Piscina comunale: circa 400 mila Euro per la sistemazione della struttura
A tanto ammonterebbe l'investimento secondo la relazione tecnica del Comune di Molfetta
giovedì 1 giugno 2017
Era il 15 aprile del 2016 e, attorno alle ore 21 di quel venerdì primaverile, Molfetta fu attraversata velocemente dalla notizia della chiusura della piscina comunale.
Di lì in avanti tanti processi (tutt'ora in corso) tra il Comune di Molfetta e la Molfetta Nuoto S.r.l., società a capo dell'Ati che aveva la gestione dell'immobile; tanti disagi per i fruitori (molti bambini e anche diversamente abili) costretti a "emigrare" nelle piscine dei comuni vicini e per i lavoratori, oltre a innumerevoli atti di vandalismo che si sono susseguiti nel tempo portando distruzione e desolazione.
Lo scorso novembre il sopralluogo dell''Ufficio Tecnico della Federazione Nuoto assieme ai vertici del Comune di Molfetta con l'intento di capire il da farsi per riaprire i battenti a settembre 2017.
Adesso è stata resa nota la relazione tecnica da parte del Settore Lavori Pubblici del Comune di Molfetta che descrive lo stato dei luoghi. Secondo i tecnici comunali, servirebbero circa 400 mila Euro per consentire all'impianto di essere a norma e di nuovo regolarmente funzionante.
Così, si scopre che la copertura della sala vasche è in buono stato se non fosse per delle zone che presentano segni di infiltrazioni d'acqua in corrispondenza della piscina piccola mentre bisognerà appurare l'ancoraggio alla struttura lignea dei tre tre lucernai e sostituire i vetri di protezione di alcuni pannelli solari collocati sul tetto.
Invece, per la murature bisognerà solo provvedere alla pitturazione.
Per la pavimentazione esterna "sarà sufficiente una sistemazione sommaria atta ad eliminare distacchi, buche, e dislivelli evidenti"; per la pavimentazione interna occorrerà "la verifiche delle caratteristiche tecniche atte a garantire le funzioni richieste".
Le porte e gli infissi dovranno essere in molti casi sostituiti e servirà ripensare a "un nuovo progetto funzionale con divisione dei percorsi" per la zona hall, quella di ingresso dei bagnanti e quella che porta sia alle tribune che agli uffici.
Le vasche, si legge ancora nella relazione tecnica, "sono in buono stato di conservazione" ma per l'impianto di trattamento delle acque occorrerà una analisi più dettagliata e la sostituzione di "tutti i gruppi elettropompe con relativi pre-filtri".
Di lì in avanti tanti processi (tutt'ora in corso) tra il Comune di Molfetta e la Molfetta Nuoto S.r.l., società a capo dell'Ati che aveva la gestione dell'immobile; tanti disagi per i fruitori (molti bambini e anche diversamente abili) costretti a "emigrare" nelle piscine dei comuni vicini e per i lavoratori, oltre a innumerevoli atti di vandalismo che si sono susseguiti nel tempo portando distruzione e desolazione.
Lo scorso novembre il sopralluogo dell''Ufficio Tecnico della Federazione Nuoto assieme ai vertici del Comune di Molfetta con l'intento di capire il da farsi per riaprire i battenti a settembre 2017.
Adesso è stata resa nota la relazione tecnica da parte del Settore Lavori Pubblici del Comune di Molfetta che descrive lo stato dei luoghi. Secondo i tecnici comunali, servirebbero circa 400 mila Euro per consentire all'impianto di essere a norma e di nuovo regolarmente funzionante.
Così, si scopre che la copertura della sala vasche è in buono stato se non fosse per delle zone che presentano segni di infiltrazioni d'acqua in corrispondenza della piscina piccola mentre bisognerà appurare l'ancoraggio alla struttura lignea dei tre tre lucernai e sostituire i vetri di protezione di alcuni pannelli solari collocati sul tetto.
Invece, per la murature bisognerà solo provvedere alla pitturazione.
Per la pavimentazione esterna "sarà sufficiente una sistemazione sommaria atta ad eliminare distacchi, buche, e dislivelli evidenti"; per la pavimentazione interna occorrerà "la verifiche delle caratteristiche tecniche atte a garantire le funzioni richieste".
Le porte e gli infissi dovranno essere in molti casi sostituiti e servirà ripensare a "un nuovo progetto funzionale con divisione dei percorsi" per la zona hall, quella di ingresso dei bagnanti e quella che porta sia alle tribune che agli uffici.
Le vasche, si legge ancora nella relazione tecnica, "sono in buono stato di conservazione" ma per l'impianto di trattamento delle acque occorrerà una analisi più dettagliata e la sostituzione di "tutti i gruppi elettropompe con relativi pre-filtri".