Per molti è "sfida accettata". Ma che cos'è davvero?
La nuova moda che sta contagiando tutti su Facebook con foto da giovani. Ecco il vero significato
mercoledì 15 marzo 2017
17.21
Se in questi giorni aprendo Facebook vedrete la home costellata di foto di vostri amici e conoscenti più giovani, senza rughe del tempo e zampe di gallina, con tutti i capelli al loro posto – lì dove fino all'altro giorno ricordavate alla perfezione ci fosse una piana desertica e arida –, magri, sodi e belli nel fisico, non temete; non hanno inventato il siero dell'eterna giovinezza, né la macchina del tempo e vi hanno tenuto all'oscuro di tutto lasciando alle grinfie dei segni del tempo che passa.
È solo l'ennesima trovata "facebookiana" di chi si crede social, ma lo è forse a metà. E anche i molfettesi non potevano certo esserne esenti.
L'hashtag "sfida accettata" sta contagiando sempre più utenti che decidono di svelarsi pubblicando una foto che li ritrae in anni passati, appena diciottenni o bambini, sicuri così di accettare questa fantomatica sfida che tanto sfida non sembra. Questo perché in realtà molti non sono nemmeno a conoscenza del perché di questa sfida e di cosa voglia in realtà simboleggiare.
Sì, perché in Italia, e anche tra i contatti molfettesi, è diventata la fiera dei tempi passati, una scia di "amarcord" nostalgici con il risultato di collezionare mi piace e commenti differenti che si riassumono pressoché in "com'eri giovane" e "non sei cambiato per niente". Lusinghe o verità questo non si sa.
In realtà dietro questa sfida si cela una motivazione più seria e delicata che ha a che fare con il male oscuro dei nostri tempi, il cancro.
Il tutto sarebbe partito nel settembre 2016 dalla Spagna per poi propagarsi in altri Paesi come Gran Bretagna e India, mantenendo inalterate le regole iniziali e gli scopi. Chi mettendo un "mi piace" accettava la sfida doveva pubblicare una sua foto rigorosamente in bianco e nero utilizzando l'hashtag in questione; in questo modo l'assenza di colore nelle foto avrebbe evidenziato e accentuato il grigiore e la sofferenza di chi in particolare si sottopone alla chemioterapia e che allo stesso tempo decide di non perdere la speranza e lottare.
Le foto da giovani, quindi, non c'entrano assolutamente nulla. Ma ormai il danno è fatto. Gli italiani, tra cui anche i molfettesi, hanno personalizzato il challenge e si stanno divertendo.
Chi non intende aderire, invece, aspetta che anche questa trovata passi, preoccupati però al pensiero che a sostituirla sarà un'altra bizzarra iniziativa. Lo scopriremo solo navigando.
È solo l'ennesima trovata "facebookiana" di chi si crede social, ma lo è forse a metà. E anche i molfettesi non potevano certo esserne esenti.
L'hashtag "sfida accettata" sta contagiando sempre più utenti che decidono di svelarsi pubblicando una foto che li ritrae in anni passati, appena diciottenni o bambini, sicuri così di accettare questa fantomatica sfida che tanto sfida non sembra. Questo perché in realtà molti non sono nemmeno a conoscenza del perché di questa sfida e di cosa voglia in realtà simboleggiare.
Sì, perché in Italia, e anche tra i contatti molfettesi, è diventata la fiera dei tempi passati, una scia di "amarcord" nostalgici con il risultato di collezionare mi piace e commenti differenti che si riassumono pressoché in "com'eri giovane" e "non sei cambiato per niente". Lusinghe o verità questo non si sa.
In realtà dietro questa sfida si cela una motivazione più seria e delicata che ha a che fare con il male oscuro dei nostri tempi, il cancro.
Il tutto sarebbe partito nel settembre 2016 dalla Spagna per poi propagarsi in altri Paesi come Gran Bretagna e India, mantenendo inalterate le regole iniziali e gli scopi. Chi mettendo un "mi piace" accettava la sfida doveva pubblicare una sua foto rigorosamente in bianco e nero utilizzando l'hashtag in questione; in questo modo l'assenza di colore nelle foto avrebbe evidenziato e accentuato il grigiore e la sofferenza di chi in particolare si sottopone alla chemioterapia e che allo stesso tempo decide di non perdere la speranza e lottare.
Le foto da giovani, quindi, non c'entrano assolutamente nulla. Ma ormai il danno è fatto. Gli italiani, tra cui anche i molfettesi, hanno personalizzato il challenge e si stanno divertendo.
Chi non intende aderire, invece, aspetta che anche questa trovata passi, preoccupati però al pensiero che a sostituirla sarà un'altra bizzarra iniziativa. Lo scopriremo solo navigando.