Grande successo a Molfetta per il Concerto dell'Epifania nel centro storico
L'evento organizzato dalla Fondazione Valente si è tenuto nella Chiesa di San Pietro
sabato 7 gennaio 2023
19.54
In occasione dell'Epifania, festa di strenne e doni, anche la Fondazione Valente ha deciso di fare un regalo al suo affezionato pubblico e alla città tutta. Parliamo del Concerto dell'Epifania, tenutosi venerdì 6 gennaio in una gremitissima Chiesa di San Pietro nel centro storico di Molfetta: un dono musicale particolarmente gradito, vista la forte ed entusiasta risposta del pubblico all'invito della Fondazione, che ha così inaugurato la stagione di eventi e concerti del 2023.
Se per i bambini la magia è un vecchietto o una nonnina che passa da tetti e camini per elargire giocattoli e caramelle, per gli adulti quella stessa magia risiede spesso nei film e nelle storie fantastiche e coinvolgenti che vengono narrate sul piccolo o grande schermo. È questa magia che la Fondazione Valente ha deciso di portare in scena in questo primo concerto del nuovo anno, scegliendo di dedicare completamente il repertorio alle musiche cinematografiche, a quelle ormai diventate leggendarie colonne sonore non solo di pellicole celeberrime, ma anche della vita di ciascuno di noi.
La piccola "bomboniera" della Chiesa di San Pietro ha accolto quindi l'esibizione di una formazione musicale d'eccellenza, il Pianofone Trio, composto dai Maestri Paolo Debenedetto al sax soprano, Valter Nicodemi al sax contralto e Nicole Brancale al pianoforte, i quali hanno intrattenuto il pubblico con un viaggio tra i soundtrack di autore, riarrangiati e mescolati per dar vita a melodie nuove con suggestioni dei temi originali.
Il primo segmento è stato dedicato a tema e variazioni basati su "The immigrant" di Nino Rota, tratto dalla saga capolavoro de "Il padrino" di Francis Ford Coppola, il cui immortale tema è stato smontato, rimontato, ricomposto e ricreato dalle note dei due sax di Debenedetto e Nicodemi e del pianoforte di Brancale, alternando inserti più violenti, carichi e forti a intermezzi più lievi, delicati e armoniosi, come a ricostruire la complicata saga di colori e emozioni delle vicende della famiglia Corleone.
Spazio poi a un pastiche tratto dalle musiche di John Williams, autore di alcune delle melodie più conosciute scritte per il cinema: il Pianofone Trio ha quindi rievocato con i suoi strumenti l'epopea avventurosa di "Indiana Jones", il prodigio fumettistico di "Superman", le atmosfere siderali di "Star Wars", il terrore visibile tra le onde de "Lo squalo", la fiaba romantica di "Sabrina" e il gioco intrigante di "Prova a prendermi".
L'ultima frazione dello spettacolo ha visto poi un omaggio alle colonne sonore di Morricone e Moroder, con la grande emozione e commozione che induce sempre il tema di "Nuovo cinema paradiso" dall'omonimo film di Giuseppe Tornatore, anche questa volta riadattato in maniera nuova e diversa, cifra distintiva dell'intero concerto che ha fatto dell'affiatamento tra gli artisti in scena e delle particolarità degli arrangiamenti il suo punto di forza, con i due sax a dare la suggestione di essere attori principali, alternativamente protagonista e antagonista, e il pianoforte a tessere la tela immaginaria di scenografia e sceneggiatura, come accade in tutti i migliori film.
Entusiaste sul finale le parole del presidente della Fondazione Valente Marcello Carabellese e del direttore artistico Sara Allegretta per il buon andamento dello spettacolo e per la sua originalità, promessa sempre mantenuta dal cartellone dello scorso anno e che già fa presagire il meglio per il 2023 appena cominciato.
Se per i bambini la magia è un vecchietto o una nonnina che passa da tetti e camini per elargire giocattoli e caramelle, per gli adulti quella stessa magia risiede spesso nei film e nelle storie fantastiche e coinvolgenti che vengono narrate sul piccolo o grande schermo. È questa magia che la Fondazione Valente ha deciso di portare in scena in questo primo concerto del nuovo anno, scegliendo di dedicare completamente il repertorio alle musiche cinematografiche, a quelle ormai diventate leggendarie colonne sonore non solo di pellicole celeberrime, ma anche della vita di ciascuno di noi.
La piccola "bomboniera" della Chiesa di San Pietro ha accolto quindi l'esibizione di una formazione musicale d'eccellenza, il Pianofone Trio, composto dai Maestri Paolo Debenedetto al sax soprano, Valter Nicodemi al sax contralto e Nicole Brancale al pianoforte, i quali hanno intrattenuto il pubblico con un viaggio tra i soundtrack di autore, riarrangiati e mescolati per dar vita a melodie nuove con suggestioni dei temi originali.
Il primo segmento è stato dedicato a tema e variazioni basati su "The immigrant" di Nino Rota, tratto dalla saga capolavoro de "Il padrino" di Francis Ford Coppola, il cui immortale tema è stato smontato, rimontato, ricomposto e ricreato dalle note dei due sax di Debenedetto e Nicodemi e del pianoforte di Brancale, alternando inserti più violenti, carichi e forti a intermezzi più lievi, delicati e armoniosi, come a ricostruire la complicata saga di colori e emozioni delle vicende della famiglia Corleone.
Spazio poi a un pastiche tratto dalle musiche di John Williams, autore di alcune delle melodie più conosciute scritte per il cinema: il Pianofone Trio ha quindi rievocato con i suoi strumenti l'epopea avventurosa di "Indiana Jones", il prodigio fumettistico di "Superman", le atmosfere siderali di "Star Wars", il terrore visibile tra le onde de "Lo squalo", la fiaba romantica di "Sabrina" e il gioco intrigante di "Prova a prendermi".
L'ultima frazione dello spettacolo ha visto poi un omaggio alle colonne sonore di Morricone e Moroder, con la grande emozione e commozione che induce sempre il tema di "Nuovo cinema paradiso" dall'omonimo film di Giuseppe Tornatore, anche questa volta riadattato in maniera nuova e diversa, cifra distintiva dell'intero concerto che ha fatto dell'affiatamento tra gli artisti in scena e delle particolarità degli arrangiamenti il suo punto di forza, con i due sax a dare la suggestione di essere attori principali, alternativamente protagonista e antagonista, e il pianoforte a tessere la tela immaginaria di scenografia e sceneggiatura, come accade in tutti i migliori film.
Entusiaste sul finale le parole del presidente della Fondazione Valente Marcello Carabellese e del direttore artistico Sara Allegretta per il buon andamento dello spettacolo e per la sua originalità, promessa sempre mantenuta dal cartellone dello scorso anno e che già fa presagire il meglio per il 2023 appena cominciato.