Piscina comunale, continuano gli atti di vandalismo. E il Comune paga
Oltre 30 mila Euro per le finestre. All'interno situazione desolante
sabato 20 maggio 2017
0.16
Un tunnel cieco, buio e, al momento, senza fine. Ecco come sembra la storia legata alla piscina comunale di Molfetta.
Come documentato nei mesi scorsi attraverso un video divenuto subito virale, continua l'opera dei vandali e dei teppisti che operano nella struttura danneggiandola. E ora si scopre anche che il Comune sta cercando in tutti i modi di prevenire il fenomeno, seppure senza trovare ancora la quadra del cerchio.
Infatti, ad esempio, sono oltre 30 mila gli Euro che il Comune di Molfetta ha speso per sistemare negli ultimi mesi le finestre dell'immobile da cui avverrebbe l'ingresso dei facinorosi.
Subito dopo la chiusura si decise di interpellare una ditta specializzata che eseguisse opere di tamponamento di tutte le finestrature esterne.
Tuttavia, i lavori non sarebbero stati sufficienti tanto che, nonostante l'intervento degli operai, la piscina sarebbe stata oggetto di ulteriori atti vandalici, prontamente denunciati alle forze dell'ordine da parte dell'Ente, che avrebbero causato la distruzione parziale dei tamponamenti preesistenti per cui si sono resi necessari ulteriori interventi di manutenzione.
Tutto mentre sullo sfondo resta da un lato la battaglia legale tra il Comune e gli ex gestori e dall'altro l'assenza di un centro di aggregazione che inizia a sembrare una cattedrale nel deserto.
Come documentato nei mesi scorsi attraverso un video divenuto subito virale, continua l'opera dei vandali e dei teppisti che operano nella struttura danneggiandola. E ora si scopre anche che il Comune sta cercando in tutti i modi di prevenire il fenomeno, seppure senza trovare ancora la quadra del cerchio.
Infatti, ad esempio, sono oltre 30 mila gli Euro che il Comune di Molfetta ha speso per sistemare negli ultimi mesi le finestre dell'immobile da cui avverrebbe l'ingresso dei facinorosi.
Subito dopo la chiusura si decise di interpellare una ditta specializzata che eseguisse opere di tamponamento di tutte le finestrature esterne.
Tuttavia, i lavori non sarebbero stati sufficienti tanto che, nonostante l'intervento degli operai, la piscina sarebbe stata oggetto di ulteriori atti vandalici, prontamente denunciati alle forze dell'ordine da parte dell'Ente, che avrebbero causato la distruzione parziale dei tamponamenti preesistenti per cui si sono resi necessari ulteriori interventi di manutenzione.
Tutto mentre sullo sfondo resta da un lato la battaglia legale tra il Comune e gli ex gestori e dall'altro l'assenza di un centro di aggregazione che inizia a sembrare una cattedrale nel deserto.