Pietro Mastropasqua e la "Molfetta vincente": il candidato sindaco annuncia la sua sfida audace
L'avvocato parla della sua candidatura a rottura delle logiche passate
mercoledì 20 aprile 2022
13.50
Classe 1980, avvocato dal 2009, sposato dal 2015 con Diletta Bellapianta, con la passione per la politica tanto da essere già stato consigliere comunale e assessore, Pietro Mastropasqua è la coraggiosa reazione di una città in tempesta e la proposta convinta, determinata e preparata di un nuovo governo non solo della città di Molfetta ma soprattutto per la città di Molfetta.
E' questo il senso della sfida audace che Pietro Mastropasqua ha deciso di intraprendere, sostenuto dalla coalizione "Molfetta vincente": essere consapevole che la politica che ci ha governato finora è superata nei tempi e, soprattutto, dai tempi. Rappresentare, di contro, la consapevolezza che occorre un vero e proprio nuovo sistema operativo al Palazzo di città e una classe dirigente in grado di cogliere i nuovi bisogni dei molfettesi ed esserne la risposta concreta, con capacità e professionalità.
«Assumo su di me - spiega Pietro Mastropasqua - la responsabilità del rischio di battermi perché so che questa vecchia classe politica, rappresentata da Tommaso Minervini, sente adesso frenare la terra sotto ai piedi e avverte il risveglio della città».
«Noi siamo la concretezza e il coraggio - continua - rispetto alla politica di Tommaso Minervini ormai superata nei tempi e, soprattutto, dai tempi. Personalmente ho già fatto il primo passo che ha dato il senso e il valore a questa sfida: sono andato via mesi e mesi fa dall'amministrazione Minervini senza tornarci, senza guardare indietro. E, soprattutto, senza scendere a compromessi perché sono lontano da quelle logiche comode per pochi quanto infruttuose per la nostra comunità».
Questa è una fase particolare che la città sta vivendo e che richiede un approccio capace di rompere grumi di interessi: «Adesso serve il ricambio - prosegue il candidato sindaco Pietro Mastropasqua - o, per usare un termine più di tendenza, un vero e proprio reset capace di avviare un nuovo trend politico e amministrativo. L'unico modo possibile è scegliere e selezionare una nuova classe dirigente preparata, veloce nel cogliere il mutamento in atto e altrettanto rapida nel prendere decisioni e proporre soluzioni con idee e programmi innovativi. Una classe dirigente – continua l'avvocato – che riattivi le sinergie che a Molfetta mancano da anni e riprenda a dialogare con trasparenza con i nuovi protagonisti sociali e imprenditoriali della città, del mondo delle arti e della cultura».
Della coalizione civico-politica "Molfetta vincente" fanno parte: "Prima Molfetta", "Molfetta nostra", "La città in comune", "Nuovo PSI / PRI", Forza Italia e Fratelli d'Italia e i consiglieri comunali uscenti Giuseppe Balestra, Leo Binetti, Isa de Bari, Maria Spano e Luigi Tridente.
Adesso è il momento in cui ad essere coinvolte sono uomini e donne fuori dalla camere chiuse del palazzo di città per stare dentro la vita quotidiana di ognuno, la vita vera e reale, la vita che non si esaurisce con le logiche del mero asfittico clientelismo, che non sia tommasocentrica.
La coalizione "Molfetta vincente" rappresenta una vera e propria svolta capace di governare quello che la città sta chiedendo: rappresentanza dei nuovi bisogni, delle nuove esigenze, dei nuovi valori: «Noi pensiamo all'economia, all'ambiente, alla sicurezza, al lavoro come a un unicum nel quale ridare dignità a ogni cittadino».
Molfetta è destinata ad essere una città vincente perché ha la forza e le capacità per sganciarsi da un circuito politico-ammistrativo maledettamente autoreferenziale fatto da tante piccole consorterie aggrappate alla facile pesa pubblica. Molfetta ha bisogno di uomini e di donne all'altezza per storia personale e preparazione professionale. Questo è "Molfetta vincente".