Piscina comunale, oggi si potrebbe conoscere il nuovo gestore: il punto
Ci sarà l'esame della documentazione amministrativa presentata
mercoledì 26 marzo 2025
La piscina comunale di Molfetta è sempre più vicina alla riapertura dopo oltre nove anni di chiusura. La gara d'appalto per l'affidamento in concessione del servizio di gestione dell'impianto natatorio, avviata tramite procedura telematica aperta, ha visto la partecipazione di un solo operatore economico. La seduta di gara per l'esame della documentazione amministrativa si terrà oggi.
Lo step odierno vedrà la valutazione della proposta per verificarne la conformità amministrativa ed economica. In caso di esito positivo, verrà ufficializzato il nome del nuovo gestore, che avrà in carico la struttura per i prossimi quindici anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore quindicennio.
L'importo del canone annuo a base d'asta è stato fissato a 10mila euro. Il bando di gara imponeva requisiti stringenti: i candidati dovevano dimostrare esperienza nella gestione di almeno un impianto natatorio pubblico con esito positivo negli ultimi tre anni del quinquennio precedente. Inoltre, erano richieste un'apertura minima di 200 giorni l'anno e almeno 50 ore settimanali di attività, oltre all'obbligo di riqualificare l'area esterna secondo un progetto già approvato, per un investimento stimato in circa 450mila euro.
Il costo complessivo per il rifacimento della piscina ha superato i 3 milioni di euro, arrivando a 3 milioni e 150mila euro. Di questa cifra, 1 milione e 200mila euro proviene dai fondi del PNRR, mentre il Comune ha stanziato 380mila euro. La parte restante, pari a 1 milione e 570mila euro, è stata finanziata con un mutuo dell'Istituto per il Credito Sportivo, da rimborsare in quindici anni. A queste risorse si aggiungono i fondi derivanti dall'escussione della garanzia fideiussoria della Sport Management, la società di Verona che aveva vinto il precedente appalto ma non aveva avviato i lavori a causa di problemi burocratici.
Lo step odierno vedrà la valutazione della proposta per verificarne la conformità amministrativa ed economica. In caso di esito positivo, verrà ufficializzato il nome del nuovo gestore, che avrà in carico la struttura per i prossimi quindici anni, con possibilità di rinnovo per un ulteriore quindicennio.
L'importo del canone annuo a base d'asta è stato fissato a 10mila euro. Il bando di gara imponeva requisiti stringenti: i candidati dovevano dimostrare esperienza nella gestione di almeno un impianto natatorio pubblico con esito positivo negli ultimi tre anni del quinquennio precedente. Inoltre, erano richieste un'apertura minima di 200 giorni l'anno e almeno 50 ore settimanali di attività, oltre all'obbligo di riqualificare l'area esterna secondo un progetto già approvato, per un investimento stimato in circa 450mila euro.
Il costo complessivo per il rifacimento della piscina ha superato i 3 milioni di euro, arrivando a 3 milioni e 150mila euro. Di questa cifra, 1 milione e 200mila euro proviene dai fondi del PNRR, mentre il Comune ha stanziato 380mila euro. La parte restante, pari a 1 milione e 570mila euro, è stata finanziata con un mutuo dell'Istituto per il Credito Sportivo, da rimborsare in quindici anni. A queste risorse si aggiungono i fondi derivanti dall'escussione della garanzia fideiussoria della Sport Management, la società di Verona che aveva vinto il precedente appalto ma non aveva avviato i lavori a causa di problemi burocratici.