Perugia, due giudici accoltellati in Tribunale: uno è di Molfetta
Umberto Rana era arrivato a soccorrere la collega ferita, durante l'udienza civile, da un 53enne di Spello
lunedì 25 settembre 2017
14.36
La giudice, accoltellata, ha urlato. Il collega è accorso a verificare cosa stesse accadendo ed è stato, a sua volta, ferito. I due magistrati, fra cui il 54enne Umberto Rana originario di Molfetta (nella foto di Fabrizio Troccoli), non sono in gravi condizioni.
Un 53enne di Spello, bloccato, è accusato dell'accaduto in Tribunale a Perugia durante l'udienza civile. Accaduto di estrema gravità, ovviamente. Due giudici del Tribunale di Perugia, Umberto Rana e Francesca Altrui, infatti, sono stati feriti, pare in modo non grave, da un uomo che si sarebbe introdotto all'interno degli uffici giudiziari armato, a quanto pare, di un coltello.
L'uomo, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare che l'aggressore sia entrato nella stanza dove si trovava la giudice Altrui della sezione Fallimentare (al primo piano) e l'abbia aggredita alle spalle con un coltello. Il giudice Rana (capo facente funzioni del Tribunale Civile) che passava nel corridoio, sentendo le urla della collega, avrebbe sfondato la porta e si sarebbe frapposto tra lei e l'aggressore, venendo a sua volta colpito con una coltellata a un fianco.
Sul posto sono subito intervenute due ambulanze, le forze dell'ordine e il sindaco Andrea Romizi. I due magistrati e l'impiegato amministrativo sarebbero rimasti feriti solo lievemente e sono stati portati in ospedale. L'aggressore, Roberto Ferraci, 53enne di Spello, avrebbe utilizzato un coltello di 25 centimetri. Non sono ancora chiari i motivi dell'aggressione nei confronti del giudice Altrui.
«Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel Tribunale di Perugia ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti - ha detto il ministro della giustizia, Andrea Orlando -. Ho inoltre già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l'esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza».
I giudici presenti all'esterno del tribunale hanno denunciato come nell'edificio non ci sia nessuna vigilanza. Sul posto anche il presidente del tribunale, Mario Vincenzo D'Aprile, che ai cronisti presenti ha rilasciato solo una breve dichiarazione: «Per stavolta non c'è scappato il morto».
Un 53enne di Spello, bloccato, è accusato dell'accaduto in Tribunale a Perugia durante l'udienza civile. Accaduto di estrema gravità, ovviamente. Due giudici del Tribunale di Perugia, Umberto Rana e Francesca Altrui, infatti, sono stati feriti, pare in modo non grave, da un uomo che si sarebbe introdotto all'interno degli uffici giudiziari armato, a quanto pare, di un coltello.
L'uomo, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare che l'aggressore sia entrato nella stanza dove si trovava la giudice Altrui della sezione Fallimentare (al primo piano) e l'abbia aggredita alle spalle con un coltello. Il giudice Rana (capo facente funzioni del Tribunale Civile) che passava nel corridoio, sentendo le urla della collega, avrebbe sfondato la porta e si sarebbe frapposto tra lei e l'aggressore, venendo a sua volta colpito con una coltellata a un fianco.
Sul posto sono subito intervenute due ambulanze, le forze dell'ordine e il sindaco Andrea Romizi. I due magistrati e l'impiegato amministrativo sarebbero rimasti feriti solo lievemente e sono stati portati in ospedale. L'aggressore, Roberto Ferraci, 53enne di Spello, avrebbe utilizzato un coltello di 25 centimetri. Non sono ancora chiari i motivi dell'aggressione nei confronti del giudice Altrui.
«Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel Tribunale di Perugia ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti - ha detto il ministro della giustizia, Andrea Orlando -. Ho inoltre già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l'esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza».
I giudici presenti all'esterno del tribunale hanno denunciato come nell'edificio non ci sia nessuna vigilanza. Sul posto anche il presidente del tribunale, Mario Vincenzo D'Aprile, che ai cronisti presenti ha rilasciato solo una breve dichiarazione: «Per stavolta non c'è scappato il morto».