Pesca sostenibile, a Molfetta il progetto Ecosea
In prima linea Regione Puglia e Arpa. Oggi la presentazione alle 17
venerdì 15 luglio 2016
12.36
Regione Puglia in prima linea nell'Adriatico per individuare aree ad alto valore biologico e specie ittiche da ripopolare, e sviluppare pratiche di acquacoltura sostenibile attraverso metodi innovativi.
Sono gli obiettivi delle azioni pilota previste dal progetto Ecosea, finanziato dal programma comunitario di cooperazione transfrontaliera CBC IPA Adriatico 2007 – 2013, che può contare su un prestigioso partenariato composto dalle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, con due Contee della Croazia e con il Ministero dell'Ambiente, Foreste e Tutela delle Acque dell'Albania.
Per agevolare dialogo e collaborazione tra mondo scientifico ed operativo della pesca, la Sezione Caccia e Pesca della Regione Puglia, in collaborazione con Arpa Puglia (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente), ha organizzato tre incontri dal tema "Un modello adriatico per la gestione sostenibile della pesca e azioni innovative per il comparto ittico pugliese".
Il primo appuntamento si è svolto ieri a Lesina, il secondo è in programma oggi 15 luglio alle ore 17 a Molfetta (presso la sede del GAC Terre di Mare in Via S. Domenico 36) ed il terzo sabato 16 luglio alle ore 10.30 a Porto Cesareo (presso il Centro di Educazione Ambientale a Torre Lapillo).
Gli interventi saranno affidati a Gennaro Russo e Maria Adriana Cioffi, dirigente e funzionaria della Sezione Caccia e Pesca della Regione Puglia, Fabio Grati del CNR ISMAR Regione Marche, Nicola Ungaro e Michele De Gioia, dirigente e ricercatore dell'Arpa Puglia. A moderare l'incontro, la giornalista Luciana Doronzo, funzionaria della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e Tutela dell'ambiente, responsabile alla Comunicazione del Progetto ECOSEA.
«L'attuazione di politiche comuni e progetti transfrontalieri come questi hanno importanti finalità di tipo sociale ed economico – spiega l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leo Di Gioia -: uniscono le Regioni italiane e i Paesi delle coste orientali, coinvolti tutti nel difendere la risorsa mare e gli ecosistemi marini. Per la Regione Puglia il progetto è un'ulteriore conferma del ruolo di prima linea nella salvaguardia del mare».
Per Maria Adriana Cioffi (Sezione Caccia e Pesca - Regione Puglia) per «una gestione sostenibile delle risorse ittiche è indispensabile conoscere in maniera approfondita tutti gli aspetti che interagiscono nel sistema, da quelli biologici ed ecologici a quelli maggiormente legati all'attività di pesca vera e propria (attrezzi di pesca, sforzo di pesca, ecc.), sino alle ricadute socio-economiche».
Nicola Ungaro (Arpa Puglia) si è infine soffermato sulla coerenza dell'obiettivo del progetto: «con i nuovi indirizzi comunitari rappresentati dalla recente Direttiva Marine Strategy (2008/56 CE), recepita dallo Stato Italiano con il D.Lgs. 190 del 2010. Ecco l'importanza della stretta collaborazione tra il mondo scientifico, che studia le caratteristiche delle specie e gli effetti dei prelievi sulle risorse, e quello operativo della pesca che si fonda proprio sullo sfruttamento delle risorse, al fine di trovare il migliore equilibrio per una gestione sostenibile».
Sono gli obiettivi delle azioni pilota previste dal progetto Ecosea, finanziato dal programma comunitario di cooperazione transfrontaliera CBC IPA Adriatico 2007 – 2013, che può contare su un prestigioso partenariato composto dalle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, con due Contee della Croazia e con il Ministero dell'Ambiente, Foreste e Tutela delle Acque dell'Albania.
Per agevolare dialogo e collaborazione tra mondo scientifico ed operativo della pesca, la Sezione Caccia e Pesca della Regione Puglia, in collaborazione con Arpa Puglia (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente), ha organizzato tre incontri dal tema "Un modello adriatico per la gestione sostenibile della pesca e azioni innovative per il comparto ittico pugliese".
Il primo appuntamento si è svolto ieri a Lesina, il secondo è in programma oggi 15 luglio alle ore 17 a Molfetta (presso la sede del GAC Terre di Mare in Via S. Domenico 36) ed il terzo sabato 16 luglio alle ore 10.30 a Porto Cesareo (presso il Centro di Educazione Ambientale a Torre Lapillo).
Gli interventi saranno affidati a Gennaro Russo e Maria Adriana Cioffi, dirigente e funzionaria della Sezione Caccia e Pesca della Regione Puglia, Fabio Grati del CNR ISMAR Regione Marche, Nicola Ungaro e Michele De Gioia, dirigente e ricercatore dell'Arpa Puglia. A moderare l'incontro, la giornalista Luciana Doronzo, funzionaria della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e Tutela dell'ambiente, responsabile alla Comunicazione del Progetto ECOSEA.
«L'attuazione di politiche comuni e progetti transfrontalieri come questi hanno importanti finalità di tipo sociale ed economico – spiega l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leo Di Gioia -: uniscono le Regioni italiane e i Paesi delle coste orientali, coinvolti tutti nel difendere la risorsa mare e gli ecosistemi marini. Per la Regione Puglia il progetto è un'ulteriore conferma del ruolo di prima linea nella salvaguardia del mare».
Per Maria Adriana Cioffi (Sezione Caccia e Pesca - Regione Puglia) per «una gestione sostenibile delle risorse ittiche è indispensabile conoscere in maniera approfondita tutti gli aspetti che interagiscono nel sistema, da quelli biologici ed ecologici a quelli maggiormente legati all'attività di pesca vera e propria (attrezzi di pesca, sforzo di pesca, ecc.), sino alle ricadute socio-economiche».
Nicola Ungaro (Arpa Puglia) si è infine soffermato sulla coerenza dell'obiettivo del progetto: «con i nuovi indirizzi comunitari rappresentati dalla recente Direttiva Marine Strategy (2008/56 CE), recepita dallo Stato Italiano con il D.Lgs. 190 del 2010. Ecco l'importanza della stretta collaborazione tra il mondo scientifico, che studia le caratteristiche delle specie e gli effetti dei prelievi sulle risorse, e quello operativo della pesca che si fonda proprio sullo sfruttamento delle risorse, al fine di trovare il migliore equilibrio per una gestione sostenibile».