta Nuoto, a capo dell'ATI aggiudicataria della gestione della piscina comunale.

E' questa la notizia che è stata resa ufficiale nel corso della seduta della Giunta Minervini svoltasi il 9 aprile scorso, che ha espresso parere favorevole all'operazione la quale arriva "a completa tacitazione delle pretese risarcitorie" della Molfetta Nuoto.

I fatti risalgono alla fine del rapporto tra l'Ente e i gestori dell'impianto da cui poi sono nati una serie di processi davanti al Tribunale di Trani.
Tra questi quello con il quale la Molfetta Nuoto domandava oltre 360 mila Euro al Comune di Molfetta, a titolo di risarcimento per inadempimento contrattuale relativamente agli obblighi sulla custodia dell'immobile.
Nel frattempo è intervenuto sia il fallimento della stessa Molfetta Nuoto sia la proposta del Giudice che, oltre ai 50 mila Euro come già spiegato, ha anche proposto al Comune di rinunciare alle pretese sul presunto credito vantato nei confronti della SSD per i canoni di locazione e le utenze, rispetto al quale però al momento nulla sarebbe ancora stato deciso dallo stesso Comune di Molfetta.
"Risulta provato e riconosciuto che l'Ente ha lasciato in un primo tempo incustodita la struttura notatoria esponendola a furti e atti vandalici", si legge nella nota che il legale del Comune di Molfetta ha fatto pervenire a quest'ultimo.