Piscina comunale, la "Molfetta Nuoto" ricorre al Tar contro il Comune
La società chiede l'annullamento della delibera sulla risoluzione contrattuale
sabato 2 gennaio 2016
9.22
Sarà battaglia legale tra la "Molfetta Nuoto S.r.l.", impresa capogruppo per l'affidamento della concessione della gestione della piscina comunale, e il Comune di Molfetta.
La società ha promosso ricorso al T.a.r. Puglia Bari per ottenere l'annullamento, previa concessione di misure cautelari presidenziali provvisorie ex art. 56 del C.P.A. e previa sospensione dell'efficacia della determina dirigenziale numero 339 dello scorso 7 dicembre con la quale il Comune procedeva alla risoluzione per grave inadempimento del contratto di gestione.
Dunque, una nuova pagina in una vicenda intricata la cui soluzione passa adesso nelle mani del giudice amministrativo.
"Il negligente comportamento dell'ATI affidataria della concessione di gestione della piscina comunale è tale da non consentire la prosecuzione del contratto perché si determinerebbe l'aggravamento della sua debitoria verso il Comune con scarse probabilità di recuperare il credito maturato, inoltre I'inadempimento dell'ATI affidataria è tale (per la sua entità e, in concreto, in relazione al pregiudizio effettivamente causato al Comune) da incidere in modo decisivo sulla economia complessiva del rapporto sì da dar luogo ad uno squilibrio sensibile del sinallagma contrattuale", si legge nel provvedimento numero 80351, firmato dal sindaco Paola Natalicchio: è in queste righe la motivazione della costituzione in giudizio del Comune di Molfetta.
La società ha promosso ricorso al T.a.r. Puglia Bari per ottenere l'annullamento, previa concessione di misure cautelari presidenziali provvisorie ex art. 56 del C.P.A. e previa sospensione dell'efficacia della determina dirigenziale numero 339 dello scorso 7 dicembre con la quale il Comune procedeva alla risoluzione per grave inadempimento del contratto di gestione.
Dunque, una nuova pagina in una vicenda intricata la cui soluzione passa adesso nelle mani del giudice amministrativo.
"Il negligente comportamento dell'ATI affidataria della concessione di gestione della piscina comunale è tale da non consentire la prosecuzione del contratto perché si determinerebbe l'aggravamento della sua debitoria verso il Comune con scarse probabilità di recuperare il credito maturato, inoltre I'inadempimento dell'ATI affidataria è tale (per la sua entità e, in concreto, in relazione al pregiudizio effettivamente causato al Comune) da incidere in modo decisivo sulla economia complessiva del rapporto sì da dar luogo ad uno squilibrio sensibile del sinallagma contrattuale", si legge nel provvedimento numero 80351, firmato dal sindaco Paola Natalicchio: è in queste righe la motivazione della costituzione in giudizio del Comune di Molfetta.