Per Gabriella
Il concerto dell’orchestra sinfonica della provincia di Bari con Francesca Dego
sabato 21 giugno 2014
7.37
Bella iniziativa dell'orchestra sinfonica della provincia di Bari diretta dal maestro Vito Clemente in ricordo di Gabriella Cipriani tenutasi presso la chiesa della madonna della pace. Chiesa gremitissima di gente che ha valuto salutare ancora una volta una ragazza che il 25 aprile 2014 così definì la sua scelta di vita: "per me la musica è puro godimento del dettaglio, di quella nota piccolissima, brevissima, quasi invisibile che ti fa salire un brivido e che ti fa pensare che vale la pena fare il Musicista. E' uno specchio in cui riflettersi e "vedersi" non in carne e ossa, ma in un'altra materia che i sensi non possono percepire del tutto, ma solo intuire".
Il concerto ha visto l'interpretazione di brani di Nino Rota (Frammento da strada), Beethoven (Egmont e Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.61) e Ravel (Pavane puor une Infante défunte).
La serata ha visto la presenza eccezionale di Francesca Dego considerata tra le migliori interpreti italiane di oggi, che si è offerta per la serata commemorativa a titolo gratuito interrompendo il suo lavoro per conto di Deutsche Grammophom. Una esibizione quella di Francesca Dego passionale e professionale nell'esecuzione del concerto in re maggiore per violino e orchestra op.61 di Beethoven.
Con grande emozione per i molti presenti, sono partite le note ben interpretate dall'orchestra provinciale di Anteros, brano scritto da Alessandro Grasso e Gabriella Cipriani, la metafora di una storia d'amore. Musica dolcissima e suggestiva.
E apparso del tutto evidente che Gabriella Cipriani non poteva considerarsi una ragazza qualunque. Viene in mente un brano di Bertold Brecht intitolato Anche il singolo ha la sua storia: «Si sa con quale profitto le nazioni scrivano la propria storia. Lo stesso profitto lo trae anche l'individuo singolo che scriva la propria storia. Me-ti diceva: Che ognuno divenga il suo proprio storiografo, allora vivrà con maggior cura e maggiori esigenze». Forse questo è stata Gabriella Cipriani.
Il concerto ha visto l'interpretazione di brani di Nino Rota (Frammento da strada), Beethoven (Egmont e Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.61) e Ravel (Pavane puor une Infante défunte).
La serata ha visto la presenza eccezionale di Francesca Dego considerata tra le migliori interpreti italiane di oggi, che si è offerta per la serata commemorativa a titolo gratuito interrompendo il suo lavoro per conto di Deutsche Grammophom. Una esibizione quella di Francesca Dego passionale e professionale nell'esecuzione del concerto in re maggiore per violino e orchestra op.61 di Beethoven.
Con grande emozione per i molti presenti, sono partite le note ben interpretate dall'orchestra provinciale di Anteros, brano scritto da Alessandro Grasso e Gabriella Cipriani, la metafora di una storia d'amore. Musica dolcissima e suggestiva.
E apparso del tutto evidente che Gabriella Cipriani non poteva considerarsi una ragazza qualunque. Viene in mente un brano di Bertold Brecht intitolato Anche il singolo ha la sua storia: «Si sa con quale profitto le nazioni scrivano la propria storia. Lo stesso profitto lo trae anche l'individuo singolo che scriva la propria storia. Me-ti diceva: Che ognuno divenga il suo proprio storiografo, allora vivrà con maggior cura e maggiori esigenze». Forse questo è stata Gabriella Cipriani.